“Per ottenere buoni risultati, come lo sanno tutti gli atleti, ci vuole tempo, perché una volta scavato in superficie, sappiamo tutti quanto sia importante poter andare più a fondo nei problemi e nelle sfide da risolvere e da vincere”. E se, dal punto di vista sportivo, i risultati di Federico Pellegrino sono sotto gli occhi di tutti, da ieri il campione valdostano avrà ancora quattro anni per portare avanti quelli raggiunti e da raggiungere nel Consiglio nazionale del CONI fra i rappresentanti atleti, un percorso iniziato nel 2021.
Pellegrino ha ottenuto 42 voti, secondo solo a Gregorio Paltrinieri con 49 voti. Sono stati eletti anche Elena Cecchini (37 voti), Vittorio Andrea Vaccaro (37 voti), Alessandro Lupino (36 voti), Valentina Marchei (36 voti), Alessia Zecchini (34 voti), Camilla Bendazzoli (33 voti), Chiara Virag (33 voti) ed Edoardo Roberto Buticchi (28). Chicco ha ricevuto anche i complimenti del Presidente Flavio Roda e di tutto il mondo della FISI.
“Spesso mi viene chiesto quale sia il “segreto” della mia longevità agonistica e la mia risposta è che mi ritengo una persona felice”, scrive Federico Pellegrino. “Sono felice perché ho avuto la fortuna di crescere come persona e come sportivo in un sistema che con me ha funzionato e funziona: dagli ambienti sportivi sani che ho frequentato, alla mia Famiglia, al corpo militare che mi ha permesso di vivere di sport, la Federazione che mi ha fornito tutti i mezzi necessari per sentirmi realizzato come individuo dentro e fuori le piste da sci.
Ci sono delle categorie di atleti che necessitano di particolare attenzione: atleti studenti, genitori atleti (mamme soprattutto), atleti che hanno più o meno bisogno di attenzione alla propria salute mentale – o di supporto per il recupero da un infortunio – e atleti in procinto di affrontare la fine della propria carriera. E io, che oggi rientro almeno in 3 di queste, tengo a cuore la loro tutela. È su questi temi che abbiamo lavorato in questi anni come Commissione e Consiglio. Mi sento qui di ringraziare tutti i compagni di avventura per l’edificante esperienza e chi mi ha dato questa opportunità quattro anni fa”.
Così Pellegrino avrà ancora la possibilità di lavorare “dietro le quinte”, anche dopo il ritiro: “Un atleta non è mai solo un atleta, lo sport è una parte bellissima delle nostre vite, ma appunto, una parte. E io non credo nell’atleta come portatore di risultati, ma credo fortemente che un atleta che è una persona felice aumenti enormemente la probabilità di portare risultati e se anche così non fosse, che rendere gli atleti donne e uomini felici debba essere l’obiettivo per il mondo dello sport. In bocca al lupo ai nuovi compagni di avventura”.