50 film da 21 Paesi, 19 anteprime (15 italiane e 5 mondiali), e 6 Grand Prix internazionali in concorso per l’Oscar del Cinema di montagna. Sono i numeri della XXVIII edizione del Cervino CineMountain, in programma dal 26 luglio al 2 agosto a Breuil-Cervinia, Valtournenche, Chamois e La Magdeleine.
Il festival – considerato l’Oscar del cinema di montagna – torna ai piedi del Cervino con un’edizione tra le più partecipate di sempre: 366 i titoli ricevuti da 73 Paesi. Per la prima volta, la maggioranza delle opere selezionate arriva da cinematografie meno tradizionali per il genere, come Iran, Afghanistan, India, Niger e Argentina. Film girati da chi vive la montagna quotidianamente, tra difficoltà, trasformazioni e resistenza.
“Il festival si muove su un crinale sottile, tra cinema e geopolitica, paesaggio e attualità. Le montagne raccontate nei film diventano specchio del nostro tempo: montagne che resistono sotto le bombe; che mutano sotto l’effetto della crisi climatica; che dividono o accolgono, che separano i popoli o diventano rifugio di minoranze, migranti, nomadi, diseredati”, spiega una nota degli organizzatori.
Non mancheranno gli ospiti: tra i nomi attesi Federica Brignone, Manuela Di Centa, Stefania Belmondo, Silvio Fauner, Marco Albarello, Alex Bellini, Enrico Camanni, Paolo Cognetti e Hervé Barmasse.
Un’attenzione particolare sarà rivolta anche alle nuove generazioni e all’educazione all’audiovisivo. Il 27 luglio, alle ore 16 al centro congressi di Valtournenche, si terrà l’incontro “Cinema inclusivo: montagne di storie per un mondo sostenibile”, in cui verranno presentati i cortometraggi realizzati da studenti di scuole primarie e secondarie del Trentino e della Valle d’Aosta. Tra i titoli in proiezione anche The Frog, piccolo racconto simbolico tra fiaba e sostenibilità. L’iniziativa è parte del progetto nazionale Cinema per la scuola, in collaborazione con IFA – Scuola di cinema di Pescara.