“Fino ad oggi nessun atto discutibile è stato portato alla votazione di questo Consiglio. Approvando questa delibera vi assumete le responsabilità contabile, civile e penale”. Parole del consigliere comunale di Jovençan Henri Quendoz, rivolte al sindaco Stefano Belli e alla sua maggioranza. Il provvedimento in questione, che era anche l’unico all’ordine del giorno di una seduta dell’assemblea comunale convocata per la serata di ieri, mercoledì 6 marzo, riguarda l’adozione di una variante non sostanziale al piano regolatore per la realizzazione di un nuovo parcheggio in località Pessolin-Turille.
La deliberazione era già stata portata all’attenzione del Consiglio meno di una settimana fa, giovedì 29 febbraio, ma quella seduta non è giunta al termine. Pochi istanti prima del voto, gli esponenti dell’opposizione avevano chiesto lumi sulla sussistenza di possibili incompatibilità, rispetto al provvedimento in discussione, tra i componenti dell’assemblea. In quel frangente, come riemerso anche nella seduta di ieri, l’assessora Paola Petit-Pierre si è alzata dal suo banco, sedendosi tra il pubblico. La riunione è stata quindi sospesa, con il rinvio dell’ordine del giorno.
Un iter iniziato nel 2018
L’iter di realizzazione del parcheggio fa discutere maggioranza e opposizione da tempo, per la verità. La vicenda inizia nel 2018, quando il Comune adotta una prima variante allo strumento urbanistico, apponendo un vincolo su un terreno agricolo, ove l’opera avrebbe dovuto sorgere. I proprietari ricorrono al Capo dello Stato, ma soccombono. L’amministrazione comunale che subentra nel 2020, tuttavia, non dà seguito all’ipotesi, ritenendo di dover spostare il parcheggio. Viene quindi individuata una nuova area per l’intervento, a monte del fondo agricolo precedentemente ipotizzato, composta da terreni edificabili.
La delibera respinta
Alla base dello spostamento viene posta – come si legge in una delibera del 27 settembre 2022 – la volontà di “ridefinire l’obiettivo dell’intervento da un semplice piazzale per posti auto ad un intervento di riqualificazione delle due frazioni”, realizzando un parcheggio seminterrato, con soprastante area verde. L’atto portato in assemblea riguarda l’acquisto di un terreno edificabile da un privato, ma è un’altra giornata di passione per il Consiglio comunale del paese dell’Envers.
L’opposizione chiede prima lumi sull’esistenza di un progetto preliminare (che, l’allora sindaco Riccardo Desaymonet spiega verrà effettuato a seguito della decisione sull’acquisto del terreno), poi sottolinea che, con le caratteristiche ipotizzate i costi per l’opera sarebbero elevati per l’amministrazione, a partire dal valore stesso della superficie, di natura edificabile, fino alla realizzazione dell’opera. Se l’opposizione fa il suo lavoro, però, l’esito della votazione stupisce più di un presente: ai tre contrari di minoranza si affiancano tre astenuti di maggioranza e la delibera non passa.
L’ipotesi attuale
Si arriva così all’ipotesi attuale, discussa la settimana scorsa: un parcheggio semplice (non più interrato e senza area verde). La delibera predisposta prevede l’apposizione del vincolo sui terreni edificabili della nuova sistemazione, svincolando quello agricolo precedentemente individuato. Secondo quanto spiegato dal sindaco Belli nell’introdurre l’atto ieri sera, la nuova soluzione “migliora la risposta alla domanda di parcheggi e aumenta considerevolmente il numero di posti auto disponibili”.
Le domande dell’opposizione
In aula, il primo cittadino ha spiegato che – a seconda delle dimensioni – potrebbero essere circa 16 i nuovi stalli a sorgere. Le domande dell’opposizione non si sono però limitate all’opera. Il consigliere Quendoz ha infatti chiesto, tra l’altro, se l’assessora che si è seduta tra il pubblico dopo l’emergere della questione sull’incompatibilità non avrebbe dovuto farlo prima, se gli atti adottati sinora su questo dossier siano legittimi, se la condizione del rappresentante della giunta fosse nota a Sindaco e colleghi assessori e se, vista l’asserita minor spesa della soluzione individuata, sia chiaro al primo cittadino il costo di espropriazione di un terreno edificabile.
Nel rispondere, il sindaco Belli ha dapprima sottolineato che “ognuno è responsabile per la sua incompatibilità, chiedete” all’assessore (che ieri sera era assente, ndr.). La Segretaria comunale ha quindi precisato che l’incompatibilità emersa riguarda la proprietà, da parte della famiglia di un congiunto dell’amministratore, del terreno agricolo originariamente vincolato e non interessa quindi la nuova posizione e la nuova progettazione.
Il Sindaco: “è una scelta politica”
Alle insistenze del consigliere Quendoz sulla conoscenza dei colleghi della situazione, si sono levati dai banchi di maggioranza diversi “no”. Il sindaco, precisato che “il valore dell’esproprio equivale al valore di mercato, non c’è più la differenza che c’era in passato”, ha poi aggiunto “mi spiace che ci sia sempre qualche allusione ad eventuali interessi. La nostra è una scelta politica, dettata dal fatto che questa soluzione è migliore”. L’opposizione – ribadito che “un solo terreno resterebbe edificabile a Turille, proprio vicino al nuovo parcheggio: un bel vantaggio!” – ha ribattuto che “la soluzione precedente era una scarpata, scelta perché non arrecava alcun tipo di disagio”.
Il Sindaco ha ribadito di restare “dell’idea che quello sia il miglior posto possibile per costruire il parcheggio”, dopodiché ha posto in votazione la delibera, approvata con 6 voti favorevoli e 3 contrari (l’opposizione). La sensazione è però che il parcheggio sia destinato a far discutere ancora (nella precedente seduta aveva fatto capolino, nella discussione tra le parti, anche l’esistenza di un esposto al riguardo).