Nuovo stop alla produzione alla Cogne: cassa per 310 addetti

Da lunedì scorso sono ferme l'acciaieria e la colata continua della Cogne Acciai Speciali di Aosta. Accanto alle difficoltà del mercato dell'acciaio, c'è la trattativa, tutta in salita, per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.
Forno Cogne Acciai Speciali
Economia

Da lunedì 27 ottobre, l’acciaieria e la colata continua della Cogne Acciai Speciali di Aosta sono ferme. L’azienda siderurgica ha chiesto una settimana di cassa integrazione – fino a domenica 2 novembre compresa – per 310 lavoratori. “Le ragioni sono sempre le stesse – spiega Fabrizio Graziola, segretario della Fiom -. C’è un calo produttivo dovuto all’instabilità del mercato per via dei dazi americani e della situazione geopolitica. La prossima settimana si tornerà al lavoro, perché dopo la cassa c’è l’obbligo della settimana di ripartenza produttiva, ma per le settimane successive al momento non abbiamo nessuna notizia”.

I dazi per importare negli Usa prodotti che contengono alluminio o acciaio sono del 50%. A ciò si aggiunge la concorrenza proveniente dall’Asia e dall’India. Per gli stessi motivi di instabilità, esaurite le 13 settimane di cassa integrazione richieste a giugno per 750 dipendenti, la Cogne ne aveva richieste altre due per più di 1.000 lavoratori, poi non andate in porto.

Accanto alle difficoltà del mercato dell’acciaio, c’è la trattativa, tutta in salita, per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Domani – giovedì 30 ottobre – e venerdì 31 ottobre sono in programma degli incontri a Roma a cui parteciperanno le parti sociali – Fiom, Fim, Uillm – Federmeccanica e Assistal. Il nodo più critico è l’aumento salariale: i sindacati chiedono un aumento di 280 euro al quinto livello, Federmeccanica e Assistal ribadiscono la necessità di trovare trovare “un equilibrio sui singoli aspetti e nell’insieme”.  “La situazione è pessima – dice Graziola, in partenza per Roma per partecipare agli incontri -. Gli incontri precedenti non hanno portato a nulla e ad oggi le posizioni sono ancora molto lontane. Vedremo cosa succederà in questi incontri”.

Nel frattempo sono stati tutti rinnovati i sette contratti a tempo determinato in scadenza nelle scorse settimane.

Nuova richiesta di cassa integrazione alla Cogne Acciai Speciali: coinvolti 955 lavoratori

15 settembre di Silvia Savoye

Esaurite le 13 settimane di cassa integrazione, richiesta a giugno, la Cogne Acciai Speciali ha presentato venerdì scorso ai sindacati una nuova richiesta di ammortizzatore sociale per due settimane.

“Questa volta – spiega Fabrizio Graziola della Fiom Cgil – non riguarda 750 lavoratori, ma 955 sui 1.147 dipendenti. La platea si è allargata, coinvolgendo quasi tutti i reparti, ad eccezione di una parte del settore impiegatizio e della manutenzione. Come sempre, la cassa integrazione sarà a rotazione”.

La richiesta riguarda il periodo dal 22 settembre al 5 ottobre. “Secondo l’azienda sarà un periodo limitato, per capire se riusciranno a intercettare nuove commesse – aggiunge Graziola –. Per noi, francamente, non cambia molto: dubitiamo che dopo il 5 ottobre ci siano novità. Sono stato nei giorni scorsi a Roma a un’assemblea sul mercato dell’acciaio e i tecnici non intravedono prospettive migliori a breve termine”.

Alla base della nuova richiesta di cassa integrazione restano le difficoltà del mercato dell’acciaio, influenzato da dazi americani, crisi internazionali, difficoltà dell’automotive e concorrenza di aziende cinesi e indiane.

Oltre al dossier cassa integrazione, i sindacati attendono risposte da parte della Cogne anche sull’eventuale proroga di una ventina di contratti a termine in scadenza.

Cogne acciai speciali, chieste 13 settimane di cassa integrazione per 750 dipendenti

4 giugno 2025 di Silvia Savoye

“Era nell’aria, ora è ufficiale”. Così Fabrizio Graziola della Fiom Cgil commenta la richiesta presentata da Cogne acciai speciali per l’attivazione di 13 settimane di cassa integrazione, che interesserà i 750 dipendenti del comparto produttivo dello stabilimento di Aosta.

“Negli ultimi mesi la situazione non è migliorata, anzi, con l’annuncio dei nuovi dazi, è ulteriormente peggiorata”, spiega il sindacalista.

Dalla mezzanotte di oggi (sei ora italiana), entrano infatti in vigore i nuovi dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio annunciati dall’amministrazione Trump, che passeranno dal 25 al 50%

Il ricorso alla cassa integrazione partirà il 9 giugno e terminerà il 7 settembre. “Non significa che tutti i 750 lavoratori saranno contemporaneamente collocati in cassa – precisa Graziola –. Ufficialmente non abbiamo ancora ricevuto i piani di lavoro per il mese di giugno”.

Nel corso del mese l’azienda dovrà inoltre chiarire le proprie intenzioni in merito ai contratti a termine in scadenza, una decina in totale. “Nei reparti produttivi è stato imposto uno stop alle assunzioni. I sei contratti in scadenza a maggio sono stati rinnovati, ma per quelli di giugno attendiamo risposte. L’incontro con l’azienda è previsto intorno al 20 giugno”, conclude Graziola.

Una risposta

  1. La cogne cassa
    Il traforo del bianco chiuso
    Il colle del ps bernardo chiuso
    A fine settembre elezioni

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