Al Clairet Vino Rosso 2019 di Grosjean il premio della Guida Veronelli 2024

Il maggior riconoscimento della guida è il Sole, un premio dedicato ai 10 vignaioli italiani che hanno saputo, nel giudizio unanime dei curatori, trasformare un vino in un racconto, una testimonianza storica, culturale o creativa.
Grosjean Vins
Società

Va a Grosjean Vins il premio Sole attribuito dalla Guida Veronelli 2024, prima pubblicazione nel suo genere a essere ideata in Italia. Fra i 16mila vini recensiti, per un totale di 1.944 produttori descritti, la guida assegna il Sole, un premio dedicato ai 10 vignaioli italiani che hanno saputo, nel giudizio unanime dei curatori, trasformare un vino in un racconto, una testimonianza storica, culturale o creativa.

“I Grosjean hanno contribuito a scrivere il secolare racconto della viticoltura valdostana. Arrivano dalla Borgogna nel Seicento, per dedicarsi alla vite e al vino. La storia contemporanea risale agli anni successivi al Secondo dopoguerra, momento in cui scelgono la strada della qualità assoluta e della riscoperta delle varietà autoctone. Coltivano le loro vigne su terreni in forte pendenza, ad altitudini elevate, su gradoni e terrazzamenti. La loro è, a pieno titolo, una “viticoltura eroica” – scrivono i curatori della Guida – “Vivono la necessità di affrontare una sfida alla sopravvivenza di questa leggendaria viticoltura di montagna che il loro lavoro quotidiano preserva, a beneficio delle generazioni future. Il Clairet, vino di origine rinascimentale del quale si perde traccia a fine Ottocento, risorge a nuova vita dopo dieci anni di duro lavoro in cui sono state coinvolte due generazioni di Grosjean. La produzione prevede l’utilizzo di picotendro, sottovarietà di nebbiolo, e di una piccola percentuale di neyret, vitigno autoctono pressoché scomparso”.

Il vino a cui è stato assegnato il Sole 2024 è il Clairet Vino Rosso 2019, un vino prodotto con un uvaggio di uve rosse pregiate storiche. Le uve utilizzate sono picotendro, sottovarietà di nebbiolo, e una piccola percentuale di neyret, vitigno autoctono quasi scomparso. Al naso si presenta con note floreali e fruttate, con sentori caratteristici dei vitigni di origine.

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