Note di preferenza: quando i candidati intonano la campagna elettorale

Tra cori, bande e jingle creati dall’intelligenza artificiale, la campagna elettorale valdostana si gioca anche a colpi di note.
istitutomusicaleaosta
Politica

Uno dei cliché pronunciati dall’elettore deluso dalla politica è il seguente: “Tanto se la cantano e se la suonano da soli”. In realtà non è così: in questa doppia campagna elettorale per Regionali e Comunali i candidati hanno una straordinaria tendenza a cantarla (o suonarla, dipende delle capacità) per gli altri, soprattutto per i loro potenziali votanti.

Che la Valle d’Aosta sia una regione a forte trazione musicale è un fatto noto: che la musica (e la canzone) entrassero a gamba tesa nella contesa per un posto in piazza Deffeyes o in un qualsivoglia consiglio comunale, invece, era meno scontato.

Lo strano caso del Coro Sant’Orso

coro sant'orso
coro sant’orso

Prima di iniziare, però, è giusto sottolineare la natura decisamente goliardica delle righe che seguiranno. Perché un’altra tendenza delle campagne elettorali è quella di dare fin troppo peso a fatti e dichiarazioni che vedono implicati avversari politici o presunti tali: il nostro obiettivo, in questo caso, è invece quello di stemperare la tensione a una settimana dal voto.

Riavvolgiamo il filo del discorso, e torniamo al “casus belli” che ha generato questo articolo: nello specifico, l’ottantesimo compleanno dell’Union Valdôtaine di sabato scorso 13 settembre. Per chi si fosse perso la notizia: il Mouvement ha celebrato questo anniversario con un pomeriggio denso di iniziative, terminato con una Messa nella Collegiata di Sant’Orso ad Aosta. Nelle prime file, oltre ai vertici del Leone Rampante, anche tutti i candidati alle prossime Regionali.

In realtà ne mancava uno: Corrado Jordan, consigliere regionale uscente, che ha assistito alla funzione da tutt’altra posizione. L’ex sindaco di Saint-Rhémy-en-Bosses ha infatti cantato la Messa in patois nelle fila del Coro Sant’Orso, che ormai da qualche anno propone le canzoni ecclesiastiche nella lingua dell’Abbé Cerlogneuna volta l’anno a Saint-Martin-de-Corléans.

Nessun problema di sorta per lui, ma forse qualche “fastidio” lo hanno avuto altri componenti del gruppo: è il caso di Roberto Luboz e Fabio Vauthier, che si sono trovati nella scomoda situazione di esibirsi di fronte a quelli che ad oggi sono a tutti gli effetti avversari politici.

Luboz, già consigliere regionale della Lega nella breve legislatura 2018-2020, è candidato di Rassemblement nella lista degli Autonomisti di Centro. Fabio Vauthier, invece, compare nella lista di Valle d’Aosta Futura. Con Jordan si conoscono da tempo e hanno posizioni politiche diverse come si può facilmente intuire. Quando cantano, però, il tenore secondo Luboz è in minoranza: Vauthier e Jordan sono baritoni.

Ma non finisce qui: nel Coro ci sono anche tre aspiranti Sindaci. Il direttore Angelo Filippini in realtà sindaco lo è già, a Pollein, e l’unico ostacolo per il suo terzo mandato è il raggiungimento del quorum. Poi ci sono René Cottino, vice a Gressan e in corsa per la successione a Michel Martinet, e Pierre Savioz, che vorrebbe sfilare la fusciacca a Ronny Borbey a Charvensod. Per la cronaca, Savioz è un baritono e Cottino è un tenore primo, e sono rispettivamente presidente e vice del gruppo. Non ci sono specifiche di registro vocale che tengano invece per Angelo Filippini, che dirige il coro dal 1992 ed è pure direttore della Chorale di Valgrisenche, di cui parleremo in seguito.

La musica bussa alla porta di Piazza Deffeyes

Il “caso” Sant’Orso permette di aprire un focus su musica e politica: quanti sono gli amanti delle arti canore a essersi messi in gioco?

La risposta è “parecchi” e a ben vedere pare esserci un netto vantaggio della coalizione di centro destra, che non nasconde le sue velleità di fare breccia nel contesto musicale valdostano con i suoi performer. La Lega parte addirittura con un consigliere regionale uscente: per gli amanti del pop rock riflessivo Simone Perron è infatti “Leon”, chitarrista e songwriter con tre album all’attivo. E in questo senso il 45enne di Châtillon aveva indirizzato la sua azione politica, presentando nel corso del 2023 una proposta di legge regionale (bocciata dal Consiglio Valle) per istituire un albo degli artisti valdostani affinché i singoli cantautori potessero ricevere incentivi, contributi e sussidi.

