Isabelle all’opera per rendere più sicuro il traforo italo-svizzero

Aperti i lavori di costruzione della nuova galleria di sicurezza del tunnel del G.S. Bernardo, che sarà realizzata nel prossimo cinquennio. Il cunicolo, parallelo alla carreggiata principale, sarà utilizzato per evacuazione e spostamento del personale.
Isabelle, la fresa che scaverà la galleria
Società

Isabelle è pronta a lavorare. Così è stata battezzata l’enorme fresa che scaverà una galleria di sicurezza all’interno del traforo del Gran San Bernardo. I lavori sono stati inaugurati oggi, alla presenza delle autorità, dei rappresentanti della Regione Valle d’Aosta e del cantone Vallese e delle società che gestiscono il tunnel. Il primo tunnel scavato nelle Alpi, aperto nel 1964, lo scorso giugno aveva festeggiato il 25milionesimo passaggio. Dopo tanti anni di attività era giusto pensare a una revisione e a un adeguamento degli standard di sicurezza, che dopo la tragedia del tunnel del Monte Bianco, nel 1999, sono stati innalzati.

Attualmente il controllo del tunnel è affidato a dei monitor sorvegliati 24 ore su 24 e situati presso le stazioni di imbocco della galleria, e in caso di emergenza, sul posto, c’è una squadra di pronto intervento perfettamente attrezzata. La nuova galleria di sicurezza sarà unita alla carreggiata a due corsie e a doppio senso di marcia del tunnel con dei collegamenti ogni 240 metri, in modo da consentire un’eventuale rapida evacuazione degli automobilisti in caso di emergenza e per facilitare gli spostamenti del personale di servizio e di sicurezza.

“L’operazione – ha spiegato Ugo Voyat, presidente della Sitrasb spa, società che gestisce in concessione il 50% del tunnel autostradale del Gran San Bernardocosterà in totale 54 milioni di euro, 36 dei quali saranno spesi per i primi due lotti, appaltati alla Società italiana Traforo Gran San Bernardo, e i restanti per gli altri due lotti, assegnati alla svizzera Tunnel SA”. La fine dei lavori è prevista per il 2015. La celebrazione dell’apertura dei lavori è stata l’occasione per ricordare il ruolo del traforo nell’ambito degli scambi tra Svizzera e Italia, e, in particolare, tra Vallese e Valle d’Aosta, specialmente nella stagione invernale. E’ probabile che anche l’abolizione dell’Iva sul pedaggio, adottata lo scorso giugno, incentivi ancora di più i già cospicui passaggi di automobilisti e tir.

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