“I docenti specializzati su sostegno vanno stabilizzati attingendo alle graduatorie di prima fascia”

A chiederlo al Ministero è la Cisl scuola convinta che il primo passo da compiere per superare il tasso di precarietà sui posti di sostegno sia quello di aumentare in modo significato il numero di posti in organico di diritto".
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Stabilizzare i docenti specializzati su sostegno attingendo alle graduatorie di prima fascia. E’ la richiesta che arriva dalla segreteria della Cisl scuola Valle d’Aosta, in merito alla figura dell’insegnante di sostegno. Il sindacato ribadisce “con urgenza il tema della necessità da parte del Ministero all’Istruzione e del Merito di riproporre anche per il prossimo anno scolastico un provvedimento normativo”.

La Cisl scuola “è fermamente convinta che il primo passo da compiere per superare il tasso di precarietà sui posti di sostegno sia quello di aumentare in modo significato il numero di posti in organico di diritto”. Il sindacato spiega come siano ancora troppi “i docenti precari su posti di sostegno, molti dei quali sono sprovvisti di titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità”.

A maggio si svolgeranno le prove preselettive al IX° Ciclo del Tirocinio formativo attivo per ottenere la specializzazione all’insegnamento su sostegno.
L’auspicio di Cisl Scuola Valle d’Aosta è  “che gli aspiranti valdostani possano trovare risposta al loro desiderio di acquisire apposita specializzazione mediante la frequenta del percorso universitario”.

Critiche arrivano dal sindacato sul Ddl semplificazioni che interviene per garantire la continuità didattica degli alunni con disabilità.

“La proposta, infatti, mira a introdurre un meccanismo volto a confermare, su richiesta della famiglia, il docente di sostegno (supplente al 31 agosto o 30 giugno) in servizio sul posto di sostegno nell’anno scolastico precedente, ferma restando la disponibilità del posto e fatte salve le operazioni relative al personale con contratto a tempo indeterminato. – sottolinea Cisl Scuola, ritenendo “che l’alleanza con le famiglie vada sostenuta e rafforzata, ma non certamente introducendo l’espressione di “indici di gradimento” degli insegnanti. Gli insegnanti sono dipendenti pubblici assunti da graduatorie pubbliche ed il loro operato non può essere soggetto ad estemporanee valutazioni esterne.”

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