Assieme a Perron c’è la vice presidente di Lega Giovani Valle d’Aosta Erija Nicod, che da bambina – nel 2010 – era stata al centro di un articolo del nostro giornale.

Allora suonava la fisarmonica, adesso si esibisce con alcune bande del panorama regionale ed è insegnante di clarinetto, solfeggio, percussioni e sax. A chiudere la terna della Lega – rispettando pure la norma che impone le preferenze di genere c’è l’istrionico Rudy Vallet di Valtournenche: che in molti conoscono come albergatore e altrettanti come anima del Fans Club di Federica Brignone, ma che si definisce pure “cantante, organizzatore di eventi e presentatore”.

Un po’ a sorpresa Forza Italia pareggia i conti con gli alleati di Governo, ma solo grazie all’apporto de La Renaissance. Fin troppo facile partire da Philippe Milleret, il menestrello del folk valdostano: in lista c’è pure Francesca Florio, che non fa della musica una professione ma è apprezzata corista di Lorenzo Tagliaferro nelle sue performance che ripercorrono la musica leggera italiana, in primis quella di Lucio Battisti. Forzista pura invece Katia Guidi, che fa sì l’avvocato ma è pure l’anima della Kriska Academy, scuola di canto e danza moderni che da qualche anno ormai è “à la une” nel panorama delle attività extrascolastiche di Aosta e dintorni.

E Fratelli d’Italia? Il partito di Giorgia Meloni non presenta cantanti o musicanti vari alle prossime regionali, ma si rifà alle Comunali di Aosta con Michela Giorgi, cantautrice livornese trapiantata ormai da tempo ad Aosta e che ha al suo attivo una carriera da speaker radiofonica correlata dalla realizzazione di alcuni singoli. In Renaissance, invece, c’è Davide Papalia, che suona il clarinetto. 

Tornando a piazza Deffeyes, l’Union Valdôtaine confida sulle capacità di Christian Sarteur, candidato in quota Pays d’Aoste Souverain e chanteur di lungo corso: senza timori di smentita, è tra i candidati quello di più comprovata esperienza (canora, s’intende). Il nostro giro d’orizzonti termina – almeno al regionale – con il flautista di Valle d’Aosta Futura Giovanni Miszczyszyn: che ha pure un suo sito internet con tanto di biografia dove si possono trovare esperienze musicali iniziate quasi mezzo secolo fa. Non tradisca il cognome di origine polacca: tra le sue pubblicazioni Giovanni Miszczyszyn ha un album interamente dedicato alGran Astor” Piazzolla, il maestro del tango argentino per antonomasia.

La ressa (ordinata) nei Comuni

Ricordiamoci però che domenica prossima si vota anche per il rinnovo di 65 Consigli comunali: candidati a bizzeffe, ricerca di musicanti e simili fatta attraverso una capillare lettura degli albi pretori dei vari Comuni. Partiamo dai Sindaci e dall’Alta Valle: cercano per il bis Marlène Domaine a Saint-Nicolas e Firmino Thérisod a Rhêmes-Notre-Dame, entrambi componenti de Les Notes du Grand Paradis. A Valgrisenche vorrebbe tornare a vestire la fusciacca Riccardo Moret, membro della Chorale Valgrisenche insieme al suo candidato consigliere Gabriele Moret, a Cogne la musica sta dalla parte della lista che si oppone al gruppo del sindaco uscente Franco Allera (candidato vice sindaco): Denis Truc, il candidato sindaco, è componente de Lou Tintamaro così come Michelle Bérard, mentre Simone Jeantet canta nel Coro Sant’Orso.

A proposito di Coro Sant’Orso: tornando a Pierre Savioz – e quindi a Charvensod – è giusto segnalare che tra le fila della lista di Ronny Borbey c’è pure Sophie Perret, cantante e violinista. Nel Grand Combin delle liste uniche compaiono Corinne Cuaz del Coro Grand Combin e Fabio Cottin del Coro Penne Nere a Doues, mentre la componente della banda di Quart Annalisa Crucetta fa parte della squadra di Gabriel Diémoz a Roisan.

Insieme alla Crucetta nella filarmonica di Quart ci sono il sindaco uscente Fabrizio Bertholin e Hélène Clappey, entrambi candidati nella lista civica che ripropone come capolista l’ex comandante della Forestale di Villeneuve: del gruppo quartein faceva parte anche Katya Chabloz, assessore uscente di Brissogne e in corsa per un posto da consigliere.

A Fénis due componenti della banda musicale del paese sono inserite nel gruppo del sindaco uscente Mattia Nicoletta: Federica Tabord cerca il posto di vice, Sylvie Cerise quello di consigliere. Dall’altra parte della Dora, a Nus, sono addirittura cinque i bandisti de La Lyretta che fanno parte della squadra di Camillo Rosset: si tratta di Sarah Contoz, Denise Chabloz e Andrea Brancazi, a cui si sommano gli ex Alessandro Gal e Alex Impieri. E poi ci sono candidati a Chambave (Joseph Philippot) e a Pontey (Jean-Denis Hosquet, che suona a Châtillon).

