Al via la campagna di Azione. Leonardo Lotto: “Queste elezioni decideranno il futuro dell’Europa”

Leonardo Lotto alla sua prima ad Aosta affiancato da Richetti e Lodi nel segno di un'Europa libera e rivolta ai giovani
Azione Leonardo Lotto
Politica

“Pensiamo che l’Unione europea abbia ancora molto da dare”, parola di un emozionato Leonardo Lotto, al suo primo rendez-vous elettorale in patria.

All’hotel Omama di Aosta, il giovane valdostano, accompagnato dal deputato Matteo Richetti e dalla candidata ligure per la circoscrizione Nord-Ovest Cristina Lodi, mette subito in chiaro la sua idea di Europa e il sentimento che lo muove: “Queste elezioni europee non saranno fondamentali solo per i prossimi 5 anni, queste elezioni sono importanti perché è ora che si decide che continente sarà nel futuro, se continuerà a essere il continente di pace e libertà che abbiamo sognato e voluto finora. Lo slogan In Europa sul Serio per noi vuol dire tantissimo, parla di competenze, di saper parlare le lingue, di linea politica chiara e di essere seriamente al centro delle istituzioni europee”.

Leonardo Lotto snocciola pochi dati, ma pone l’attenzione sull’importanza di costruire e lavorare per un’Europa che sappia preoccuparsi dei giovani e della libertà degli individui, di 27 Stati che possono esistere insieme, rafforzandosi nelle loro differenze perseguendo l’obiettivo di essere fondamentale e decisivi nello scacchiere politico ed economico mondiale: “Sento la responsabilità e l’onore di portare avanti gli interessi e le istanze dei giovani, di quel 20% di laureati che non riescono a trovare lavoro in Italia, consapevole che nelle istituzioni europee solo 1 giovane su 15 ricopre una carica politica. Mi hanno detto che parlare di giovani non porta voti, perché i giovani sono pochi, ma parlare di giovani significa parlare di un intero sistema: se i giovani non sono indipendenti economicamente gravano sui genitori che devono aiutarli a lungo nel tempo e a catena sulle persone più anziane, i pensionati, a cui qualcuno deve pagare la pensione, quindi è un intero sistema che si fonda sui giovani”.

Azione Leonardo Lotto e Matteo Richetti
Azione Leonardo Lotto e Matteo Richetti

Nell’appuntamento aostano Lotto non entra nel dettaglio, rimane in superficie e i dati sono pochi, affidati a un programma elettorale, anche se gli ideali sono messi sul tavolo e ribaditi anche da Matteo Richetti e da Cristina Lodi che accompagnano il giovane aostano alla sua prima esperienza in politica. Non manca una stoccata agli altri candidati valdostani (ma non solo), della circoscrizione Nord-Ovest che “prendono questa elezione come un banco di prova, un modo per contarsi o per far circolare il proprio nome in viste delle regionali”.

A prendere in mano in maniera più concreta i punti programmatici è Richetti, che parla di energia e della necessità di integrare alle fonti rinnovabili anche dell’energia diversa (mix consentito dall’Ue come in Francia dove il nucleare affianca l’eolico o in Danimarca dove l’eolico va a braccetto con il metano), di politiche fiscali per le imprese (riportando l’esempio delle case automobilistiche in Emilia-Romagna), e del conflitto russo-ucraino (Azione è a favore di un appoggio all’Ucraina per evitare un intervento diretto), ma sempre ribadendo che è “solo insieme che si può fare qualcosa e che la passione di Leonardo per la politica e per la cittadinanza attiva è un esempio dei giovani che possono fare molto per l’Europa e per le realtà locali, perché serve una spinta comune per un’Europa migliore”.

Azione Matteo Richetti
Azione Matteo Richetti

Dello stesso parere del deputato italiano anche la candidata Lodi che pone l’accento sul tema della dispersione scolastica e dell’educazione e sulle infrastrutture, facendo un paragone tra i litorali liguri e le stazioni sciistiche valdostane, entrambi a rischio a causa del cambiamento climatico e per cui “non bastano aiuti economici nell’immediato, ma per i quali serve una visione a lungo termine“. Lodi che sottolinea anche quanto la percezione dell’Europa sia distorta nella maggior parte della popolazione italiana perché distante dai bisogni delle persone e per la quale bisogna lavorare “affinché diventi vicina e centrale nella quotidianità degli italiani rispondendo alle loro necessità. Ci sono troppe cose a cui nessuno in Europa dà voce, troppi temi che vengono ignorati e che riducono le istituzioni europee ai massimi sistemi come difesa e politica estera, quando invece l’Europa deve anche occuparsi di disagio sociale, dispersione scolastica e povertà, economica e nel campo dell’educazione”.

A chiusura del comizio è di nuovo Lotto a prendere la parola, presentandosi con uno slogan che racchiude un momento difficile della sua vita, ma che è diventato anche la sua forza: “Io ci sono. Io Lotto.” Slogan che ricorda il tragico incidente in Australia che lo ha paralizzato, ma che non gli impedisce di lottare per quella libertà che ha perso (per ora), solo dal punto di vista della motricità e che non gli impedisce di scherzare: “Si vota Lotto e si vota l’otto (giugno n.d.r.) e il nove”.

 

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