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Papa Francesco invitato in Valle d’Aosta per il ventennale della scomparsa di Giovanni Paolo II

L'invito è stato rivolto al Santo Padre da parte del Presidente della Regione Testolin durante l'udienza privata di oggi, lunedì 11 novembre, per la conclusione delle Celebrazioni per il Centenario della proclamazione di San Bernardo.
Società

“Carissimi, visto che alcuni di voi sono guide alpine e maestri di sci, vorrei concludere ricordando il vostro Santo Patrono attraverso due simboli della montagna: la piccozza e la cordata. La piccozza di San Bernardo è stata la Parola di Dio, con cui ha saputo scalfire anche gli animi più freddi e induriti; la sua cordata è stata la comunità, con cui ha camminato – e aiutato altri a camminare – anche lungo i sentieri rischiosi, per giungere alla meta. Auguro a tutti di percorrere cammini belli come il suo, tra le alte montagne, ma soprattutto cammini dentro il cuore. Abbiamo il coraggio di camminare dentro il cuore per sapere cosa sente il cuore, cosa dice il cuore? Benedico voi e il popolo valdostano, e vi chiedo per favore di pregare per me”. Così Papa Francesco nell’accogliere questa mattina la delegazione valdostana per la conclusione delle Celebrazioni per il Centenario della proclamazione di San Bernardo, Patrono degli alpinisti, dei viaggiatori e degli abitanti delle Alpi.

Presenti all’udienza privata il Presidente della Regione Renzo Testolin, il Vice Presidente Luigi Bertschy e gli Assessori Luciano Caveri, Giulio Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Carlo Marzi e Davide Sapinet assieme al Vescovo di Aosta, Franco Lovignana, al deputato Franco Manes, al Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, al Vice Presidente Paolo Sammaritani, ai Consiglieri Segretari Luca Distort e Corrado Jordan. A completare la delegazione i rappresentanti delle Guide di Alta Montagna della Valle d’Aosta con il Presidente Ezio Marlier e dei Maestri di sci della Valle d’Aosta con il Presidente Beppe Cuc, e i membri del Comitato per il centenario di San Bernardo, di cui fa parte la Regione.  

“L’udienza di oggi – sottolinea il Presidente della Regione Renzo Testolin – è stata una importante ed emozionante occasione per celebrare i valori della montagna, ben rappresentati dalla figura di San Bernardo, il santo alpino, la cui devozione è profondamente radicata nella religiosità dei valdostani. Siamo grati di questo momento di incontro con il Santo Padre che ho invitato in Valle d’Aosta e che speriamo di poter accogliere nella nostra terra il prossimo anno, in occasione della ricorrenza del ventennale della scomparsa di Giovanni Paolo II”.

“San Bernardo di Aosta rappresenta un valore immenso per la nostra comunità, essendo simbolo di accoglienza e coraggio – ha sottolineato invece il deputato valdostano Franco Manes -. La sua dedizione ai pericoli della montagna è un esempio per tutti noi. Questo incontro con il Papa rafforza l’importanza della fede e della solidarietà per le nostre comunità alpine”.

San Bernardo è celebrato come Patrono delle Guide di Alta Montagna e dei Maestri di sci che ogni anno ne sottolineano la festa, il 15 giugno o la sera della vigilia, con una sfilata per le vie della città di Aosta fino a raggiungere la Cattedrale dove il Vescovo presiede una solenne Celebrazione Eucaristica, seguita poi da un momento di condivisione nel giardino del Seminario.

Di ritorno da Roma, il Vescovo di Aosta evidenzia: “Abbiamo vissuto un momento di grande intensità. L’incontro con il Papa è stato semplice e familiare con un discorso che ha tratteggiato la figura di san Bernardo con tre pennellate: annuncio, accoglienza e pace. Molto efficace e facile da ricordare. È stato un incontro fraterno anche con la delegazione dei Canonici del Gran San Bernardo guidata dal Prevosto, Mgr Jean- Pierre Voutaz. Con me rappresentavano la Diocesi i membri del Comitato che avevo istituito per le celebrazioni del centenario/millenario”.

Qui il discorso integrale del Papa.

5 risposte

  1. Complimenti per il vostro articolo nel quale avete omesso di riportare le dichiarazioni del Vescovo di Aosta, che trattandosi di una celebrazione religiosa, forse sarebbe stato l’unico titolato a dire qualcosa di sensato. Pazzesco.

    1. Io voto Testolin come guida spirituale dei valdostani. E Manes come suo chirichetto. Viviamo veramente in una povera regione

  2. Il fatto che in Valle d’Aosta la politica debba mettere il proprio cappello anche sulle celebrazioni e ricorrenze religiose io lo trovo semplicemente stupefacente

  3. Ma in Vaticano il Vescovo di Aosta era Franco Lovignana oppure Renzo Testolin? Perché mi sembra proprio che il presidente della Regione, nella sua ormai smania di visibilità, voglia anche sostituirsi alla Diocesi di Aosta. Tout va bien, Madame la Marquise.

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