Sciopero generale in difesa di Flotilla per Gaza: organizzato un presidio anche ad Aosta

La Cgil della Valle d'Aosta invita la popolazione ad unirsi al presidio organizzato in piazza Arco d’Augusto ad Aosta a partire dalle 9.30. Anche il Savt aderisce allo sciopero.
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Società

Venerdì 3 ottobre anche la Valle d’Aosta scenderà in piazza in difesa della Flotilla per Gaza. A chiamare a raccolta la popolazione è la Cgil che ha indetto uno sciopero generale, organizzando con la sede locale un presidio in piazza Arco d’Augusto ad Aosta a partire dalle 9.30, nell’ambito dello sciopero generale nazionale in difesa della Flotilla per Gaza.

“L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema.  – spiega in una nota la Cgil, annunciando, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre –  Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”.

Tante le manifestazioni organizzate in tutta Italia nella giornata di mobilitazione.

Anche il Savt aderisce allo sciopero

“A seguito dell’intensificazione del conflitto di Gaza il Savt ha valutato e analizzato con attenzione e preoccupazione lo sviluppo della situazione. Nella speranza che le diplomazie internazionali riescano realmente a mettere fine al conflitto, il Savt solidarizza con gli equipaggi della Flotilla fermati dal Governo israeliano, in violazione delle norme del diritto internazionale. L’auspicio è che gli aiuti umanitari presenti sulle navi vengano consegnati al popolo di Gaza, altrimenti gli sforzi compiuti dalla Flotilla sarebbero vanificati”.

A scriverlo, in una nota, il sindacato valdostano, che aggiunge: “Per evitare che la situazione possa sfuggire di mano, si sottolinea la necessità che il Governo italiano continui ad impegnarsi attivamente per la tutela e l’incolumità dei cittadini italiani impegnati nella missione umanitaria, adottando tutte le iniziative politiche e diplomatiche necessarie verso il governo israeliano, ciò nel più ampio quadro delle iniziative di pace volte ad interrompere il genocidio in corso a Gaza”.

Non solo: “È fondamentale che i cittadini siano sensibilizzati e coinvolti in maniera attiva su queste tematiche per trasmettere un messaggio di pace. Per questo motivo, come Savt, riteniamo che sarebbe importante che le parti sociali riuscissero ad avere una visione comune. In questa direzione sottolineiamo l’importanza di riuscire ad organizzare, per il futuro, azioni sindacali unitarie che coinvolgano un maggior numero di soggetti a livello confederale, affinché risultino più incisive e condivise”.

“Sottolineiamo – aggiunge il Savt – come siano da condannare gli episodi di violenza che hanno caratterizzato le manifestazioni che si sono svolte nelle città italiane, che nulla hanno a che vedere con la volontà di sensibilizzare affinché si possa arrivare alla fine del conflitto di Gaza. Con l’auspicio che lo sciopero del 3 ottobre possa essere realmente un momento di riflessione sulla gravità di quanto sta avvenendo e in un qualche modo possa essere lo strumento per rafforzare l’azione di mediazione in atto da parte delle diplomazie internazionali”.

5 risposte

  1. E dopo questo sciopero gli israeliani non bombarderanno più i palestinesi. A volte mi sembra di essere al bar, come quando tutti commentano la passata partita di calcio e si improvvisano allenatori, elargendo idee astratte sul da farsi, senza un minimo competenza. Allora perché non fare una manifestazione per Haiti , dove in due anni sono morte più persone che in Ucraina. Dimenticavo le mode sono mode

  2. Mmhhh….non ricordo una tale mobilitazione quando la fornero ci massacro’…..( p.s. la f minuscola non è un errore)

  3. Dedico una citazione alla Sig.ra che confonde il weekend lungo con la rivoluzione:
    «Un comportamento 1) supponente, 2) prepotente, 3) arrogante, 4) offensivo, 5) ridicolo. Nessuna disponibilità ai cambiamenti. È una con cui non si può andare d’accordo».

  4. … Senza polemiche politiche o di sorta, ma qualcuno sa spiegarmi perché gli scioperi si svolgono sempre di venerdì?? E’ una cosa che mi chiedo dalla notte dei tempi, giuro!

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