“Per noi è stato un anno scolastico positivo, vivace, in cui sono stati realizzati diversi progetti e promossi momenti di incontro tra scuole e ragazzi a vario titolo. La nostra è una scuola di inclusione, dove il plurilinguismo è un valore enorme e si vede nei test Invalsi. È una scuola attenta alle piccole realtà, che investe tantissimo, anche in formazione. È una scuola di altissima qualità”.
A dirlo è l’assessore al Sistema educativo Jean-Pierre Guichardaz, tracciando una linea sull’anno scolastico appena concluso. Bilancio che guarda a quanto fatto ma che, inevitabilmente, punta gli occhi in avanti.
Un supporto psicologico potenziato
Diverse le novità per il 2024/25: “Da quest’anno potenzieremo il supporto psicologico nelle scuole – ha detto l’assessore –. Il tema del disagio psicologico, non solo per i ragazzi ma anche per le famiglie e i docenti, è in realtà latente da tempo. L’idea è quella di anticipare il supporto, che potrebbe disinnescare certi processi che possono portare ad un disagio patologico”.
Come? “Abbiamo stabilito risorse più importanti a partire da alcune scuole, per inserire uno sportello psicologico che non sia di qualche ora che sia più fisso e continuativo – aggiunge –. L’obiettivo è che in futuro ogni scuola possa avere uno sportello psicologico e pedagogico. È importante per anticipare i segnali che potrebbero tracimare in patologia”.
VdAorienta anche per le seconde medie
Dopo i risultati positivi di VdAorienta – il “salone dell’orientamento” allestito in piazza Chanoux, ad Aosta, gli scorsi 8 e 9 febbraio –, l’’obiettivo è ora “allargare”. Guichardaz, infatti, spiega che “sarà più importante e bello, abbiamo già stanziato le risorse. Quello che inizialmente era un contenitore sperimentale diventerà ora una realtà consolidata. Quest’anno VdAorienta non sarà rivolto solo alle classi quarte superiori ma anche alle seconde delle medie, proprio per cercare di allargare le modalità informative già nel primo ciclo. Una cosa richiesta anche dai ragazzi e dagli insegnanti”.
Il modello 0-6
Un altro obiettivo, a detta dell’assessore, è il lavoro sul “modello 0-6”: “È un modello che vuole prendere in carico i bambini dai tre mesi in poi, anticipando ciò che avveniva prima – ha spiegato –. Le fasce 0-3 e 3-6 sono abbastanza scisse, gestite in maniera non interdipendente. Noi vogliamo, perché crediamo nell’integrazione e nell’accesso per tutti ai servizi, tentare di ampliare frequentazione dei servizi sulla prima infanzia con politiche che integrino gli asili nido con la scuola dell’infanzia”.
“Stiamo facendo grosso processo con tutti gli attori per definire un modello che non ‘traumatizzi’ nessuno – ha aggiunto –. Come tutti i modelli nuovi ci sono timori sull’organizzazione e l’organico, ma per noi aumenterà la qualità dell’offerta educativa per i bambini e per chi lavora nel mondo della scuola”.
Il problema del calo demografico
“È un tema grosso, un problema ma va affrontato con politiche trasversali – sempre Guichardaz –. È un lavoro a 360 gradi che va dal territorio alla volontà di portare la connessione digitale in tutta la Valle, e nella direzione di tranquillizzare le famiglie, creando opportunità lavorative. Crediamo di stare facendo il possibile per tenere le persone ancorate al territorio”.
In questo senso, l’assessore aggiunge: “Abbiamo aperto delle scuole con 3 o 4 bambini. Presidiare il territorio mantenendo una piccola scuola, anche una pluriclasse, in un piccolo paese ha un costo alto ma è anche un valore importantissimo”.
Il nuovo anno scolastico sarò inaugurato a Gressan
“Il prossimo anno scolastico sarà inaugurato ufficialmente a Gressan – ha detto Guichardaz –. Questo, anche in virtù del fatto che il nostro desiderio è quello di valorizzare un’opera d’arte realizzata da Giuliana Cunéaz con le maestre e gli alunni della scuola.
Un lavoro complessivo
L’assessore ha concluso con qualche novità riguardo l’Ateneo valdostano: “Lavoriamo a 360 gradi con tutta la comunità educante che è più ampia rispetto a quella prettamente scolastica. E i giovani sono molto spesso in grado di aiutare tanto gli adulti. Con l’Università della Valle d’Aosta stiamo cercando di inserire anche una collaborazione con l’Università della terza età per ottenere uno scambio tra generazioni che possa portare beneficio a tutti”.
Una risposta
Quanto se la tirano gli assessori…