Al SerD si sperimenta una tecnologia con i campi magnetici contro le dipendenze

La tecnologia prevede la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva, trattamento all'avanguardia per le dipendenze sia da sostanze che comportamentali. Gerardo Di Carlo, psichiatra responsabile del SerD parla di "una nuova frontiera".
La nuova tecnologia rTMS sperimentata al SerD
Sanità

Prende il via il progettoFuture waves against addiction” ideato e gestito dal Responsabile del SerD, il Servizio per le Dipendenze dell’Azienda Usl. Si tratta – spiega una nota – della prima applicazione clinica sul territorio della Valle d’Aosta di una tecnologia innovativa: la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS – repetitive Transcranial Magnetic Stimulation), trattamento all’avanguardia per le dipendenze sia da sostanze che comportamentali.

“Pochissimi centri sanitari pubblici in Italia possiedono questa tecnologia, riconosciuta come una nuova frontiera nel trattamento per le dipendenze e che offre un importante approccio complementare alle terapie farmacologiche. La rTMS ci permette di inserirci in un filone di ricerca fertile e promettente, aumentando il know-how della struttura e contribuendo al progresso scientifico dell’Azienda nel campo del trattamento delle dipendenze” sottolinea il dottor Gerardo Di Carlo, psichiatra responsabile del SerD.

Come funziona?

La nuova tecnologia rTMS sperimentata al SerD
La nuova tecnologia rTMS sperimentata al SerD

“La rTMS – spiega ancora Di Carlo – è una tecnica medica di neuromodulazione non invasiva che utilizza i campi magnetici per influenzare la funzionalità cerebrale modificando l’attività di precise aree del cervello e favorendo così il miglioramento terapeutico. Durate la seduta al paziente viene collocato su specifiche parti del cranio uno strumento (coil) in grado di produrre impulsi magnetici in modo ritmico alternato a pause. Le onde generate riescono, a seconda della frequenza, a stimolare o a inibire l’attività del tessuto nervoso sottostante. Questa procedura si è dimostrata efficace nel trattamento di una vasta gamma di disturbi di interesse psichiatrico, inclusi il Disturbo da Uso di Sostanze (cocaina, alcol, nicotina etc.), il Disturbo da gioco d’azzardo, il Disturbo depressivo maggiore resistente al trattamento farmacologico, la Depressione con sintomi ansiosi, il Disturbo Ossessivo Compulsivo e molte altre condizioni. Essa trova applicazione anche in neurologia nel trattamento della Malattia di Parkinson, nel Morbo di Alzheimer, nella riabilitazione post-ictus, nel trattamento del dolore, nell’emicrania ed in diversi altri disturbi”.

Lo studio clinico – dice l’Usl – inizierà a breve con l’arruolamento dei pazienti e si concluderà con la pubblicazione dei risultati, in particolare valutando gli effetti sulla riduzione del craving (il desiderio compulsivo di una sostanza psicoattiva o di qualunque comportamento gratificante e addictogeno). I pazienti saranno monitorati attraverso valutazioni psichiatriche e psicologiche approfondite prima, durante e dopo il trattamento, includendo follow-up a 3 e 6 mesi dalla conclusione del trattamento per valutare la persistenza degli effetti terapeutici. Lo studio esplorerà anche gli effetti secondari del trattamento sul tono dell’umore, l’ansia, la qualità del sonno e il craving per la nicotina.

“Abbiamo creato uno spazio ad hoc nella nostra sede dove i pazienti saranno sottoposti alle sedute in un ambiente rilassante – spiega sempre Di Carlo –. Il trattamento è indolore e molto ben tollerato. Il paziente resta comodamente seduto, sveglio e vigile, mentre le onde elettromagnetiche vengono orientate sull’area cerebrale interessata. Il protocollo prevede tre sessioni di rTMS al giorno per un totale di 15 sessioni nell’arco di 5 giorni, con l’obiettivo di stimolare in maniera intensiva la corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra e indurre effetti terapeutici duraturi”

“Lo studio è solo il primo passo: l’obiettivo che ci prefiggiamo una volta ultimato lo studio con risultati di efficacia è far entrare questa tipologia di trattamento nella prassi clinica abituale del servizio pubblico della nostra Regione, rendendolo accessibile alla popolazione della Valle d’Aosta e di altre regioni limitrofe nell’ambito delle dipendenze, della salute mentale e delle patologie neurologiche”, conclude il responsabile del SerD.

La nuova tecnologia rTMS sperimentata al SerD
La nuova tecnologia rTMS sperimentata al SerD

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