Un testo unico per tutelare l’artigianato di tradizione valdostano

Approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale un disegno di legge che riunisce, modificandole, le norme del settore. Previsti nuovi incentivi per evitare l'abbandono di produzioni storico-tradizionali.
Economia

Creare un sistema formativo integrato per lo sviluppo dell’artigianato valdostano. E’ uno dei principali obiettivi di un disegno di legge approvato dalla Giunta regionale che riunisce e aggiorna le norme esistenti in un testo unico in materia di tutela, valorizzazione e promozione del settore .

L’articolato – 4 titoli e 30 articoli – conferma il Registro dei produttori di opere dell’artigianato valdostano, gestito dalla Regione e suddiviso in professionali e non professionali. I requisiti e le modalità d’iscrizione saranno definiti da una successiva delibera della Giunta regionale.

Parallelamente, un Comitato tecnico per la tutela e la valorizzazione dell’artigianato avrà il compito di aiutare la Giunta regionale a classificare le opere artigianali in base a criteri specifici come: i materiali utilizzati, le forme rappresentate, le tecniche di lavorazione, le funzioni d’uso dell’opera.

Il sistema formativo regionale si articola in: corsi di formazione permanente per l’apprendimento delle tecniche artigianali; programmi di orientamento rivolti ai giovani, in collaborazione con le scuole primarie e secondarie della regione e formazione professionalizzante per migliorare la gestione aziendale e favorire la nascita di nuove imprese artigiane.

Il testo di legge introduce anche un elenco dei Formateurs e Maîtres artisans, artigiani non professionisti e produttori professionali qualificati per l’insegnamento nei corsi di formazione artigianale organizzati sul territorio.

Un’attenzione particolare viene dedicata alle produzioni storico-tradizionali nate in epoca pre-industriale, che rappresentano un patrimonio culturale immateriale. Per preservare queste tecniche e conoscenze, la legge prevede degli incentivi economici riservati ai produttori professionali per mantenere viva la tradizione. Le opere artigianali finanziate con le risorse regionali saranno identificate da un contrassegno speciale. L’obiettivo è evitare l’abbandono di queste produzioni e favorire la trasmissione dei saperi alle nuove generazioni.

Il disegno di legge modifica inoltre l’attuale IVAT, che assumerà il nuovo nome di L’Artisanà. L’ente pubblico regionale continuerà a promuovere e valorizzare l’artigianato valdostano, con particolare attenzione alle opere storico-tradizionali; gestire il Museo dell’artigianato valdostano di tradizione (MAV) per le attività culturali ed espositive e supportare le imprese artigiane attraverso consulenze e gestione dei punti vendita territoriali. La riforma prevede una struttura organizzativa più moderna e snella, con un Consiglio di amministrazione composto dal presidente e da due consiglieri, di cui uno eletto dai produttori professionali.

La legge dedica anche un articolo alla Fiera di Sant’Orso, la più importante manifestazione artigianale della Valle d’Aosta, tutelando il logo ufficiale “La Saint Ours”. Vengono confermati  i premio-acquisto “Grand Prix de l’Artisanat” per le opere artigianali uniche e di particolare valore artistico, realizzate da produttori professionali.

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