Alla Courmayeur Cup è volley vero: Conegliano vince anche il nuovo trofeo

La Courmayeur Cup ha regalato qualcosa che ai valdostani mancava da tempo: un palazzetto pieno in tutti i suoi 3000 posti, canti, cori, applausi, tamburi, autografi, striscioni, selfie. Ma anche giocate spettacolari e grandi campionesse.
Courmayeur Cup () Conegliano
Sport

La Courmayeur Cup ha regalato qualcosa che ai valdostani mancava da tempo. Un palazzetto pieno in tutti i suoi 3000 posti, canti, cori, applausi, ola, tamburi, autografi, striscioni, selfie. E questo era solo il “contorno”. Il contenuto è stato altrettanto incredibile: sull’onda dell’indimenticabile oro olimpico delle azzurre di Velasco, allo Sport Center sono scese le quattro migliori squadre italiane (ed europee) della scorsa stagione, offrendo uno spettacolo che in Valle d’Aosta non si era mai visto. Non solo per i nomi “altisonanti”, ma anche per le giocate di altissimo livello che hanno incantato e divertito. Lo si era capito fin da ieri, con le semifinali di un torneo comunque amichevole, che però si è rivelato un antipasto di stagione che già dice molto. Lo si è rivissuto oggi con la finale tra Milano e Conegliano finita al tie break con la vittoria di De Gennaro e compagne, dopo che la finalina era stata a senso unico per Novara, vincente con un netto 3-0 contro Scandicci.

Prosecco Doc Imoco Conegliano – Numia Vero Volley Milano 3-2 (18-25, 25-23, 23-25, 25-17, 15-13)

Il primo tempo è tutto di marca milanese, la reazione delle campionesse italiane in carica stenta ad arrivare e Egonu sigla il punto del 25-18. Nel secondo lo spettacolo sale decisamente di livello, grazie ad un Conegliano più in palla e una Sarah Fahr e una Gabi più grintose e decisive, e le venete pareggiano (25-23). Le due squadre continuano a darsi battaglia vera anche nel terzo set, giocato tutto punto a punto senza che nessuna riesca a fare il break. Quello decisivo arriva proprio nel momento più importante: Milano va sul set point e non sbaglia, vincendo 25-23. Conegliano si riscatta subito dilagando nel quarto set 25-17, in cui il Vero Volley è sembrato più stanco e imballato, portando la finale al tie break. Milano sembra partire bene ma Conegliano recupera e si porta sul 10-8. Danesi e compagne recuperano fino al 10 pari, e da lì si gioca punto a punto. Gabi trova il 14-13, e Chirichella sigla il punto decisivo.

Igor Gorgonzola Novara -Savino Del Bene Scandicci 3-0 (25-23, 25-19, 25-17)

Novara conferma le ottime sensazioni di ieri e conquista la finale per il terzo-quarto posto contro Scandicci dominando 3-0. Le piemontesi partono subito a razzo e allungano, con Scandicci che sembra incapace di reagire, fino a quando l’Igor Gorgonzola non si ritrova sul set point. Antropova e compagne rialzano la testa e fanno tremare le avversarie, che però poi si salvano sul 25-23. Nel secondo set il discorso sembra cambiare, con Scandicci più in palla, ma Ishikawa e Tolok salgono in cattedra e ancora una volta è Novara ad operare il sorpasso e portare a casa anche il secondo set 25-19 con il punto decisivo di Squarcini. Pratica chiusa al terzo set, con la netta vittoria per 25-17.

Lo spettacolo della pallavolo alla Courmayeur Cup: domani è finale Milano-Conegliano

20 settembre 2024

Più della metà delle azzurre campionesse olimpiche di pallavolo, letteralmente a due passi. La Courmayeur Cup prometteva spettacolo, e spettacolo è stato fin dalle semifinali del nuovissimo torneo ai piedi del Monte Bianco, che ha visto scendere in campo sul parquet dello Sport Center le quattro semifinaliste dello scorso campionato di serie A.

Numia Vero Volley Milano – Savino Del Bene Scandicci 3-2 (25-17, 25-23, 24-26, 35-33, 15-12)

Egonu, Sylla, Orru, Danesi, Antropova, solo per citare le eroine dell’oro di Parigi. Non poteva esserci esordio migliore per la Courmayeur Cup, con il pubblico del palazzetto già caldo nonostante l’orario pomeridiano per assistere a Milano-Scandicci.

Milano parte subito forte, portandosi a casa il primo set per 25-17, mentre c’è molto più equilibrio nel secondo, con Scandicci avanti nella prima parte. Sul 20 pari Milano allunga fino ad un passo dalla vittoria, le ragazze di Antiga annullano due set point ma alla fine è ancora Milano a spuntarla 25-23. Le lombarde sembravano ormai indirizzate a chiudere il match senza patemi già al terzo set quando si sono ritrovate avanti 19-14. Un vantaggio presto dilapidato, con Scandicci capace di annullare un match point e portarsi sul 2 a 1 vincendo il set 26-24. Nel quarto set succede di tutto. Scandicci è galvanizzato e si aggrappa coi denti alla ricerca della finale e riesce ad annullare 5 match point a Milano. Anche il Vero Volley non è da meno e nega più volte alle ragazze vestite di rosa la gioia di pareggiare i conti. Bisogna arrivare addirittura al 35-33 per Scandicci (con il punto decisivo assegnato dal video check) prima di chiudere e giungere al set decisivo. Il tie break mette ancora in luce la difficoltà di Milano di chiudere l’incontro, ma alla fine è Anna Danesi, capitana dell’Italvolley, a mettere a segno il punto decisivo per la prima finalista.

Paola Egonu e Ekaterina Antropova protagoniste assolute dell’incontro con rispettivamente 32 e 28 punti messi a segno e 6 e 7 muri.

Prosecco Doc Imoco Conegliano – Igor Gorgonzola Novara (25-20, 18-25, 25-21, 34-32)

Sulla carta sembrava che Conegliano, pigliatutto l’anno scorso con la vittoria di Campionato, Coppa Italia, Supercoppa e Champions League, dovesse avere vita facile contro Novara. Ma così non è stato. Le varie Bosio, Ishikawa, Aleksic, Tolok, allenate da Lorenzo Bernardi, si candidano ad un campionato da protagoniste ed hanno fatto faticare parecchio le Pantere. Primo set per Conegliano, avanti 25-20, ma nel secondo Fahr, Gabi, De Gennaro e socie non riescono a contrastare gli attacchi del Novara, che vince 25-18. Conegliano ritrova il vantaggio nel terzo set imponendosi per 25-21, poi è autore di un’imponente rimonta che porta il set ad oltranza, quasi una fotocopia della partita precedente, tra match e set point annullati. A spuntare la lunga battaglia è proprio Conegliano, che vince 34-32.

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