La campagna per il referendum confermativo del 10 agosto si intreccia inevitabilmente con quella per le prossime elezioni regionali, ma anche con gli strascichi della frattura interna a Progetto civico progressista, tra Chiara Minelli ed Erika Guichardaz.
In una nota congiunta, Rete Civica ed Europa Verde denunciano di essere stati esclusi dalla possibilità di utilizzare gli spazi sui tabelloni elettorali per la propaganda sul referendum.
“Pur essendo tra i gruppi promotori della richiesta referendaria e pur avendo, in base alla normativa, pieno diritto agli spazi di affissione — spiegano — le giunte dei Comuni valdostani, salvo poche eccezioni, hanno deciso la nostra esclusione sulla base di due comunicazioni del tutto anomale.”
Secondo quanto ricostruito, la decisione deriva da una comunicazione inviata dalla capogruppo Pcp Erika Guichardaz, “all’insaputa delle altre componenti del gruppo consiliare e della collega Minelli”, nella quale si rinunciava formalmente agli spazi per la propaganda referendaria. Una comunicazione, precisano Rete Civica e Europa Verde, “in contrasto con la volontà dei due movimenti” e che sarebbe stata usata “pretestuosamente e indebitamente” dalla segreteria generale della Regione per invitare i Comuni a respingere le richieste formalmente presentate da Elio Riccarand e Massimiliano Kratter.
Un’esclusione che le due forze definiscono “grave” e “finalizzata a ridurre la possibilità di comunicazione e dibattito politico di una significativa rappresentanza”, oltre che “una violazione della par condicio e della libertà di espressione nella consultazione referendaria”.
Rete Civica e Europa Verde rilanciano quindi: “È giusto che i manifesti del No non possano apparire sugli unici spazi legittimi per la propaganda durante la campagna?”
Nonostante ciò, i due movimenti annunciano l’apertura della campagna per il No, il cui primo appuntamento è per giovedì 17 luglio, alle 16.30, al Centro ecosostenibile di Lavesé, a Saint-Denis.