Ultimi giorni di lavoro per Bruno Bassano, direttore del Parco nazionale Gran Paradiso, che lascia l’incarico dopo 26 anni nell’organico dell’Ente e 40 anni di collaborazione.
“Per me si chiude un ciclo importante di vita personale e professionale, iniziato oltre 40 anni fa – racconta Bassano –. Ricordo bene il 15 giugno 1982, quando incontrai per la prima volta il veterinario Vittorio Peracino a Pont Canavese e, con lui, la fauna selvatica dell’area protetta. Fu un’illuminazione: esistevano animali di cui l’uomo si prendeva cura indirettamente, preservando habitat ed equilibri. Dopo anni da veterinario concludo la mia carriera come direttore, con qualche rammarico ma con gratitudine verso chi mi ha affiancato in questo percorso”.
Il presidente del Parco, Mauro Durbano, ha espresso riconoscenza per l’impegno di Bassano: “È stato il primo direttore “moderno”, profondamente legato al territorio e alle sue dinamiche. Con il suo pensionamento si chiude un capitolo importante della storia recente del Parco. Bruno lascia un’eredità preziosa che dovrà trovare continuità. Le porte per future collaborazioni restano aperte”.
Entrato stabilmente nel Parco nel 1999 come collaboratore tecnico, Bassano ha ricoperto negli anni i ruoli di ispettore sanitario e responsabile del servizio biodiversità e ricerca scientifica, fino alla nomina a direttore nel 2021 da parte del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
Accanto all’attività gestionale e scientifica ha sviluppato una vasta produzione di studi e ricerche, confluiti in numerose pubblicazioni di riferimento, e ha insegnato in corsi universitari e master, trasmettendo competenze e passione a studenti e giovani ricercatori.