Federico Longhi
Federico Longhi

E la Bassa Valle? Beh, qui per certi versi si esagera. Non è il caso di Montjovet, dove però nella lista di Morena Danna compare il nome del tenore Federico Longhi, un musicista di fama internazionale. A Donnas Walter Chenuil, maestro della banda di Pont-Saint-Martin, si schiera con Matteo Bosonin: di fronte la lista capeggiata dall’ex sindaco Mauro Arvat dove tra gli altri ci sono Alex Ruzzon, componente della banda musicale di Donnas, e Fulvio Yon, che suona nella banda di Carema della quale è stato anche Presidente.

Nella Valle del Lys segnaliamo Stefano Barrel, candidato nella lista unica di La Trinité e fisarmonicista del gruppo folcloristico di Gressoney, oltre a Mattia Glesaz e Federico Venturini in corsa a Perloz: il primo suona a Carema, il secondo nella vicina Issime.

Ma il primato va a Pont-Saint-Martin, con ben 6 candidati provenienti dal mondo musicale. Quasi tutti nella lista dell’amministrazione uscente: a partire dal sindaco Marco Sucquet, passando per Davide Bonin, Walter Cretaz e l’ex vice sindaco Fabio Badery, con questi ultimi che hanno però lasciato la banda di Pont. Un altro candidato – Etienne Mangaretto – suona invece sia nel paese natale che nella banda della vicina Donnas.  Ex come Badery e Cretaz è Silvana Germano, che si presenta nel gruppo guidato da Patrick Casalatina.

La prima campagna elettorale con l’Intelligenza Artificiale

Se vi chiedete se abbiamo dimenticato qualcuno, la risposta è sì. Nella solidale ricerca della redazione di cantanti e simili tra i candidati qualcuno ci sarà sfuggito, e quindi chiediamo scusa in anticipo.

Ma lei – Maura Susanna – l’abbiamo lasciata volutamente per ultima. Capitolo a parte per la vice sindaco di Saint-Vincent, che è l’icona della musica valdostana. E lo avremmo scritto anche senza la sua straordinaria performance a The Voice Senior della primavera scorsa.

Sul palcoscenico è praticamente imbattibile, ma in un contesto elettorale come se la cava? Maura Susanna, come nel 2020, si propone assieme a Francesco Favre, ma l’eventuale bis passa necessariamente dal confronto con Corrado Zani e Carmen Jacquemet. Che hanno deciso di sfidare Maura sul suo campo, quello della musica.

La lista “Saint-Vincent rialzati” è la prima in Valle d’Aosta ad avere un proprio inno: un jingle nato verosimilmente più per “faregruppo” che per dare una colonna sonora vera e propria campagna elettorale. Con Corrado sindaco su voliamo”, recita il ritornello di un brano che sta facendo il giro delle chat di whatsapp del paese termale. Attenzione: nella formazione Zani-Jacquemet c’è pure Stefano Capano, cantante, presentatore e autore televisivo.

Non volevano essere da meno i vicini di casa di Châtillon: Jean-Claude Daudry e Luigi Girola hanno a loro volta un accompagnamento musicale – stile rap, a dirla tutta. Il testo del brano ricorda l’appuntamento elettorale del 28 settembre (perché poi, alla fine, la gente deve pure essere invitata ad andare alle urne) e sottolinea le virtù e le qualità dei candidati. Non solo sindaco e vice, tutta la squadra. Inutile dire che anche in questo caso le chat di whatsapp si sono scaldate a dovere e hanno trasceso i confini del paese.

I due jingle hanno un denominatore comune: sono stati creati con l’Intelligenza Artificiale, che per la prima volta nella storia si è abbattuta come un tornado sulla campagna elettorale valdostana. Ma se alle immagini dei candidati ritoccate, ai ritagli nelle foto di gruppo delle liste e ai reel “fatti in casa” ci eravamo abituati, possiamo dire che non eravamo ancora pronti a questo nuovo tipo di contenuti.

Una sola certezza, se ce la permettete: si può fare meglio, molto meglio. E a nostra volta lanciamo un tema per la campagna elettorale, peraltro non così originale: l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale è una realtà, ma ha bisogno di essere regolamentata. Perché a tutto c’è un limite.

Una risposta

  1. Tutto normale: chiunque venga eletto avrà in mano i fondi destinato al settore musicale regionale (cori, bande, musicisti, gruppi popolari, ecc. ) e deciderà quanto e a chi darli. Se non partecipano a suon di note e canti al gioco della campagna elettorale, sono i primi che riceveranno meno o nulla con le future amministrazioni elette.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte