E’ arrivata alla quinta edizione la manifestazione “Una Salita per il Vallone”, la passeggiata ambientalista a difesa del Vallone delle Cime Bianche, al centro di un progetto di collegamento funiviario della Valtournenche con la Val d’Ayas.
Ieri, sabato 2 agosto, su iniziativa del Comitato “Insieme per Cime Bianche”, del Progetto fotografico “L’Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche” e di Valle d’Aosta Aperta sono saliti in 250 con la volontà di manifestare la loro contrarietà alla costruzione dell’impianto e di difendere il Vallone “da interventi impattanti e dannosi”.
Diverse le associazioni presenti all’iniziativa tra cui le sezioni CAI di Cermenate, Corsico, Foglizzo, Genova, Inveruno, Mariano Comense, Melegnano, Piacenza, Palermo, Torino, il CAI GEAT Torino, il CAI TAM Brescia, il CAI TAM Lombardia per la vicinanza, il CAI SEM Milano, Il Circolo Tavo Burat – Pro Natura Biella, Legambiente nazionale, Legambiente Toscana, Mountain Wilderness Italia, Fridays for Future Valley d’Aosta, Fridays for Future Italia, Valle Virtuosa, ISDE Vda – Associazione Medici per l’Ambiente e l’Azione Cattolica di Piacenza, salita appositamente da Resy.

Una risposta
Non ho ben capito perché la valle delle Cime Bianche viene definita dai promotori di tale comitato“l’ultimo Vallone Selvaggio”, forse non conoscono bene le altre valli laterali della Val d’Ayas, credo comunque che i problemi di Ayas siano anche altri, ad esempio la situazione della viabilità di Champoluc, un unica strada senza marciapiedi che duranti i periodi festivi è invasa da auto che inquinano e disturbano, perché tale comitato non prende posizione a favore della pedonalizzazione del paese ?