Ius scholae: oltre 1300 i potenziali beneficiari in Valle d’Aosta

Torna d'attualità la proposta di riforma della legge sulla cittadinanza italiana. In Valle d'Aosta nell'anno scolastico 2023/2024 gli studenti stranieri erano 1.362, con una maggioranza nella scuola primaria che ne conta complessivamente 472.
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Gli studenti nati in Italia da genitori stranieri hanno meno opportunità rispetto ai loro coetanei italiani. La colpa è di una legge vecchia trent’anni, che stabilisce il diritto di Cittadinanza in base al cosiddetto Ius sanguinis: si può ottenere la cittadinanza italiana se uno dei due genitori ne è provvisto. Se un bambino figlio di genitori stranieri nasce in Italia, non può ottenere la cittadinanza fino alla maggiore età, e dovrebbe in ogni caso aver risieduto “legalmente e ininterrottamente fino al raggiungimento della maggiore età”.  Inoltre, dovrebbe dichiarare, entro un anno dal compimento della maggiore età, “di voler acquistare la cittadinanza italiana”, secondo quanto stabilito dall’art. 4 co. 2 della legge 91 del 1992. Anche con tutti questi requisiti, l’iter per ottenere la cittadinanza è lungo e costoso, e non tutte le famiglie se lo possono permettere. 

Alunni con cittadinanza non italiana (valori assoluti) - AA.SS. 1987/1988 - 2022/2023
Alunni con cittadinanza non italiana (valori assoluti) – AA.SS. 1987/1988 – 2022/2023

Le proposte di riforma sono state parecchie, ma tutte quante sono fallite. A cominciare da quella sullo Ius soli, secondo cui si acquisisce la cittadinanza dello Stato in cui si nasce. Nel 2018 si è poi iniziato a parlare di Ius scholae, che prevede l’acquisizione della cittadinanza qualora si abbia frequentato regolarmente un percorso di studi di almeno 5 anni oppure percorsi di istruzione e formazione professionale.  Da allora il tema ciclicamente torna al centro della discussione politica, come accaduto nei giorni scorsi, complice l’intervista al vicepremier Antonio Tajani durante un meeting a Rimini organizzato da Comunione e liberazione, ma anche le Olimpiadi, dove hanno partecipato stranieri nati in Italia.

In Valle d’Aosta nell’anno scolastico 2023/2024 gli studenti stranieri erano 1.362, con una maggioranza nella scuola primaria che ne conta complessivamente 472. Alle medie erano 276, mentre alle superiori 346. Dall’infanzia alle superiori i più numerosi erano gli studenti marocchini, 328, seguiti da 294 alunni rumeni e 129 albanesi. Rispetto ai loro coetanei italiani si trovano a vedersi negare le gite scolastiche o gli scambi linguistici all’estero  – senza cittadinanza italiana serve il visto,  autorizzazione lunga e costosa -, non possono accedere a bandi e concorsi pubblici, non possono votare una volta raggiunta la maggiore età e ancora non possono prendere parte ad alcune manifestazioni sportive.

La proposta sullo Ius scholae di Tajani prevede la frequenza della scuola dell’obbligo fino ai 16 anni “con il raggiungimento del titolo che dimostri la conoscenza e lo studio della cultura italiana”. Altre iniziative sono depositate in Parlamento, come quella della senatrice del Pd Simona Malpezzi, che prevede la concessione della cittadinanza al minore nato in Italia o arrivato entro il 12esimo anno di età che risiede regolarmente nel Paese e che ha frequentato per almeno cinque anni.

- Alunni con cittadinanza non italiana per regione e ordine di scuola (valori assoluti e percentuali) -A.S.2022/2023
– Alunni con cittadinanza non italiana per regione e ordine di scuola (valori assoluti e percentuali) –
A.S.2022/2023

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