Nove lupi avvistati a Pré-Saint-Didier: la Valle d’Aosta prepara un protocollo di gestione

Un video postato dall’Assessore Caveri riaccende il dibattito sulla presenza del lupo in Valle d’Aosta, mentre si lavora a un nuovo protocollo regionale e si attende il declassamento della specie.
Immagine di archivio - Lupi foto di Giovanni Carnemolla
Ambiente

Si torna a parlare della presenza del lupo in Valle d’Aosta. A innescare il dibattito è la pubblicazione di un video, da parte dell’Assessore regionale Luciano Caveri in cui si vede un branco di nove lupi nel comune di Pré-Saint-Didier. Le immagini riprese da una telecamera di sicurezza alle 4.51 del 28 dicembre scorso sono state postate su X dall’Assessore e così commentate: “Nove lupi in giro per Pré-Saint-Didier fanno capire quale sia la situazione e l’emergenza sulle Alpi (si sono mangiati un cane)”.

La discussione avviene in un momento cruciale: nel dicembre scorso, il Comitato della Convenzione di Berna ha approvato una proposta della Commissione europea per modificare lo status del lupo da “specie di fauna strettamente protetta” a “specie di fauna protetta”. La decisione definitiva è attesa per il 2025, e questa modifica potrebbe aprire nuovi scenari per la gestione della specie.

L’Assessorato regionale alle Risorse naturali sottolinea nel frattempo l’impegno costante nel monitoraggio e nella gestione del predatore. Attività come raccolta di materiale organico, esame delle predazioni, analisi genetiche non invasive e utilizzo di video-fototrappole sono strumenti chiave per raccogliere dati sul numero e la localizzazione dei branchi.

L’Assessore Marco Carrel annuncia, inoltre, che si sta lavorando a un protocollo regionale di gestione del lupo, che definirà criteri tecnici specifici per affrontare le problematiche legate alla specie, in linea con la legge regionale 11/2021 e il previsto declassamento della specie. “È fondamentale migliorare la comunicazione con la cittadinanza, fornendo dati chiari e trasparenti,” ha aggiunto Carrel.

Secondo gli ultimi dati, sarebbero dieci i branchi di lupi presenti in Valle d’Aosta.

13 risposte

  1. Nove lupi di cui 6 cuccioloni di 7 mesi più adatti al gioco che, ahimè, a sbranare politicanti.
    Ennesimo articolo tendenzioso, piegato alla mera volontà politica di raccogliere facili voti in tempo di elezioni.
    Preti che dicono parolacce e famelici lupi nei parcheggi degli alberghi: dove andremo a finire di questo passo?

    1. Votiamo contro questi politici demagoghi che pensano di prendere voti su ignoranza e sulle paure ataviche, diffondono paura irrazionale dicendo di essere loro la soluzione, mentre loro sono il problema.

  2. Sarei curiosa di sapere quanto noi Valdostani vorremmo difendere i lupi, dal punto di vista politico sembra credano che la maggioranza sia contro, non so se sarebbe fattibile fare un referendum regionale per stabilire quanti vogliono continuare a difendere i lupi e quanti realmente ne siano intimoriti, credo sarebbe giusto un consulto, anche andando a porre il quesito solo nei comuni interessati prima di agire in qualche modo.

  3. I lupi sbranano tutto quello che possono, a partire dalle prede più facili: caprioli, volpi, gatti selvatici (quelli veri che vivono in natura, nei boschi). Per far fuori un cervo maschio adulto bastano due lupi, uno che lo punta frontalmente, l’altro che lo azzanna di lato alla gola. I cinghiali sono proprio l’ultima delle prede che un lupo caccia perché sono difficili da sbranare, hanno una enorme forza fisica, una vitalità incredibile e sono molto bellicosi.
    I lupi non selezionano un bel niente, sbranano tutto quello che possono e in maniera smodata: quante greggi sono state aggredite, non puntando su un singolo soggetto, ma azzannando più capi ferendoli, uccidendoli o spingendoli a fughe mortali? E vogliamo parlare di quanti cani sono già stati uccisi, entrando nei cortili delle abitazioni? Se ci fosse stato un bambino al loro posto, credete che 9 lupi si sarebbero fermati?

