Agricoltura e sportelli Agea, il ministro Lollobrigida ad Aymavilles critica l’assenza di dialogo con la Regione

Il ministro dell’Agricoltura ospite della Cave des Onze Communes per un incontro organizzato da Fratelli d’Italia. Al centro dell'intervento, agricoltura, caccia, politiche europee e rapporti con la regione.
Il ministro Lollobrigida ad Aymavilles
Politica

“Autonomia non significa non approfittare delle potenzialità che ha un’intera nazione: la Valle d’Aosta può essere una regione forte all’interno di una nazione forte”. Con queste parole il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha aperto il suo intervento nella Cave des Onze Communes di Aymavilles, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 11 settembre, in occasione di un incontro pubblico organizzato da Fratelli d’Italia in vista delle prossime elezioni.

A introdurre il ministro, Alberto Zucchi, coordinatore locale del movimento, che ha espresso forte disappunto per l’incertezza ancora presente sulle modalità di voto: “È inaudito che a 14 giorni dalle elezioni non si sappia ancora come si andrà a votare”, ha detto, riferendosi alla possibilità – ancora oggetto di ricorsi – di esprimere tre preferenze come previsto dal recente referendum, o una sola.

Una critica è stata rivolta anche all’assenza nell’aprile scorso a La Thuile (Nda durante l’appuntamento Spazio Montagna) del presidente della Regione Renzo Testolin, definita “grave” anche dal ministro Lollobrigida: “Non mi è mai capitato neanche nelle regioni più rosse d’Italia che un presidente di regione non si presentasse per cortesia istituzionale a un confronto al quale viene invitato. E non è tanto grave perché noi gradivamo la sua presenza, perché ne abbiamo fatto a meno volentieri, ma perché poteva essere un’opportunità di dialogo per segnalare le esigenze di questa regione”. Rispetto al mancato dialogo con la regione ha aggiunto: “Noi abbiamo per esempio in agricoltura un organismo pagatore nazionale che vuole aprire sportelli nella regione per mettersi al servizio, Agea (Agenzia per le Erogazioni in agricoltura n.d.a), visto che è fallito il tentativo della regione di creare un organismo pagatore proprio. Ma dalla regione non arriva una risposta per mettere in contatto gli agricoltori direttamente. Perché io penso vogliano mediare sempre, non permettere di avere chiarezza nei rapporti da questo punto di vista”.

Nel suo intervento, davanti alla sala piena, il ministro ha toccato diversi temi legati al mondo dell’agricoltura e dell’allevamento, citando anche la questione della vaccinazione contro la dermatite nodulare bovina. “Mi hanno chiesto: è obbligatoria? È una scelta che fa la Regione. Io mi affido alla scienza e non entro nel merito”, ha spiegato, precisando che “non è il governo a decidere, al massimo può consigliare, ma è la Regione che decide se attuare o meno una pratica, tanto più in una regione a statuto speciale rafforzato come la Valle d’Aosta”.

Sull’attività venatoria e la presenza di cinghiali e grandi carnivori, Lollobrigida ha ribadito la necessità di intervento: “Devastano i territori, causano danni eccezionali e incidenti stradali. Bisogna avere il coraggio di dire che sono troppi”. Parlando di immigrazione ha invece sottolineato: “Il mondo dell’agricoltura e dell’allevamento ha bisogno di persone che vengano ad aiutarci, ma regolarmente”.

Il ministro Lollobrigida ad Aymavilles
Il ministro Lollobrigida ad Aymavilles

Ampio spazio è stato dedicato alle politiche europee: “L’Europa deve diventare forte e competitiva. Negli anni si è trasformata in un grande macchinario burocratico, dove la gente vive in palazzi di vetro, lontani dalla realtà quotidiana delle piazze e delle comunità. Invece di occuparsi di difesa dei confini, politica estera o competitività, ha cominciato a entrare nelle case dei cittadini con norme sempre più rigide, sovraccaricando il mondo agricolo di certificazioni e documenti”.

Secondo il ministro, la percezione del mondo agricolo nell’Unione europea è distorta: “Agricoltori, allevatori e pescatori sono visti come i nemici dell’ambiente”. Una visione che il governo Meloni, ha detto, sta cercando di cambiare: “Con Giorgia Meloni si è tornati a parlare di agricoltura anche in Europa e siamo riusciti a cambiare la PAC”. Lollobrigida ha poi rivendicato la linea del governo in merito alla difesa delle produzioni nazionali: “La difesa dell’agricoltura è centrale per il nostro modello di sviluppo e non siamo disposti a cancellare le nostre produzioni in nome del Green Deal. L’ambiente viene mantenuto da chi lo scolpisce con il proprio lavoro, non dai burocrati che impediscono di produrre togliendo gli agrofarmaci quando invece solo l’unica soluzione quando non ci sono alternative”. 

Il ministro Lollobrigida ad Aymavilles
Il ministro Francesco Lollobrigida e Alberto Zucchi (Fratelli d’Italia Vda) ad Aymavilles

Sul piano economico, Lollobrigida ha rivendicato gli investimenti del governo nel comparto: “Il governo Meloni è nella storia repubblicana quello che ha investito di più nell’agricoltura: 12 miliardi in 3 anni”. Il ministro ha concluso con una riflessione sul contesto valdostano: “I dati statistici dicono che non esiste un’altra regione con un rapporto tra impiegati pubblici e imprese così basso. L’assistenzialismo è un modo per condizionare le persone. Chi ha la sua terra, la sua impresa, la sua professionalità è un uomo libero. Chi dipende da chi dà – e può anche togliere – non è libero”.

A chiudere l’incontro è stato nuovamente Alberto Zucchi, che ha sottolineato la centralità del mondo agricolo nel programma del suo partito: “Non è un caso che abbiamo iniziato con l’agricoltura, perché riteniamo che in merito a questo mondo, la Valle d’Aosta, sia rimasta indietro”.

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