Mercoledì 9 aprile 2025 una delegazione dell’Associazione degli Albergatori e delle Imprese Turistiche della Valle d’Aosta (Adava) ha preso parte alla riunione transfrontaliera delle associazioni dell’ospitalità alpina, ospitata al Palais Lumière di Evian-les-Bains. L’incontro ha riunito operatori di Valle d’Aosta, Francia e Svizzera per discutere le principali sfide comuni del comparto turistico-ricettivo.
La delegazione valdostana, composta dal presidente Luigi Fosson, dal vicepresidente Alessandro Perosino e dal direttore Emilio Conte, ha partecipato ai lavori accanto ai rappresentanti dell’Union des Métiers et des Industries de l’Hôtellerie (Umih) della Savoia e Alta Savoia e dell’Association Romande des Hôteliers (Arh) dei cantoni Vaud, Fribourg, Neuchâtel e Jura.

Tra i temi affrontati figurano la crescente pressione delle piattaforme di prenotazione online, le difficoltà nel reperimento di personale qualificato, la marginalità economica delle strutture alberghiere e l’aumento dei costi energetici. Particolare attenzione è stata dedicata anche al tema della formazione e delle politiche di attrazione dei giovani verso i mestieri del turismo.
Il presidente Fosson ha illustrato alcune delle esperienze avviate in Valle d’Aosta, come la collaborazione con l’École hôtelière di Châtillon e il progetto sperimentale con l’assessorato regionale allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, che prevede tirocini estivi extracurricolari per studenti dai 16 anni in su nelle aziende turistiche del territorio.
Tra gli argomenti discussi anche le prospettive per la prossima stagione estiva e invernale, la necessità di incentivi per l’innovazione e la qualità dell’offerta e il rafforzamento di una rete di confronto permanente tra le associazioni del settore.

“Queste occasioni di incontro con i colleghi svizzeri e francesi sono particolarmente arricchenti e utili per la costruzione di una rete di collaborazione transfrontaliera, che possa contribuire a condividere e risolvere le problematiche comuni”, ha detto Fosson. “Abbiamo infatti visto che, sebbene apparentemente diversi, abbiamo tutti gli stessi problemi: temi come la redditività delle imprese, il contenimento dei costi dell’energia, gli ostacoli creati dalla burocrazia e la selezione del personale non hanno confini geografici.”