    1. Falso, hanno fatto analisi delle feci dei lupi e si è riscontrato che il 45% della predazione è costituito da cinghiali, poi evidentemente dipende dalla diffusione dei cinghiali. In certe zone infestate dai cinghiali è anche di più e può arrivare al 90%. Che sbranino in maniera smodata e colpiscono a casaccio nel gregge è del tuto falso, indivuano obiettivo e colpiscono quello, lei si confonde con la faina nel pollaio, Sto giusto guardando in questo momento documentario su raitre del centro Italia dove i lupi son assai più numerosi e il documentarista afferma appunto che i lupi contengono le popolazioni di cinghiali che fanno molti danni anche alla microfauna del bosco, lei naturalmente ne sa di più.

      Che non selezionano un bel niente lo dice lei e solo lei, tutti i docunetaristi e specialisti affermano il contrario . Quella sui bambini poi son retaggi di credenze medievali, lei legge cappuccetto rosso e basta. Dove esistono greggi esistono cani che tengono alla larga i lupi. Il suo odio è atavico e irrazionale,. Il miglior amico dell’uomo il cane deriva dal lupo ed è geneticamente un lupo.

      1. Un cane non riesce assolutamente a tenere testa a un lupo, forse forse un maremmano con il collare borchiato, ma forse neanche lui, tant’è che i pastori tedeschi vengono allegramente sbranati dai lupi. Quella dei cani da guardiania è una toppa che non salva il gregge quando il gregge è assalito da un branco. Nei lupi poi si scatena la frenesia della caccia e sbranano tutto quello che possono, altro che singolo soggetto. A Buthier mesi fa due lupi in pieno giorno hanno ammazzato una cerva, e di carne ne avrebbero avuta in abbondanca, ma non contenti hanno inseguito anche il cucciolo per 3-400 metri e hanno ammazzato pure lui.
        Basterebbe farsi due chiacchiere con i proprietari delle mandrie aggredite, ferite, rincorse e fatte precipitare (come accaduto circa tre anni fa qui in Valle dalle parti di Nus) o parlare con qualche guardia forestale che per mestiere è a contatto con questi animali per sfatare i documentari di raitre, altro che odio atavico. Io vado in montagna spessissimo, e per boschi: ormai da tempo non si incontrano più caprioli (incontri bellissimi) e la fauna selvatica in generale è diminuita a causa del lupo. Chiedi ai cacciatori, che non mi stanno per niente simpatici, ma fanno censimenti e hanno il polso della situazione, per ovvio interesse venatorio.
        Quanto agli “specialisti”: solo qui da noi in Italia e in alcuni stati limitrofi ha preso piede la vulgata del lupo tanto buono e tanto utile per l’ambiente. In nord america, nell’est europa, in asia i lupi sono visti per quello che sono: predatori pericolosi.
        E ti dirò di più, in francia, nella vicina francia, i pastori sono autorizzati a portare il fucile (col porto d’armi) e a sparare ai lupi che aggrediscono il bestiame.
        E ora torna pure a vedere i documentari che ti piacciono tanto, comodo comodo sul divano di casa e a pensare al lupo come Lupo Alberto.

        1. Balafre ancora nessuna ha risposto a quanti attacchi all uomo o bambini ( in giro alle 4 del mattino ) abbiamo assistito negli ultimi 10 anni….. ps i numeri degli attacchi li hanno snocciolati qualche giorno fa al tg regionale …. ps2 i maremmani non temono neanche il branco ( si informi bene e non per sentito dire ) .

        2. Balatre il mio cane se ne va in giro in montagna tranquillamente, ho una baita a 1600 metri , anche se lì vi son lupi, “pastori tedeschi allegramente sbranati dai lupi” son nella sua immaginazione, poi si è soliti accusare il lupo se il proprio cagnetto viene sbranato, magari anzi probabilmente son altri cani, Spesso in Italia son branchi di cani che vanno in giro a fare danni, ieri hanno sbranato una persona, è cronaca, per lei ovviamente sarebbe stato il lupo, visto che lo accusa di tutto. Io non sto sul divano, come dice lei, ma vado molto spesso in montagna ci sto almeno metà dell’anno nella mia baita, oltre a conoscere bene tutto il territorio valdostano e non solo,. Dove ho la baita i vitelli li lasciano incustoditi per mesi in alta montagna, senza cani, mai nessuno predato, quest’anno vi erano due mandrie fino ai primi di novembre che stavano all’aperto anche di notte senza cani da guardia.
          La mandria precipitata di cui parla non si sa chi l’ha fatta precipitare, si parlava anche di droni, elicottero, cani liberi, non solo di lupi, anni fa un fulminee fece precipitare diversi bovini. Naturalmente lei accusa il lupo, senza prove., confermando il suo odio atavico.
          Tutti gli esperti e i naturalisti dicono che il lupo serve a mitigare le popolazioni di cinghiale, che quello sì devasta vaste aree e fa moltissimi danni all’agricoltura, infatti vi son appositi rimborsi, cinghiali che son stati importati dai paesi dell’est europa proprio dai cacciatori, hann o soppiantato del tutto il cinghiale italiano ben più piccolo e meno prolifico che oramai è presente solo più in Sardegna, stanno facendo danni enormi anche dalle mie parti e son molto contento che lì vi siano i lupi a contenerne il numero, ho visto anche una carcassa di cinghiale nelle vicinanze con non troppo lontano le tipiche fatte del lupo. Cinghiali da me li vedo passare sovente, lupi non ne ho mai visti, purtroppo. Proprio oggi ho visto ennesimo documentario su raitre, dedicato ai cinghiali, dove si diceva appunto che il lupo fa opera di contenimento notevole del numero dei cinghiali perchè le battute di caccia non bastano a contenerne il numero, visto che sono specie molto invasive che in alcuni casi fanno due cucciolate all’anno con numerosi individui. In Valle chi vuole coltivare qualcosa deve mettere alte reti elettriche per tenere lontano i cinghiali, sono costi. non indifferenti. Affermano tali esperti che le predazioni aumentano d’inverno perchè con la neve i cinghiali hanno più difficoltà a muoversi mentre i lupi no. Però per lei i lupi non cacciano i cinghiali, cosa del tutto falsa, mentre invece rappresentano uno delle loro maggiori prede, soprattutto cuccioli e femmine che hanno zanne meno grandi. La frenesia della caccia ce l’hanno dei cacciatori bipedi, mica i lupi che cacciano per nutrirsi, dove si dis-informa lei posso immaginarlo.
          Che i cacciatori trovino meno caprioli è ipotesi dei medesimi, già sentita, del tutto da verificare, i loro piagnistei non mi fanno pena, io caprioli vedo molto spesso vicino a casa mia, ieri che ci son andato era pieno di impronte sulla neve di caprioli tutto intorno alla casa e lungo il sentiero per arrivarci, inoltre mi mangiano i fiori, rose comprese, per cui devo metterci delle reti intorno e lei afferma che non vede caprioli? Allora vuol dire che è lei che se ne sta sul divano di casa, Ne vedo spesso anche nelle mie numerose escursioni in altre zone, se lei non ne vede o se ne sta sul divano o deve andare da un oculista.

        3. Il lupo feroce è un retaggio medievale, oggi vi son studi e ricerche che dicono tutt’altro, lei è fermo al medioevo.Ssemmai c’è un bipede ritenuto intelligente che non riesce a vivere senza guerre dalla sua apparizione sul pianeta Terra.

          In Francia vi è precisa normativa che non è un liberatutti come scrive lei ma dice esattamente questo così si informa un pò che è evidentemente disinformato:

