Già un mese fa, quando era emerso il disegno di legge in sostegno alla Monte Rosa Walserwaeg by UTMB, il malumore tra gli organizzatori di gare in Valle d’Aosta aveva iniziato a serpeggiare. Tutti riconoscono il grande valore di questa manifestazione ma oggi, a poche ore dall’approvazione, ad emergere non è tanto rabbia o indignazione, quanto l’amarezza per un “trattamento di favore”: “Allora i soldi ci sono…”, mormora qualcuno.
Il riferimento è ai 400.000 euro annui (massimi) per tre anni a copertura della differenza tra le spese ritenute ammissibili effettivamente sostenute, anche precedentemente all’entrata in vigore della legge, e i ricavi eventualmente percepiti dal soggetto co-organizzatore per ciascuna gara, cioè la Grolla scrl, derivanti dalle iscrizioni alle competizioni, da sponsorizzazioni, da altri contributi pubblici e da altre fonti.
Ricavi che, lato iscrizioni, si aggirano più o meno sulla stessa cifra del contributo, considerando i prezzi: da 185 € a 215 € per la SDV120 con 600 iscritti, da 125€ a 165€ per la MRT90 con 950 iscritti, da 85€ a 110€ per la WWT45 con 1550 iscritti e da 34,99€ a 50€ per la RMT15 con 1000 iscritti. L’anno scorso erano 105 € per la 90 km, 60 € per la 45 km e 25 € per la 15 km.
Le gare erano sold out con 4.100 iscritti provenienti da 80 nazioni. Al via si sono presentati in circa 3000, con una Piazza Chanoux affollata e festosa per la partenza della 120 km venerdì, oltre a sei ore di diretta streaming in mondovisione che, su YouTube, conta per ora un totale di circa 17.000 visualizzazioni, più visualizzazioni sui canali social. Insomma, buona la prima per la prima dell’UTMB in Valle d’Aosta, anche se qualcuno fa notare che tecnicamente l’UTMB in Valle c’è fin dall’inizio, con quelle che ora si chiamano Finals che passano (e alcune partono) da Courmayeur.
Un evento di tale portata non è passato inosservato, come non è passato inosservato il contributo della Regione. “È una scelta politica, e come tale non possiamo che accettare, anche se troviamo che ci sia una grossa sproporzione”. Claudio Hérin, organizzatore della Cervino Matterhorn Ultra Race, in un certo senso può portare la sua testimonianza da dentro: “Eravamo anche noi tra le possibili gare che potevano diventare by UTMB, poi la Regione ha preso la decisione di quale evento promuovere. Peraltro, noi lo abbiamo saputo anche tardi, non siamo stati più contattati. Niente contro la gara, sia ben chiaro, ma c’è malumore, in molti mi hanno chiamato, spiace per l’evidente difformità di trattamento, non è molto corretto verso gli altri eventi”.
Di “scelta politica” parlano anche Alessandra Nicoletti e Paolo Griselli di VDA Trailers, che per Gran Trail Courmayeur e TORX non chiedono contributi finanziari. “A priori non si può dire niente, si vedrà a posteriori che riscontri si ottengono con queste operazioni in termini di risultati, visibilità, presenze, indotto. Ogni evento che funziona fa bene al movimento del trail valdostano. Lo abbiamo visto anche con il GTC: pensavamo che ci “portasse via” atleti, ma in realtà c’è stata più che altro una migrazione. Anzi, chi ha vinto al GTC ha vinto anche alla Monte Rosa. Non c’è incompatibilità, è un circolo virtuoso”.
A dare una mano all’organizzazione c’erano una quarantina di membri del direttivo e di volontari dell’asd Becca di Nona. “È stato bello essere stati contattati e coinvolti, ed è stato anche interessante vivere dall’interno un evento internazionale di questo livello”, racconta André Comé, il presidente. “Loro sono un’organizzazione completamente fuori scala rispetto alle altre, è giusto che abbiano un sostegno importante che vada al di là di quello ordinario, anche perché hanno fatto numeri incredibili”. Comé lo paragona ad una tappa del Giro d’Italia o di Coppa del Mondo di sci, con ricadute notevoli, anche se “quantificare non è ancora facile”. “Forse si potrebbe fare qualcosa per semplificare l’iter della legge 3 del 2004, aiuterebbe tutti: è molto macchinosa, compilare le scartoffie porta via tanto tempo e molti di noi fanno questo come volontari”.
“Il contributo pubblico è fondamentale e deve essere proporzionato in base a quello che fai e sotto chi lo fai”, dice Christian Voyat, vicepresidente dell’ASD Battistino Pieiller che organizza il Vertical Fénis. “Noi quest’anno siamo stati Campionato italiano di chilometro verticale ed eravamo sotto la Fidal, che è la Federazione affiliata al CONI di riferimento: chi va in nazionale, chi va agli europei o mondiali, passa attraverso la Fidal. Per quanto grande, per quanto sia l’evento di trail più prestigioso del mondo, l’UTMB rimane un circuito privato, commerciale”.
