Una regione dalla popolazione in costante diminuzione, dove la speranza di vita aumenta, si riduce la mortalità, ma il tasso di quest’ultima continua a superare quello della natalità. E’, in estrema sintesi, il ritratto della Valle d’Aosta visto attraverso gli indicatori demografici relativi al 2023, divulgati dall’Istat oggi, venerdì 29 marzo.
La popolazione della nostra regione, al 1° gennaio 2024, è di 123.018 unità (60.399 uomini e 62.619 donne). Alla stessa data dell’anno prima era di 123.130, con una diminuzione dello 0,9 per mille. Scomponendo il dato 2024, 114mila 400 sono i cittadini italiani e 8mila 700 gli stranieri. Quanto alle fasce d’età, l’11,8% ha da 0 a 14 anni, il 62.9% da 15 a 64 e il 25.3% è “over 65”. L’età media è di 47,3 anni.
Parlando della speranza di vita, quella maschile è di 81,5 anni (in aumento di un anno sul 2022), mentre quella femminile è di 84,9 anni (salita di 0,7 sul 2022). Valori superiori, nel caso maschile, alla media nazionale (81,1), mentre leggermente inferiori relativamente alle donne (85.2).
Quanto alla mortalità, nel 2023 sono stati registrati 1.400 decessi. Il numero è in calo del 10.5% sul 2022. Il fatto è però che le 700 nascite, pari ad un -8.3% sull’anno prima, non sono sufficienti a portare in positivo il saldo. Anche il numero medio di figli per donna è in calo: tale valore si era attestato a 1,21 nel 2021, 1,27 nel 2022 ed è sceso a 1,16 nel 2023.
L’età media al parto, in Valle, è di 32,7 anni. Il dato è esattamente corrispondente a quello del nord-ovest e appena sopra a quello nazionale (32,5). Per un tasso di natalità del 5,8, la nostra regione ne ha uno di mortalità all’11,1. Il tasso di crescita naturale è quindi del -5,3 (a livello Italia è -4,8, che diventa -5,0 nel nord-ovest).
Quanto ai flussi migratori: il tasso interno è 0,3, quello estero 4,1, per un totale di 4,4. Anche in questo caso, la Valle può dirsi in linea con il trend nazionale, che è 4,6 (frutto di uno 0,0 interno, sommato al 4,6 straniero).
Una risposta
La valle non attrae più nessuno