Grand Hotel Royal, la proprietà propone al Comune un’intesa per la trasformazione

L’intesa, di cui la Giunta comunale guidata dal sindaco Rota ha preso atto formalmente alla fine di giugno, prevede anche la realizzazione di volumi da adibire ad abitazioni temporanee. Previsto il passaggio a 98 camere.
Grand Hotel Royal
Comuni

Un accordo di programma. E’ lo strumento proposto all’amministrazione comunale di Courmayeur da una società, la Monte Bianco 4811 srl, attuale proprietaria del Grand Hotel Royal e Golf, per la trasformazione della struttura alberghiera di lusso cui la storia della località ai piedi del “Tetto d’Europa” è strettamente legata. Emerge da una delibera della Giunta comunale che, alla fine dello scorso giugno, ha preso atto della richiesta arrivata dall’azienda.

In Municipio, il dossier è ritenuto un “capitolo in definizione”, quindi ad oggi non ci sono commenti, ma l’atto (adottato all’unanimità) sottolinea che quanto indicato “risulta conforme alla volontà ed alle esigenze dell’Amministrazione comunale in particolare per quanto concerne un ridotto impatto volumetrico e urbanistico in considerazione della potenziale volumetria massima realizzabile attraverso l’applicazione delle norme vigenti per le strutture ricettive, la realizzazione di opere pubbliche senza oneri per l’ente, l’acquisizione di posti auto e l’accrescimento dell’offerta turistica per il tramite di una struttura rinnovata e al passo con le mutate esigenze del settore”.

Il presupposto della trasformazione lo chiarisce la proposta vera e propria: “l’hotel, per quanto sia stato oggetto di restyling nel 2010, per sostenere la concorrenza dei nuovi alberghi, per mantenere lo standard dei 5 stelle e per salvaguardare la sua immagine e storia, necessita di un intervento radicale con un investimento molto rilevante da aggiungere a quello già affrontato nel 2010 per la sola acquisizione della proprietà”.

Tuttavia, “l’incertezza economica e la mancanza di reperibilità di finanziamenti a basso tasso impongono di individuare forme di autofinanziamento mediante la realizzazione di cubature da adibire ad abitazioni temporanee nell’ambito del complesso alberghiero”. Ecco perché la società propone al Comune un accordo di programma con oggetto “la realizzazione, in luogo dell’attuale hotel, di un complesso composto in parte da struttura alberghiera e in parte da volume residenziale”.

Il progetto di massima prevede l’aumento del numero delle camere da 86 a 98, il miglioramento degli standard, delle dimensioni e dei servizi del 5 stelle, 1-2 ristoranti, due tipologie di bar (di cui uno su terrazza/solarium e piscina), fitness e wellness con accesso alla clientela esterna, la realizzazione di massimo 24 unità abitative, la creazione di giardini con parte alberata, con particolare attenzione alla parte che dà su via Roma e circa 250 posti auto di cui circa 110 a servizio dell’albergo, 48 per le abitazioni e 30 in cessione al Comune.

Secondo la Monte Bianco 4811 srl, il comune vedrà così la realizzazione di un volume meno invasivo rispetto all’ampliamento previsto dalla legge regionale sugli hotel e la creazione di una spa ridimensionata rispetto alle specifiche della stessa norma. Inoltre, tra i “pro” per il Municipio vengono fatti rientrare anche la creazione di un marciapiede lungo via Circonvallazione, il pagamento da parte della società degli oneri di urbanizzazione e costi di costruzione come da conteggi dell’ufficio tecnico.

Ancora, la cessione al Comune di 30 posti auto e, si legge in proposta, “opere pubbliche da realizzare a carico ella Regione a favore del Comune di Courmayeur e finanziate dalla società Monte Bianco 3811 srl euro 6 milioni 200mila”. Di tempi non si parla, anche perché i proponenti si riservano di “meglio specificare il progetto della struttura alberghiera e residenziale in sede di deposito degli elaborati definitivi”.

Per finire, la società ritiene che la proposta “possa consentire di realizzare un’opera di pregio a beneficio sia della comunità locale sia dell’immagine della Regione Valle d’Aosta, dando la potenzialità di realizzazione di opere di interesse pubblico a carico del privato”. Dopo la presa d’atto, la palla è ora nel campo del Comune. La delibera di Giunta adottata in giugno demanda al sindaco Roberto Rota “l’effettiva promozione dell’accordo di programma”.

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte