La Valle d’Aosta è la prima regione italiana a inserire nei “Lea” aggiuntivi regionali – i Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero nelle prestazioni garantite ai residenti all’interno del Servizio sanitario pubblico – la Stimolazione Magnetica Transcranica (Tms), una tecnologia innovativa per il trattamento di dipendenze patologiche, disturbi psichiatrici e neurologici.
Questa terapia, che non richiede l’uso di farmaci e non è invasiva – spiega l’Azienda Usl – “sfrutta l’energia dei campi magnetici per stimolare determinate aree cerebrali. Negli ultimi anni la Tms ha dimostrato un’efficacia significativa nel trattamento di varie dipendenze e patologie, come la depressione maggiore resistente ai farmaci, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo post-traumatico da stress, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer”.
Con questa iniziativa, deliberata oggi dalla Giunta, “la nostra Regione rende disponibile gratuitamente il trattamento ai cittadini affetti da dipendenze, già seguiti dal Servizio per le Dipendenze Ser.D dell’Azienda USL, o a coloro che soffrono di disturbi psichiatrici o neurologici e dispongono di un’esenzione per patologia” spiega l’assessore alla Sanità, Carlo Marzi.
Assessore che sottolinea come “la Stimolazione Magnetica Transcranica rappresenta una nuova frontiera nel trattamento delle dipendenze e dei disturbi mentali. L’obiettivo principale è rendere disponibile questa terapia a tutti coloro che ne hanno bisogno, senza discriminazioni economiche o sociali. Gli investimenti che riguardano la salute mentale sono un capitolo fondamentale per il benessere della comunità. Offrire trattamenti di questo livello, soprattutto in ambito pubblico, significa garantire ai nostri cittadini il diritto a una sanità di qualità, innovativa e accessibile. Siamo orgogliosi che la Valle d’Aosta possa essere una delle prime regioni a offrire questo trattamento nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale”.
La spesa annua prevista è di circa 124mila euro, coperta attraverso i fondi regionali destinati ai Lea aggiuntivi, che – si legge in una nota – “permetteranno di offrire valutazioni e cicli di trattamento a circa 80 pazienti ogni anno. Il percorso terapeutico include una valutazione psichiatrica preliminare, volta a verificare l’idoneità del paziente, e, successivamente, una serie di 15 sedute di stimolazione magnetica per ogni paziente.
Anche i pazienti non residenti in Valle d’Aosta potranno accedere al trattamento. Se la loro Asl di residenza autorizzerà la prestazione e ne coprirà i costi, infatti, l’addebito verrà fatturato direttamente all’Azienda sanitaria di competenza. In caso contrario, il paziente dovrà sostenere personalmente l’intera tariffa.
Quest’anno, grazie ai fondi statali destinati alla lotta contro il gioco d’azzardo patologico, il Ser.D dell’Azienda USL si è dotato di una macchina all’avanguardia per la Tms, utilizzata in via sperimentale per il trattamento delle dipendenze comportamentali e da sostanze.
Da maggio 2024, il dottor Gerardo Di Carlo, responsabile del Ser.D, ha avviato uno studio sperimentale di applicazione su pazienti affetti da disturbo da uso di cocaina e dipendenza da gioco d’azzardo: “Ad oggi hanno ultimato il trattamento 13 persone ed il quattordicesimo è in corso, per un totale di 210 sedute di stimolazione (15 a testa). I risultati finora ottenuti sono molto promettenti e nessuno dei pazienti ha interrotto il trattamento e non si sono registrati effetti collaterali significativi. Alcuni pazienti hanno mostrato miglioramenti anche in altre aree, come la riduzione dell’ansia e il miglioramento della qualità del sonno, oltre al calo del desiderio compulsivo per la sostanza o il gioco. Continuano ad arrivarmi richieste di trattamento da pazienti sia in carico che non, anche non residenti in Valle d’Aosta”.
“Sono orgoglioso che il nostro servizio possa offrire gratuitamente un trattamento così innovativo, che altrimenti sarebbe disponibile per lo più presso strutture private a costi elevati – prosegue Di Carlo –. Le persone che soffrono di dipendenze o disturbi psichiatrici si trovano spesso ai margini della società e hanno un disperato bisogno di cure efficaci. Il fenomeno delle dipendenze, specialmente tra i giovani, è oggi una vera emergenza sanitaria”.
