Approvato dal Consiglio Valle il nuovo testo unico sull’artigianato valdostano di tradizione

Il Consiglio Valle approva il nuovo testo unico sull’artigianato valdostano di tradizione. Tra gli obiettivi, formazione integrata e valorizzazione del settore.
Economia

Dopo un’intera mattinata di confronto in aula, il Consiglio Valle ha approvato oggi – con 28 voti favorevoli (Union Valdôtaine, Fédération Autonomiste-Pd, PlA, Stella Alpina, Lega VdA, Forza Italia) e 7 astensioni (Rassemblement Valdôtain, Progetto Civico Progressista) – il nuovo testo unico in materia di artigianato valdostano di tradizione. Dei 22 emendamenti presentati in Aula alla proposta predisposta dalla quarta Commissione, ne sono stati accolti quattro: uno della maggioranza, uno di Rassemblement Valdôtain e due della Lega VdA.

“Uno degli obiettivi più ambiziosi di questo provvedimento, assieme alla nuova classificazione dell’artigianato valdostano, è quello di creare un sistema formativo integrato sul territorio – ha sottolineato il relatore Corrado Jordan – investendo nel futuro del settore e nella crescita delle nuove generazioni, coinvolgendo soggetti pubblici e privati”.

Concetto ribadito anche dall’assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy: “È importante ripartire dai giovani. La formazione è un elemento chiave non solo per avvicinarli al settore, ma anche per coinvolgere un pubblico più giovane. Con questa legge abbiamo cercato di valorizzare la normativa precedente, incentivando anche la rappresentanza di artigiani professionisti e hobbisti, portatori di visioni ed esigenze diverse”.

Dai banchi dell’opposizione, Erik Lavy (Lega VdA) ha ricordato “lo spirito di collaborazione messo in campo per contribuire a normare un settore centrale della nostra storia e identità culturale”, esprimendo rammarico per una condivisione arrivata “solo a fine Legislatura”. Stefano Aggravi (Rassemblement Valdôtain) ha evidenziato il “forte rischio di discrezionalità” nella futura classificazione delle categorie artigianali, che saranno individuate con deliberazione della Giunta.

Erika Guichardaz (Progetto Civico Progressista) ha definito il disegno di legge “molto atteso, vista l’obsolescenza della normativa vigente e l’importanza dell’artigianato locale quale elemento fondamentale del patrimonio culturale, identitario e socio-economico valdostano”.

Christian Ganis (Forza Italia) ha invece espresso alcune perplessità: “Questo testo manca di una visione lungimirante. Per questo motivo abbiamo presentato emendamenti finalizzati a garantire un sostegno duraturo all’artigianato tipico valdostano”.

Cosa prevede il testo unico

17 dicembre 2024

Creare un sistema formativo integrato per lo sviluppo dell’artigianato valdostano. E’ uno dei principali obiettivi di un disegno di legge approvato dalla Giunta regionale che riunisce e aggiorna le norme esistenti in un testo unico in materia di tutela, valorizzazione e promozione del settore .

L’articolato – 4 titoli e 30 articoli – conferma il Registro dei produttori di opere dell’artigianato valdostano, gestito dalla Regione e suddiviso in professionali e non professionali. I requisiti e le modalità d’iscrizione saranno definiti da una successiva delibera della Giunta regionale.

Parallelamente, un Comitato tecnico per la tutela e la valorizzazione dell’artigianato avrà il compito di aiutare la Giunta regionale a classificare le opere artigianali in base a criteri specifici come: i materiali utilizzati, le forme rappresentate, le tecniche di lavorazione, le funzioni d’uso dell’opera.

Il sistema formativo regionale si articola in: corsi di formazione permanente per l’apprendimento delle tecniche artigianali; programmi di orientamento rivolti ai giovani, in collaborazione con le scuole primarie e secondarie della regione e formazione professionalizzante per migliorare la gestione aziendale e favorire la nascita di nuove imprese artigiane.

Il testo di legge introduce anche un elenco dei Formateurs e Maîtres artisans, artigiani non professionisti e produttori professionali qualificati per l’insegnamento nei corsi di formazione artigianale organizzati sul territorio.

Un’attenzione particolare viene dedicata alle produzioni storico-tradizionali nate in epoca pre-industriale, che rappresentano un patrimonio culturale immateriale. Per preservare queste tecniche e conoscenze, la legge prevede degli incentivi economici riservati ai produttori professionali per mantenere viva la tradizione. Le opere artigianali finanziate con le risorse regionali saranno identificate da un contrassegno speciale. L’obiettivo è evitare l’abbandono di queste produzioni e favorire la trasmissione dei saperi alle nuove generazioni.

Il disegno di legge modifica inoltre l’attuale IVAT, che assumerà il nuovo nome di L’Artisanà. L’ente pubblico regionale continuerà a promuovere e valorizzare l’artigianato valdostano, con particolare attenzione alle opere storico-tradizionali; gestire il Museo dell’artigianato valdostano di tradizione (MAV) per le attività culturali ed espositive e supportare le imprese artigiane attraverso consulenze e gestione dei punti vendita territoriali. La riforma prevede una struttura organizzativa più moderna e snella, con un Consiglio di amministrazione composto dal presidente e da due consiglieri, di cui uno eletto dai produttori professionali.

La legge dedica anche un articolo alla Fiera di Sant’Orso, la più importante manifestazione artigianale della Valle d’Aosta, tutelando il logo ufficiale “La Saint Ours”. Vengono confermati  i premio-acquisto “Grand Prix de l’Artisanat” per le opere artigianali uniche e di particolare valore artistico, realizzate da produttori professionali.

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