Dal coding alla realtà virtuale: gli studenti di Progetto formazione portano il digitale nella scuola primaria

Gli studenti del terzo anno del percorso IEFP “Tecnico dello sviluppo e gestione di prodotti e servizi digitali” di Progetto formazione, con l’aiuto di docenti tecnici, hanno realizzato laboratori interattivi per i bambini della scuola Don Bosco di Aosta.
Project formation
Scuola

Sono entrati in classe per avvicinare i bambini delle classi quarte e quinte della scuola primaria dell’Istituto Don Bosco di Aosta al mondo della tecnologia. E’ l’esperienza vissuta quest’anno dai ragazzi del terzo anno del percorso IEFP “Tecnico dello sviluppo e gestione di prodotti e servizi digitali” di Progetto formazione, impegnati, con l’aiuto di docenti tecnici, nella realizzazione di laboratori interattivi per i più piccoli. Il progetto, “Strumenti digitali nelle scuole primarie”,  si è svolto nel mese di maggio. Gli alunni del Don Bosco attraverso visori per la realtà virtuale, hanno potuto esplorare scenari storici legati all’antico Egitto e all’epoca romana, vivendo un’esperienza immersiva e affascinante. L’attività di coding ha introdotto i più piccoli alla programmazione attraverso la piattaforma Hour of Code, rendendo loro accessibili i primi concetti del linguaggio informatico. La robotica educativa ha visto la realizzazione di piccoli robots, grazie ai kit “LEGO WeDo 2.0”, che hanno stimolato creatività e logica in un contesto più vicino al gioco già conosciuto. Infine, per la stampa 3D, i bambini hanno seguito tutte le fasi del processo: dalla modellazione 3D alla stampa vera e propria con il programma Blender, e hanno ricevuto un gadget realizzato appositamente per loro.

“La curiosità dei bambini è emersa subito,  – spiega una nota – stimolata da un metodo per imparare diverso dal quotidiano scolastico e reso ancora più coinvolgente dalla presenza di “docenti” poco più grandi di loro che utilizzano nel loro percorso di studi una strumentazione innovativa, esplorativa ed una metodologia didattica accattivante e più vicina all’attuale modo di apprendere”.

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