La richiesta di cure palliative in Valle d’Aosta è in costante crescita, soprattutto per i pazienti affetti da patologie non oncologiche. In occasione della Giornata nazionale del Sollievo, celebrata il 25 maggio e promossa dal Ministero della Salute, la Conferenza delle Regioni e la Fondazione “Gigi Ghirotti”, l’Usl VdA ha diffuso i dati aggiornati relativi all’attività delle due Strutture semplici dipartimentali dedicate: Terapia del dolore e Cure palliative – Hospice.
Attivo dal 2006, il servizio di Cure palliative è oggi pienamente integrato nel sistema sanitario regionale. A partire dal 2016, l’assistenza si è estesa anche a malati terminali non oncologici, con un’organizzazione in rete su tutto il territorio. Le cure vengono garantite a domicilio, in struttura e nelle RSA. Sono attive due convenzioni: con la Lilt – per i pazienti domiciliati entro 20 km da Aosta – e con la cooperativa Le Soleil, che fornisce personale per l’Hospice e per l’assistenza territoriale.
Nel 2024 i pazienti ricoverati in Hospice sono stati 162, in aumento rispetto agli anni precedenti. A domicilio e sul territorio sono stati seguiti 206 pazienti (152 con AUSL, 54 tramite la Lilt). Le consulenze di Cure palliative effettuate in ospedale e a domicilio sono state 454, in crescita del 33% rispetto al 2023; le visite domiciliari hanno raggiunto quota 970 (+49%).
“La richiesta e il fabbisogno di cure palliative sono in forte aumento – spiega il dottor Aurelio Giacomo Viale, responsabile dell’Hospice –. Il sollievo dalla sofferenza, sia fisica che psicologica, sociale e spirituale, è una priorità assoluta per i malati e le loro famiglie”.
Anche l’attività della SSD Terapia del dolore, diretta dal dottor Lorenzo Pasquariello, è in crescita: nel 2024 sono stati eseguiti 1.429 interventi in Day Hospital (+31%) e 6.332 prestazioni ambulatoriali (+5,6% rispetto al 2023). Il centro, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, è anche punto di riferimento per la diagnosi e il trattamento della fibromialgia e per la somministrazione di Cannabis medica, ora disponibile anche in formulazione oleosa a carico del Servizio sanitario nazionale.
L’assessore alla Sanità Carlo Marzi ha sottolineato come “il sollievo dalla sofferenza non sia solo un obiettivo medico, ma un dovere etico. È nostro compito garantire vicinanza, competenza e umanità anche nel tratto più delicato della vita”.
Una risposta
Sono contento che l’USL abbia recepito la richiesta dele associazione consumatori di dare la possibilità agli ammalati di accedere alla Cannabis Terapeutica e all’olio di CBD come già avviene in tante regioni