L’organizzazione di un Campionato italiano ha richiesto molti aspetti in più rispetto alle altre edizioni del Vertical Fénis, con un dispendio importante anche in termini di tempo ed energie. “Quando lo abbiamo saputo, 4-5 mesi prima, abbiamo chiesto uno stanziamento, e ci è stato risposto che era troppo complicato. Anche noi usufruiamo della legge 3 del 2004, che ci copre il 25% delle spese ammissibili. Siamo una asd, non abbiamo scopo di lucro, però il contributo è dato su un bilancio preventivo, che può cambiare parecchio rispetto al consuntivo”, continua Voyat.
Tutti riconoscono il valore della gara, ma quello che non piace sono stati i modi: “È stato riservato un trattamento ad hoc che non è mai stato fatto per gli altri. Ho parlato con chi l’ha corsa, e tutti sono soddisfatti dell’organizzazione e dei volontari. È vero, ha portato atleti, pubblico, indotto, ma ne ha beneficiato solo una piccola parte del territorio, i comuni di partenza e arrivo”, conclude Voyat.
È in linea anche il “vicino di casa” del Vertical Fénis, Yanick Zublena, membro del comitato di Prosciuttiamo che organizza il Vertical Saint Marcel. Niente polemica, ma il dispiacere di essere considerati quasi di serie B: “Io sono un grande sostenitore dell’UTMB, sono stato contentissimo quando ho saputo di questa gara, tre dei nostri hanno anche partecipato. Però noi – e per noi intendo le gare più piccole – in proporzione siamo considerati pochissimo. È ovvio che non puoi dare 100.000 euro al Vertical di Saint Marcel, però ci mettiamo tutti l’anima ed il supporto pubblico è scarso e dobbiamo tenerci in piedi grazie a noi stessi e agli sponsor. Non è stata la formula giusta, ci siamo sentiti un pochino messi in disparte. Vorremmo solo un po’ più di attenzione, perché molte gare rischiano di scomparire”.
Monte Rosa Walserwaeg, via libera post gara alla legge da 1,2 milioni in tre anni
22 luglio 2025, ore 11.01
di Silvia Savoye

Arriva a gara conclusa l’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge che stanzia un contributo di 400mila euro annui per i prossimi tre anni per la Monte Rosa Walserwaeg, la gara di ultratrail, organizzata fra gli altri da Franco Collé e entrata nel circuito UTMB. L’articolato è stato licenziato dall’aula con il solo voto negativo di Erika Guichardaz di Pcp, l’astensione di Forza Italia, Chiara Minelli di Pcp e della Lega Vda.
“Sono oltre 700 i volontari coinvolti e numerosi gli enti locali che hanno aderito a questa proposta, nata lo scorso anno. – ha ricordato in aula l’Assessore allo Sport Giulio Grosjacques – La gara ha permesso di consolidare il rapporto con chi, a livello mondiale, rappresenta l’eccellenza nell’organizzazione di eventi di questo tipo. Anche dal punto di vista turistico, le ricadute sono state significative, con una partecipazione ben superiore ai limiti di iscrizione inizialmente previsti: oltre 4.200 iscritti provenienti da 80 nazioni, con gli Stati Uniti in testa per numero di partecipanti, ben 60. La maggior parte degli iscritti proviene dall’estero, con effetti positivi su strutture ricettive e attività commerciali. UTMB è entrata in Valle d’Aosta con discrezione, “in punta di piedi”, e oggi possiamo dire che ha portato valore”.
L’approvazione, post gara, del disegno di legge non compromette l’erogazione dei contributi, in quanto l’articolo 2, comma 2, consente la copertura fino al 100 percento delle spese sostenute precedentemente.
L’Assessore ha poi risposto alle critiche arrivate da Dennis Brunod, Aldo Di Marco e Mauro Baccega per la mancata approvazione in questa legislatura di una legge quadro sullo sport.
“Rassemblement è sempre stato e sempre sarà a favore di grandi eventi sportivi sul nostro territorio ma allo stesso tempo ha da tempo rimarcato l’esigenza di intervenire sulle norme in materia di sport, per cercare di codificare in un’unica legge il sostegno ai grandi eventi sportivi organizzati in Valle, al fine di garantire un’iter e delle modalità ben precise e normate nel poter accedere ai contributi.” ha detto il Il vicecapogruppo Dennis Brunod. Sulla stessa linea il consigliere di Forza Italia Vda: “Dispiaciuti per un’occasione persa per dare un segnale di vicinanza allo sport e ai nostri atleti”. Rammarico e delusione anche Di Marco di Pour l’Autonomie per il “mancato avanzamento della riforma della legge regionale n. 3/2004 sullo sport, nonostante le ripetute rassicurazioni dell’Assessore che annunciavano l’imminente presentazione del testo. L’occasione di sostenere concretamente lo sport dilettantistico valdostano, vitale per il territorio e i giovani, è stata irrimediabilmente persa in questa Legislatura.”.
