Nuovo volto per la Casaforte di Châtelair, la torre medievale posta sulla collina a pochi metri dalla strada regionale, acquistata all’inizio degli anni Duemila dalla Giunta del sindaco Sandro Pepellin. Reduce da un intervento restaurativo e conservativo, finanziato con i fondi Gal ed eseguito dall’impresa Serafino Caruso di Saint-Christophe, con progetto dall’architetto Nicole Salvatore della Copaco di Aosta, la Casaforte è stata inaugurata ieri, sabato 14 settembre,
“A rendere possibile l’intervento le famiglie Guichardaz Rinalda, Beniamina Guichardaz e l’azienda agricola Mont Fallère della famiglia Clos che hanno concesso in comodato d’uso gratuito al comune i loro appezzamenti per 10 anni. – spiega in una nota il sindaco Stefano Belli – Anche Danilo Charrère ha collaborato concedendo un parte della sua nuova vigna per il posizionamento dell’area di cantiere. Sono gesti che vanno sottolineati in quanto a beneficiarne è stata l’intera comunità di Jovençan e non solo”.
Dopo l’intervento sulla Casaforte la volontà dell’amministrazione comunale è di valorizzare l’area, quasi interamente privata.
“Il promontorio di Châtelair dove sorge anche la cappella di Saint Georges e i ruderi del Castello dei Tiranni è un luogo particolare di Jovençan, un luogo in cui ci sono ancori molti mandorli e piante che crescono solo in terreni aridi.” prosegue la nota. “Nelle vicinanze della torre, Sylvain Montrosset mentre lavorava la sua vigna trovò due dracme celtiche risalenti al secondo secolo avanti Cristo. – spiega ancora Belli – Queste monete testimoniano quindi che questa zona era già abitata prima dell’arrivo dei romani. L’importanza di questo ritrovamento lo testimonia anche il fatto che queste due monete fanno parte del simbolo ufficiale del Comune di Jovençan”.
Poco prima dell’inaugurazione ufficiale, alla Casaforte sono arrivati anche i partecipanti al progetto, voluto dall’assessore istruzione e cultura del Comune di Jovençan Michelle Bionaz, “In sella alla cultura” finanziato dal Consiglio Valle, dall’Unité des Communes Valdotaines Mont Emilius e dalla CVA, con la collaborazione di Bike4Heritage e Società Cooperativa C’Era l’Acca.