Manca solo l’ufficialità, che arriverà nella tarda serata di lunedì 15 settembre, ma ormai è deciso: le Batailles de reines ripartiranno domenica prossima, 21 settembre, da Brissogne. Il sondaggio indetto venerdì scorso, 12 settembre, dall’association Amis des Batailles de Reines è andato oltre le più rosee aspettative: il comitato avrebbe organizzato l’eliminatoria “della ripartenza” solo con la certezza di avere al via almeno una novantina di bovine (meglio un centinaio). Il conto stilato stasera nella sede dell’associazione, in località Croix-Noire a Saint-Christophe, non lascia dubbi: le pre-iscritte al combat di Brissogne sono addirittura 175.
I combats ripartono in direzione finale regionale

Per essere più precisi, 175 bovine iscritte di proprietà di 73 allevatori: è questo il riassunto di due giorni e mezzo di telefonate e verifiche incrociate di allevatori e responsabili dei comitati zonali, che in costante coordinamento con l’associazione presieduta da Roberto Bonin sono riusciti a raggiungere un traguardo insperato soltanto una decina di giorni fa.
Parteciperanno al combat di Brissogne bovine che alla comparsa del virus della dermatite nodulare contagiosa bovina non erano alpeggiate nei Comuni della cosiddetta “zona di protezione” (11 paesi di Valdigne e Grand-Paradis, oltre a Saint-Rhémy-en-Bosses) e non lo sono tuttora e che – soprattutto – sono state vaccinate almeno 28 giorni prima dell’eliminatoria di Brissogne del 21 settembre (ergo, entro domenica 24 agosto).
Una settimana di attesa, quindi, per tutti gli appassionati del mondo delle reines, che dovranno modificare sul proprio calendario la data dell’evento più atteso dell’anno: la Regionale arriverà domenica 26 ottobre, al termine di cinque eliminatorie che in un qualche modo segneranno un ritorno alla normalità – o quasi – per il mondo agricolo della nostra regione.
Quattro eliminatorie già fissate, una ancora da trovare

Un primo respiro di sollievo Roberto Bonin e i suoi collaboratori l’hanno già tirato sabato sera, quando il conto delle bovine aveva superato abbondantemente quota cento. Resta ancora tanto il lavoro da fare: rimettere in moto l’organizzazione dei combats – ad addirittura 20 settimane dall’ultima volta, l’eliminatoria di Valpelline del 4 maggio scorso – non è una cosa semplice. Rimangono però altri dettagli importanti da mettere a posto, dettagli che saranno discussi nell’assemblea di domani sera.
Il primo riguarda il calendario: se Brissogne rappresentava da tempo una garanzia per il 21 settembre, altri pezzi del puzzle sono stati sistemati nel corso di questo lungo e strano fine settimana. Confermate le ultime due eliminatorie del Pont-Suaz di Charvensod (12 ottobre) e di Antey (19 ottobre), il terzultimo appuntamento dovrebbe tenersi a Nus domenica 5 ottobre. Il comitato di zona, infatti, ha accettato di spostare nella zona “della Plaine” l’eliminatoria che avrebbe dovuto svolgersi a Saint-Barthélemy.
Resta da sistemare la seconda tappa di domenica 28 settembre: nella mattinata di domani, lunedì, il Comité incontrerà i delegati di alcuni comitati zonali per riempire l’ultimo tassello.
Il secondo problema riguarda le modalità di qualificazione per la finale regionale: il regolamento approvato all’inizio della stagione prevedeva – come consuetudine – 12 pass per ogni eliminatoria, quattro per ogni categoria. Ma i combats avrebbero dovuto essere 18, e invece se ne svolgeranno solo 13: ecco perché qualcuno pensa che, con una partecipazione numerica importante nei rendez-vous delle prossime settimane, si possa derogare alle 12 qualificate, se non altro per avere una Regionale numericamente all’altezza del recente passato.
Tre le correnti di pensiero: ci sono i “puristi” che non vogliono cambiare in corsa, e che quindi lascerebbero andare alla Croix-Noire solo semifinaliste e finaliste di ogni concorso, e coloro che invece allargherebbero il lotto pure alle sconfitte dei quarti di finale, portando quindi a 24 le reines qualificate per ognuna dei combats organizzati di qui alla finale.
Nelle ultime ore, però, sembra prendere corpo una terza soluzione, una sorta di via di mezzo che potrebbe permettere (forse) di trovare una condivisione maggiore: optare per le 6 qualificate per ogni peso – ovvero 18 per ogni combats – portando alla Croix-Noire le migliori due reines out ai quarti. Per farlo, si dovrebbero aggiungere due finali di consolazione per ogni tabellone, una sorta di ripescaggio che andrebbe però in un certo senso a modificare la tradizione dei combats valdostani che da sempre non prevedono che una bovina battuta possa tornare in campo.
Ma altri combats – quelli delle capre – da tempo sperimentano questa soluzione: lo si fa per le Bime, le capre giovani, che combattono solo in autunno. Le sei qualificate permettono di avere una finale di categoria numericamente più importante: obiettivamente le affinità con la situazione attuale delle reines sono parecchie.