“La legge regionale 3 ha visto l’aumento dei contributi, passati dal 15 al 25 e dal 30 al 45 percento. – ha replicato l’Assessore – Si tratta di percentuali che non trovano riscontro in altre leggi regionali e che dimostrano quanto l’Amministrazione sia vicina al mondo dello sport. Per tutte le società sportive è stato previsto un finanziamento complessivo di 1 milione di euro. Le modifiche alla legge 3 erano pronte già alla fine del 2024. Non sono state ancora discusse in Giunta perché mancava l’esame da parte della Consulta dello Sport, che era scaduta e per cui abbiamo chiesto le nomine a marzo. Non ci sono responsabilità, ma semplici adempimenti burocratici che hanno richiesto tempo. La prossima Giunta potrà prenderle in carico e approvarle entro il 2025.”
In apertura della seduta il Consiglio Valle ha approvato invece all’unanimità un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di competitività, dinamicità e internazionalizzazione delle imprese industriali e artigiane. L’iniziativa punta a sostenere lo sviluppo del settore industriale e artigianale in Valle d’Aosta attraverso incentivi finanziari per investimenti innovativi e sostenibili, prevedendo contributi a fondo perduto, mutui agevolati e misure a favore dell’internazionalizzazione, comprese attività di consulenza, promozione e partecipazione a fiere.
La Regione sostiene la Monte Rosa Walserwaeg: approvato un disegno di legge per un contributo triennale
16 giugno 2025
di Silvia Savoye
“Stiamo lavorando per diventare partner di questa iniziativa”. Così diceva nel luglio scorso l’Assessore regionale allo Sport Giulio Grosjacques rispetto alla Monte Rosa Walserwaeg, la gara di ultratrail, organizzata fra gli altri da Franco Collé e entrata nel circuito UTMB con una veste in parte rinnovata.
La collaborazione diventa ora realtà con un disegno di legge approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi. L’articolato, ora all’esame della competente commissione,
dispone la concessione al soggetto coorganizzatore, la Grolla scrl, della competizione di un contributo massimo di 400.000 euro annui, per ciascuna delle annualità ricomprese nel triennio 2025/2027, per l’organizzazione e lo svolgimento della competizione, in programma dal 18 al 20 luglio 2025.
Nella relazione al disegno di legge si spiega come le gara di Trail e all’Ultra-Trail, abbiano aumentato la notorietà e la visibilità della Valle d’Aosta e delle sue montagne in tutto il mondo.
Nel caso della “Monte Rosa Walserwaeg”, competizione con 4 gare di diversa lunghezza e difficoltà con percorsi per tutti, “la rilevanza sportiva e mediatica della competizione è in grado di assicurare alla Valle d’Aosta un ruolo da protagonista nell’ambito dei grandi eventi sportivi internazionali, nonché una vetrina di prestigio per affermare a livello mondiale l’immagine della nostra Regione e l’offerta turistica del suo territorio”.
Il contributo sarà concesso nella misura massima del 100% della differenza tra le spese ritenute ammissibili effettivamente sostenute, anche precedentemente all’entrata in vigore della legge, e i ricavi eventualmente percepiti dal soggetto co-organizzatore per ciascuna gara, derivanti dalle iscrizioni alle competizioni, da sponsorizzazioni, da altri contributi pubblici e da altre fonti.
Spetterà, una volta approvato il disegno di legge alla Giunta regionale, definire ogni ulteriore aspetto, compreso il dettaglio delle tipologie di spese ammissibili, le modalità e i termini procedimentali per la presentazione della domanda, per la concessione, la rendicontazione delle spese e dei ricavi e la liquidazione del contributo.
4 risposte
Anziché favorire lo sport giovanile nella nostra regione foraggiamo gare tutte uguali tra loro e solo per adulti. Tra due giorni nessuno si ricorderà più di questa gara tranne chi vi ha partecipato ed invece gli altri sport annaspano tra le mille difficoltà economiche. Scelte miopi ed a breve termine che nulla portano turisticamente alla Valle D’Aosta.
Potresti da giornalista informarti e pubblicate la lista iscritti perche sonl partiti in poco più di 3000 e anche quanti iscritti gratis sono stati invitati ? Quanti hanno soggiornato e quanti sono arrivati al mattino e tornati a casa la sera.. il vs lavoro sarebbe scavare a fondo e non pubblicare parola per parola il comunicato degli organizzatori e dell’assessore .. grazie
Bel business…. beato chi ci campa !!!
Almeno 360000€ annui di troppo .. utmb a chamonix muove 50/60mila turisti all’anno e riceve contributi che non arrivano a 100k .. dovreste vergognarvi