“Credo fermamente nel Servizio Sanitario Nazionale, nelle sue potenzialità di sviluppo, nelle sue indubbie qualità ed eccellenze e nel suo essere produttore di valore, la salute dei cittadini – chiude il responsabile del Ser.D. –. Desidero ringraziare la Direzione Strategica della mia Azienda e la dottoressa Anna Maria Beoni, direttrice del Dipartimento di Salute Mentale, per il costante supporto ricevuto nelle difficoltà attuative del progetto e l’Assessore alla Sanità per aver compreso da subito l’importanza di questo trattamento ed essersi adoperato affinché fosse esteso il più possibile alla popolazione”.
Al SerD si sperimenta una tecnologia con i campi magnetici contro le dipendenze
13 aprile 2024
Prende il via il progetto “Future waves against addiction” ideato e gestito dal Responsabile del SerD, il Servizio per le Dipendenze dell’Azienda Usl. Si tratta – spiega una nota – della prima applicazione clinica sul territorio della Valle d’Aosta di una tecnologia innovativa: la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS – repetitive Transcranial Magnetic Stimulation), trattamento all’avanguardia per le dipendenze sia da sostanze che comportamentali.
“Pochissimi centri sanitari pubblici in Italia possiedono questa tecnologia, riconosciuta come una nuova frontiera nel trattamento per le dipendenze e che offre un importante approccio complementare alle terapie farmacologiche. La rTMS ci permette di inserirci in un filone di ricerca fertile e promettente, aumentando il know-how della struttura e contribuendo al progresso scientifico dell’Azienda nel campo del trattamento delle dipendenze” sottolinea il dottor Gerardo Di Carlo, psichiatra responsabile del SerD.
Come funziona?
“La rTMS – spiega ancora Di Carlo – è una tecnica medica di neuromodulazione non invasiva che utilizza i campi magnetici per influenzare la funzionalità cerebrale modificando l’attività di precise aree del cervello e favorendo così il miglioramento terapeutico. Durate la seduta al paziente viene collocato su specifiche parti del cranio uno strumento (coil) in grado di produrre impulsi magnetici in modo ritmico alternato a pause. Le onde generate riescono, a seconda della frequenza, a stimolare o a inibire l’attività del tessuto nervoso sottostante. Questa procedura si è dimostrata efficace nel trattamento di una vasta gamma di disturbi di interesse psichiatrico, inclusi il Disturbo da Uso di Sostanze (cocaina, alcol, nicotina etc.), il Disturbo da gioco d’azzardo, il Disturbo depressivo maggiore resistente al trattamento farmacologico, la Depressione con sintomi ansiosi, il Disturbo Ossessivo Compulsivo e molte altre condizioni. Essa trova applicazione anche in neurologia nel trattamento della Malattia di Parkinson, nel Morbo di Alzheimer, nella riabilitazione post-ictus, nel trattamento del dolore, nell’emicrania ed in diversi altri disturbi”.
Lo studio clinico – dice l’Usl – inizierà a breve con l’arruolamento dei pazienti e si concluderà con la pubblicazione dei risultati, in particolare valutando gli effetti sulla riduzione del craving (il desiderio compulsivo di una sostanza psicoattiva o di qualunque comportamento gratificante e addictogeno). I pazienti saranno monitorati attraverso valutazioni psichiatriche e psicologiche approfondite prima, durante e dopo il trattamento, includendo follow-up a 3 e 6 mesi dalla conclusione del trattamento per valutare la persistenza degli effetti terapeutici. Lo studio esplorerà anche gli effetti secondari del trattamento sul tono dell’umore, l’ansia, la qualità del sonno e il craving per la nicotina.
“Abbiamo creato uno spazio ad hoc nella nostra sede dove i pazienti saranno sottoposti alle sedute in un ambiente rilassante – spiega sempre Di Carlo –. Il trattamento è indolore e molto ben tollerato. Il paziente resta comodamente seduto, sveglio e vigile, mentre le onde elettromagnetiche vengono orientate sull’area cerebrale interessata. Il protocollo prevede tre sessioni di rTMS al giorno per un totale di 15 sessioni nell’arco di 5 giorni, con l’obiettivo di stimolare in maniera intensiva la corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra e indurre effetti terapeutici duraturi”
“Lo studio è solo il primo passo: l’obiettivo che ci prefiggiamo una volta ultimato lo studio con risultati di efficacia è far entrare questa tipologia di trattamento nella prassi clinica abituale del servizio pubblico della nostra Regione, rendendolo accessibile alla popolazione della Valle d’Aosta e di altre regioni limitrofe nell’ambito delle dipendenze, della salute mentale e delle patologie neurologiche”, conclude il responsabile del SerD.