Anno scolastico 2025-2026, la sfida è chiudere gli organici dei docenti entro il 31 agosto

Sui corsi abilitanti, "l'auspicio è che i ministeri li attivino nei tempi adeguati", spiega la sovrintendente Fey. Saranno 7 i nuovi dirigenti in a entrare in servizio, 5 le reggenze, mentre salgono a 400 gli operatori di sostegno per un investimento di 15 milioni di euro.
L'assessore Jean Pierre Guichardaz e la sovrintendente Marina Fey
Scuola

Mentre gli studenti si godono le vacanze – dal punto di vista amministrativo – è già iniziato il conto alla rovescia per l’inizio del prossimo anno scolastico. Per quanto riguarda le cattedre, l’obiettivo è di assegnare i posti a tempo indeterminato ai docenti vincitori del concorso entro il Ferragosto e di chiudere gli organici con l’affidamento delle supplenze annuali entro il 31 agosto “per dare stabilità alle scuole fin dal primo giorno”. A spiegarlo, questa mattina in conferenza stampa, è l’assessore regionale al Sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz.

Tra i docenti vincitori del concorso, “ce ne sono alcuni che devono completare i percorsi di abilitazione“, spiega la sovrintendente agli Studi, Marina Fey. E, visto il caos sui corsi abilitanti che si è generato negli scorsi mesi, l’auspicio è che “i ministeri competenti possano attivarli in tempi adeguati per i vincitori del concorso e per gli idonei”. Guichardaz ricorda che la loro attivazione “non dipende da noi”. E aggiunge: “Quest’anno i corsi abilitanti sono partiti tardissimo e in un mese e mezzo si concludono. Siamo convinti che potrebbero essere più utili se strutturati in un tempo più lungo“.

Da settembre sette nuovi dirigenti, rimangono cinque reggenze

Sono, invece, sette i dirigenti vincitori dell’ultimo concorso che entreranno in servizio a partire dal prossimo anno scolastico. “Rimarranno cinque reggenze che verranno assegnate ai dirigenti con più esperienza”, spiega l’Assessore. Diventerà invece stabile, grazie alla legge sull’istruzione e cultura approvata oggi in quinta commissione e in discussione nella prossima seduta del Consiglio Valle, la possibilità per i dirigenti con delle reggenze di essere supportati da dei docenti esonerati dall’insegnamento, proposta lo scorso anno.

Salgono a 400 gli operatori di sostegno, investimento di 15 milioni di euro

In quella che definisce “una riflessione di fine legislatura”, Guichardaz parla di “una scuola molto inclusiva, che non lascia da parte la qualità e non sacrifica le competenze ma è molto attenta alle persone, anche a quelle più fragili”. A questo proposito, “il nostro sistema di sostegno è ulteriormente cresciuto: siamo a quasi 400 operatori di sostegno per un investimento di 15 milioni di euro. Questo dimostra un’utilizzazione di risorse considerevole e un’attenzione rispetto al tema delle fragilità che credo solo la nostra regione abbia dal punto di vista di impiego di risorse e  energia”. Per l’Assessore, “il sostegno non è solo sulle persone bisognose ma permette al sistema scolastico di funzionare meglio. Sei ragazzi con difficoltà possono essere seguiti meglio, tutta la comunità educante ne trae dei vantaggi”.

Da settembre al via il supporto psicologico nelle scuole superiori. L’obiettivo è di estenderlo alle scuole medie

A proposito di attenzione alle persone, da settembre prenderà il via il progetto “Una scuola che ascolta” che attiverà un servizio di sportello psicologico in tutte le scuole superiori della regione, con l’intenzione di estenderlo, a partire dall’anno scolastico 2026-2027, anche alle scuole medie. “Entro il 31 luglio arriveranno le candidature degli psicologi scolastici e poi verranno scelti i professionisti”, dice l’assessore, sottolineando che il progetto “si rivolge non solo agli studenti ma all’intera comunità scolastica. Non è un approccio psicoterapeutico ma vuole essere un supporto fisso e stabile nelle scuole per il personale amministrativo e tecnico, gli insegnanti, i ragazzi e le famiglie”. Ma anche un “servizio di monitoraggio” che permetterà, attraverso la raccolta di dati e osservazione, di “avere una raffigurazione del disagio o dei punti di forza  e mappare sul territorio i problemi per poi proporre delle politiche mirate”.

Decisa anche la scuola che ospiterà l’inaugurazione del prossimo anno scolastico. Sarà l’istituzione scolastica Emile Lexert di Aosta, una “scuola di quartiere”, conclude Guichardaz, dal “forte valore simbolico anche per la sua composizione sociale”.

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