Telecabina Pila Couis, Bertschy: ipotesi studio per il collegamento con Cogne

La Giunta regionale ha approvato oggi la bozza di Accordo di programma per la realizzazione della telecabina “Pila – Platta de Grevon”. La spesa prevista è di 57 milioni di euro, di cui l'80% finanziato dalla Regione. "Finanziata l'opera, bisognerà ragionare su un possibile studio per il collegamento con Cogne".
Stazione di monte - telecabina Pila Couis
Economia

“Oggi ci occupiamo di finanziare un’opera estremamente importante, poi inizieremo a ragionare con il territorio per un possibile studio futuro sul collegamento con Cogne“. Così l’Assessore agli impianti a Fune Luigi Bertschy sull’approvazione, oggi in Giunta regionale, della bozza di Accordo di programma per la realizzazione della telecabina “Pila – Platta de Grevon”, delle opere complementari necessarie al suo funzionamento e delle opere accessorie di completamento.

Il progetto, dal costo di 57 milioni di euro, è finanziato per l’80% dalla Regione, che ha già stanziato 38 milioni di euro, a cui se ne aggiungeranno altri 7,1 milioni in futuro.

“Questo investimento si propone l’obiettivo di implementare la qualità della offerta, razionalizzare la gestione dei costi e ottimizzare l’utilizzo delle piste.  – evidenzia Bertschy – Pila non ha problemi di piste, deve gestire al meglio quello che già c’è”. 

Per il Presidente della Regione l’investimento pubblico innescherà altri investimenti privati “per la riqualificazione dell’arrivo dell’attuale funivia Aosta – Pila e la partenza della nuova cabinovia. Anche il Comune di Gressan si è posto l’obiettivo di riqualificare la stazione, migliorando l’offerta turistica e ricettiva”.

Sull’opera, così come sul futuro collegamento con Cogne, “l’obiettivo è di continuare con una visione strategica degli interventi sul territorio. – aggiunge l’Assessore Bertschy –  Dobbiamo cercare di colmare la frammentazione, le difficoltà a raggiungere i territori. Questa visione crea sul nostro territorio un’offerta che diventa sempre più unica, in un momento in cui si scierà in futuro a quote più alte, ma si starà bene anche in estate a quote più alte. Dare la possibilità a tutti di raggiungerle ha un senso di solidarietà e comunità”.

Telecabina Pila Couis, pubblicata la gara da oltre 55 milioni

Dovrebbe vedere la luce nel dicembre del 2024 la nuova telecabina Pila Couis. Nei giorni scorsi Pila Spa ha pubblicato i due appalti, uno relativo alla progettazione esecutiva, la fornitura, il montaggio e la messa in servizio del nuovo impianto, con annesso punto di ristoro panoramico, l’altro per i lavori di adeguamento funzionale delle piste da sci del comprensorio sciistico.

Il nuovo impianto di risalita – una cabinovia a 10 posti ad ammorsamento automatico – consentirà di raggiungere i 2730 metri di altitudine dal centro di Aosta in soli 31 minuti, passando per due sole stazioni intermedie, in località Gorraz e Couis. Oggi invece per arrivare in cima servono 3 impianti e 60 minuti.
Il progetto prevede la riqualificazione del parcheggio a valle del tunnel, dove sorgerà la nuova stazione di valle, progettata da Alpteam srl, lo Studio di Architettura De Carlo Gualla, l’architetta Francesca Aliffi, Pastoret Engineering & Consulting srl e lo Studio associato di Ingegneria Ardolino.
La stazione di monte, che sarà posizionata sul Couis 1, ricalcherà la forma di una stella alpina a 7 petali.

“Pila Couis 2023”, è nata una stella sulla Platta del Grevon

Per la telecabina l’appalto è unico, ma suddiviso in opere obbligatorie da realizzarsi nella prima fase ed in opere da realizzarsi in opzione, subordinatamente al reperimento delle risorse finanziarie necessarie, nella seconda fase.
“Le opere di questa seconda fase sono accessorie – spiega il Presidente di Pila Spa Davide Vuillermoz – Si tratta ad esempio della realizzazione e spostamento del centro servizio, del rifacimento dei parcheggi, ma anche della riqualificazione dell’area. Sono opere per le quali dobbiamo presentare domanda sulla legge regionale 8 per ottenere i relativi contributi”.

Al momento Pila Spa ha ricevuto dalla Regione un contributo di 25 milioni di euro per realizzare la nuova telecabina. Altre risorse arrivano da fondi propri, mentre sarà a breve oggetto di valutazione da parte di Finaosta la richiesta di un mutuo ventennale di circa 15 milioni di euro.

Il valore totale stimato dell’appalto del nuovo impianto funiviario è di 55.118.442,38 euro, di cui 54.048.248,57, soggetti a ribasso, per lavori a corpo.

“Se non ci sono intoppi i lavori potrebbero iniziare a inizio/metà estate per proseguire per un anno e mezzo circa” prosegue Vuillermoz.
“Se l’inverno non subirà chiusure, per l’estate dobbiamo vedere con chi si aggiudicherà l’appalto come limitare i disagi per i fruitori della montagna, i trekker e i biker. Difficilmente la linea Couis 1 sarà aperta, mentre saranno in funzione la linea Chamolé, il core business dell’offerta estiva per i biker. Con il settore marketing stiamo allestendo una campagna per spiegare quello che succederà a Pila nei prossimi due anni”.

La scadenza della prima gara è il 27 febbraio, mentre la seconda, un avviso pubblico esplorativo relativo all’adeguamento funzionale delle piste da sci nel comprensorio sciistico di Pila, si chiude il 10 febbraio. 

I lavori hanno un importo stimato complessivo di 4.837.144 euro al netto dell’iva, comprensivi di 51.258 euro quali oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso.

5 risposte

  1. Vergognoso e indecente se si pensa ad esempio alla sanità valdostana
    Sai con 38M cosa si poteva fare per migliorare il ssn a liveelo locale?
    Immagino già le abbuffate degli amci degli amici dei poltronati
    Strano che non ci hanno inserito anche il trenino….
    Ciliegina sulla torta ttle parole vuote e retoriche di una politica cieca e inefficiente
    “ visione strategica?? WTF?
    buffoni!

  2. Non sarebbe più opportuno investire i danari pubblici nelle grandi priorità quali: l’acqua, la difesa del suolo, la salvaguardia dell’ambiente ecc.?

    1. O anche nella risistemazione di impianti più utili e sfruttati: lo Chamolé e il Leissé sono facilmente gli ammorsamenti automatici ancora in esercizio più vecchi d’Italia

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