          “Il lupo è una specie rigorosamente protetta in Francia in seguito al recepimento nel diritto nazionale delle disposizioni della Convenzione di Berna del 1979 e della direttiva Habitat, fauna e flora dell’UE del 1992. Tuttavia, la direttiva Habitat consente anche deroghe a questo status protetto per prevenire gravi danni al bestiame, qualora non sia disponibile un’altra soluzione soddisfacente e lo stato di conservazione favorevole della specie non sia minacciato. È sotto questo regime che in Francia si pratica l’abbattimento del lupo: i termini e le condizioni di come viene eseguito (cioè da chi, quando, dove e con quale materiale) sono definiti in base all’entità e alla ricorrenza del danno da predazione sul bestiame, e si basa anche sui “livelli” di pressione di predazione, come riportato sopra.
          Nelle aree con il livello più basso di pressione di predazione, gli allevatori hanno il diritto di impiegare solo mezzi non letali per allontanare i lupi dal loro bestiame. Nelle aree in cui si verificano da un minimo di un evento di predazione in cinque anni fino a tre eventi di predazione in un anno, un allevatore in possesso di una licenza di caccia o un cacciatore appositamente designato dalle autorità locali hanno il diritto di eseguire colpi letali. Laddove si verificano più di tre eventi di predazione in un dato anno, più tiratori possono partecipare agli abbattimenti, tutti muniti di licenza di caccia.
          L’abbattimento avviene principalmente nelle immediate vicinanze della mandria da proteggere, ma eccezionalmente possono essere organizzate anche battute di caccia per abbattere lupi se ritenuto opportuno dalle autorità locali.
          Lo Stato francese ha anche istituito un’unità di controllo del lupo che interviene in aree dove la pressione di predazione è alta, nonostante l’uso di misure preventive da parte dell’allevatore (almeno due misure su tre adottate, come sopra descritto), o in aree in cui l’uso di misure preventive è riconosciuto dalle autorità locali come troppo difficile da attuare.
          L’abbattimento del lupo non è consentito nelle aree protette come i parchi nazionali e le riserve faunistiche, indipendentemente dalla presenza di eventi di predazione.
          L’abbattimento del lupo in Francia viene effettuato dal 2011: è fissato in via preventiva un numero massimo di lupi che si possono legalmente abbattere, calcolato ogni anno sulla base dei dati di abbondanza e delle proiezioni di conservazione della popolazione.
          Questo numero massimo di lupi abbattibili è comunque inferiore al valore del tasso medio di crescita della popolazione, ed è fissato attualmente al 19% della dimensione della popolazione, ma potrebbe aumentare fino al 21% in un dato anno, se ritenuto necessario e appropriato dalle autorità, in conformità con le stime successive del monitoraggio della popolazione che mostrano che tale aumento non influirà negativamente sul tasso di crescita della popolazione. Il numero di lupi (conosciuti) che vengono uccisi illegalmente sono detratti dal numero massimo di lupi abbattibili, mentre il numero di lupi che muoiono per cause naturali o accidentali sono registrati ma non sottratti.
          Nel 2021 il numero massimo di lupi che possono essere abbattuti in Francia è 118 (attualmente si stimano 624 individui presenti)

    2. Io poi passo mesi in una baita in montagna dove vi sono i lupi, anche se non li ho mai visti ma ne vedo le tipiche fatte e qui lasciano all’aperto mucche e vitelli, fino a fine ottobre, senza cani nè padrone, liberi. Ebbene non ho mai sentito di predazioni di tali animali, anche perchè se così fosse li ritirerebbero di notte, come facevano una volta (molti lo fanno ancora) o avrebbero dei cani a difesa, invece nulla. Il babau.

    3. Mi scusi Balafre ….un bambimo in un parcheggio alle 4 del mattino ? …. ma un cinghiale che attacca x difendere i cuccioli secondo lei non è piu pericoloso ? E visti i numeri sfornati al tg su quanti attacchi e quanti di questi non avevano la minima prevenzione sul bestiame ? Piu facile urlare ….Al lupo al lupo ..

  4. I lupi sono utili, contengono il numero dei cinghiali che fanno danni dappertutto. Fanno opera di selezione naturale degli animali malati.
    Una grande percentuale dell’alimentazione dei lupi è costituito dai cinghiali.
    Viva i lupi, animali vessati da sempre ingiustamente.
    Son molto più dannosi i politici dei lupi, enormemente.

  5. Piccola segnalazione ….le telecamere non potrebbero riprendere oltre il parcheggio di proprietà ( andrebbe oscurato il resto ….) . Riguardo ai lupi vorrei sapere a quando risale l’ultimo attacco ad un uomo ….buon lavoro.

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