Châtillon si conferma “Città del Miele”. Dal 25 al 27 ottobre, il Comune ha ospitato la XXI edizione della Sagra del Miele e dei suoi derivati. L’evento è culminato con l’esposizione e la vendita dei prodotti nelle centrali via Chanoux e via Tollen, domenica 27 dalle 10 alle 19.
Secondo la percezione degli espositori – preoccupati dalle previsioni meteo avverse -, le presenze sono state in linea con quelle degli anni precedenti. “Molta gente del posto, anche perché le regioni limitrofe sono in allerta arancione” spiega l’apicoltore di Donnas Mattia Fragiacomo. “Tanti francesi” aggiunge Mathieu Carlin di Valsavarenche.
Stabili anche le vendite, mentre la produzione totale – penalizzata dalle difficoltà della stagione primaverile – ha registrato una perdita che va dal 30 al 50% a seconda dei casi.
Produzione in calo, la ripresa è avvenuta dal mese di giugno
“Il miele non è un problema venderlo, è un problema farlo” così dice Marcello Merivot, apicoltore di Fénis da cinquant’anni, che ricorda quest’annata come una delle peggiori a causa dei repentini sbalzi climatici. “In questi anni abbiamo toccato il fondo. In primavera le api morivano di fame, le abbiamo dovute sfamare con acqua e zucchero. Siamo largamente sopra il 50% della mancata produzione. Mancano i mieli primaverili. Tarassaco e millefiori, ad esempio. Le api hanno prodotto un po’ di acacia, ma se la sono rimangiata per sopravvivere. Si sono riprese a giugno sul castagno e, in montagna, in estate è successo un miracolo”.
“A giugno volevo chiudere l’azienda” confessa Mattia Fragiacomo di Donnas (dell’Azienda Le Api delle Alpi). “Poi in montagna ho fatto il record di produzione con rododendro e flora alpina”.
A confermare il trend è Mathieu Carlin di Valsavarenche. “Durante la stagione primaverile, contraddistinta da pioggia e freddo, la produzione è stata pessima. Le famiglie di api in primavera sono molto popolose e abbiamo dovuto dar loro da mangiare sciroppo o candito. Sono state così penalizzate le produzioni di millefiori primaverili, tarassaco e acacia. La ripresa è avvenuta da giugno in poi con tiglio, millefiori di montagna e rododendro.
“Il calo della produzione totale va dal 30 al 50%. Dipende dalla scelta della fioritura da parte degli apicoltori. Chi ha scelto di portare le arnie in Piemonte per ottenere il miele d’acacia ha perso tutto, mentre chi le ha tenute in montagna ha recuperato in estate” aggiunge Carlin, che porta le arnie a Villeneuve ed Introd per il miele di tiglio e a Valsavarenche per millefiori di montagna e rododendro.
Sui banchetti degli espositori, oltre ai barattoli di ‘oro giallo’, anche candele realizzate con cera d’api, miele in favo, idromele, birra di miele, polline, cosmetici e tanto altro.
“Il polline – spiega l’apicoltore Mattia Fragiacomo – è un integratore alimentare che può essere utilizzato dall’anno di età. Un cucchiaino al mattino per regolare il metabolismo e rinforzare il sistema immunitario”.
Fedele compagno del miele, durante la sagra, è stato il pane nero. Il Comune ha infatti ospitato anche l’esposizione e la premiazione dei pani presentati in occasione della nona edizione della Festa transfrontaliera Lo Pan Ner – I Pani delle Alpi.
Adotta un alveare dell’Azienda Agricola “Mallo e Miele”
Tra gli apicoltori c’era anche qualcuno che ha pensato di promuovere l’iniziativa “Adotta un alveare”. Sono Andrea ed Elisabetta Mantovani dell’Azienda Agricola “Mallo e Miele”. Con una spesa iniziale di 270 euro, grandi e piccini possono scegliere un’arnia a Titan, sulla collina di Gressan, e ottenere per tre anni 8 chili di miele al prezzo vantaggioso di 11 euro al chilo.
Altre attività: laboratorio “Super Eco Zero Spreco” e degustazione guidata dei mieli valdostani
Nel ricco programma di attività della Sagra del Miele, era inoltre previsto, nella giornata di domenica, il laboratorio BEESU “Super Eco Zero Spreco” a cura di Monica Fissore. Un laboratorio creativo gratuito per bambini ed adulti, presso la saletta della biblioteca comunale, che ha permesso ai partecipanti di creare una pellicola alimentare in cera d’api, lavabile e riutilizzabile.
Nel pomeriggio, alle 14.30 e alle 16.00, presso la sala dell’Hotel Londres si è svolta la degustazione gratuita guidata dei mieli della Valle d’Aosta sotto la guida degli esperti assaggiatori dell’Assessorato regionale Agricoltura e Risorse naturali.
Una risposta
la rifate prossimo anno?