Per la trasmissione ai consiglieri regionali della documentazione trasmessa da Cva verranno adottate “tutte le misure necessarie a limitarne la diffusione“. E’ quanto ha deciso questa mattina la IV Commissione consiliare, dopo un confronto avuto con Inva per “rendere più sicura la condivisione di questi dati con i Consiglieri richiedenti.”
Il Presidente della Commissione, Roberto Rosaire, specifica che “Cva ha trasmesso nei termini, tramite Finaosta, la documentazione richiesta segnalando che erano contenuti dati equiparabili a privilegiati.” Dati che se divulgati possono, quindi, nuocere al gruppo “che è il nostro gioiello di famiglia e che interviene positivamente nella composizione dell’attivo del bilancio regionale con centinaia di milioni di euro all’anno”.
I documenti verranno restituiti temporaneamente a Finaosta che si farà carico di adottare le misure per limitarne la diffusione.
“Cva merita tutta la nostra attenzione e tutto il nostro rispetto – aggiunge Rosaire -: una società solida, che negli ultimi tre esercizi ha prodotto utili in continua crescita, contribuendo a rafforzare la capacità della Regione di intervenire in tutti i settori di propria competenza, a favore dell’economia, delle famiglie, del territorio e delle infrastrutture.”
Nel frattempo, dopo la Lega anche Rassemblement Valdôtain annuncia che non ritirerà la documentazione consegnata, esprimendo “viva preoccupazione per una situazione che rischia di danneggiare la credibilità delle istituzioni e di compromettere la necessaria serenità nei rapporti tra gli attori coinvolti”.
“Come già chiarito nelle sedi ufficiali – specificano i Consiglieri di RV -, il nostro gruppo non ha alcuna intenzione di ritirare la documentazione richiesta dal Consiglio Valle con apposita risoluzione. Questo perché, come già detto in Aula non comprendiamo la vera finalità di questa attività che, a nostro giudizio, dovrebbe essere svolta dalle strutture che ne hanno la responsabilità. Riteniamo che, nel pieno rispetto del Regolamento del Consiglio regionale, debbano essere utilizzati gli strumenti ordinari e previsti, in primis l’accesso agli atti ai sensi dell’articolo 116. A tal proposito, ci domandiamo se – a fronte della risoluzione adottata -, la quarta Commissione consiliare intenda procedere alla redazione di una relazione o altra forma di comunicazione da sottoporre all’attenzione del Consiglio Valle, così da rendere conto in modo trasparente delle attività svolte e delle acquisizioni documentali effettuate.”
Il gruppo invocando “responsabilità, trasparenza e un clima di correttezza istituzionale” chiede “dopo il noto “cambio di pelle” del gruppo Cva” di “adeguare le procedure e le modalità di gestione alla normativa di riferimento, evitando ogni possibile fraintendimento o polemica, in particolare verso i soggetti terzi, verso il mercato”.
Per i Consiglieri di RV, “se Cva è oggi assimilabile a una società quotata, ne segua le regole. Se la Regione è azionista, eserciti con piena consapevolezza il proprio ruolo. E se Finaosta rappresenta il braccio operativo della Regione, agisca con coerenza e responsabilità. Serve chiarezza, serve rispetto dei ruoli.”
Guichardaz: “Cva, la tempesta non è colpa della lettera di Rosset”
“La tempesta su Cva non è iniziata con la lettera di Rosset”. A precisarlo è la consigliera di Progetto civico progressista Erika Guichardaz, che ripercorre le tappe della vicenda, sottolineando come il primo atto sia stata un’audizione della società, chiesta dalla Lega nel novembre scorso.
“Lo stesso gruppo della Lega, che ha innescato tutto, ora parla di ‘manovre sospette all’ombra di Cva’ o addirittura di ‘spionaggio industriale’ – osserva Guichardaz –. Ma la politica che ha a cuore il bene più prezioso della nostra regione, l’acqua, da tempo chiede trasparenza su ciò che sta facendo Cva, per evitare derive nei compensi e scelte che non abbiano ricadute concrete sul territorio”.
Per il prossimo Consiglio regionale, la consigliera ha depositato una mozione per impegnare il presidente della IV Commissione a convocare il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale di Finaosta Spa, prima dell’assemblea di Cva Spa chiamata ad approvare il bilancio 2024.
“Non è Cva che deve darci chiarimenti in seduta riservata – conclude Guichardaz – ma il Presidente della Regione e gli organi di Finaosta, che hanno la responsabilità della gestione e del controllo pubblico della società.”
Lega Vda: “Massima tutela sui dati riservati Cva, rischio spionaggio industriale”
“Manovre sospette all’ombra di Cva“. A richiamarle è il gruppo consiliare della Lega Vda, che interviene sulla querelle dei dati richiesti alla società con la risoluzione votata nelle scorse settimane. Questa mattina la IV Commissione consiliare è convocata d’urgenza proprio per discutere delle misure che verranno messe in piedi per evitare la fuga di notizie sui documenti consegnati ai consiglieri.
“Le reticenze riguardo alla personalizzazione e alla tracciabilità dei dati riservati di CVA, espresse da alcuni Consiglieri e rinvenibili nei verbali di IV Commissione del 2 maggio scorso, ci fanno sorgere dubbi importanti: una nuova allerta su questo delicato dossier.” scrive il gruppo del Carroccio in una nota. “La storia della nostra Nazione dimostra, purtroppo, che attacchi alle imprese pubbliche possono essere eterodiretti da gruppi industriali interessati alla competizione: ad un osservatore attento non sfuggirà che questa ipotesi è apparsa in almeno un editoriale sulla stampa locale, segno che qualche indiscrezione potrebbe già circolare. Inoltre vi possono essere gruppi privati locali interessati alla compravendita di asset aziendali pubblici, magari sotto costo dopo che l’azienda viene delegittimata con una gogna mediatica orchestrata dalla stessa politica che mira al suo smembramento”.
La Lega Vda evoca, quindi, un possibile “spionaggio industriale, nel quale la politica può rappresentare il perfetto cavallo di Troia”. E per questo si oppone ai “tentativi di rendere più larghe le maglie del tracciamento personale nell’utilizzo di dati riservati riguardanti Cva”.
Il gruppo, che ha già rinunciato ad avere i documenti, chiederà questa mattina di “applicare tutti gli accorgimenti segnalati da Inva per garantire la massima sicurezza” – crittografia della chiave USB, applicazione filigrana, attivazione limitazioni sui documenti PDF” – auspicandosi che il Presidente della IV Commissione “mantenga la linea di prudenza e fermezza mantenuta fino ad ora”.
La Lega Vda annuncia, inoltre, di voler chiedere un incontro con la società, “in condizioni di massima tutela dei dati riservati, per avere ragguagli dettagliati e poter fare domande specifiche a riguardo delle ultime notizie apparse a mezzo stampa”. Inoltre il Gruppo “attende riscontro ai numerosi accessi agli atti che abbiamo fatto partire nelle scorse settimane”.