Il 13 ottobre prende il via la campagna vaccinale antinfluenzale e anti Covid

Le vaccinazioni saranno effettuate, prevalentemente, negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta, così come nelle farmacie del territorio che hanno confermato la propria disponibilità.
La presentazione della campagna vaccinale contro l'influenza ed il Covid. Da sx: Marzi, Occhi e Bongiorno
Sanità

Dal prossimo 13 ottobre prenderà il via, in Valle d’Aosta, la campagna vaccinale antinfluenzale e contro il Covid-19. Con una novità: da quest’anno verrà inviato un sms informativo a tutti gli assistiti over60 residenti e domiciliati nella regione.

Le vaccinazioni saranno effettuate, prevalentemente, negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta, così come nelle farmacie del territorio che hanno confermato la propria disponibilità.

Invece, per i cittadini temporaneamente privi di medico di base – o il cui medico non aderisce alla campagna – sarà possibile effettuare le vaccinazioni, previa prenotazione, al Servizio di igiene e Sanità Pubblica nella sede di Aosta (all’ex maternità di via Saint-Martin-de-Corléans) e nella sede territoriale di Donnas (nel poliambulatorio di via Roma) e Morgex (in viale del Convento).

I pazienti fragili che non possono spostarsi saranno vaccinati a domicilio mentre nelle strutture socio-sanitarie residenziali, gli ospiti saranno vaccinati dal medico di Medicina generale o dal medico di Struttura. A supporto della campagna, sul territorio, sono impegnati anche i medici dell’Unità di continuità Assistenziale.

L’obiettivo è quello di superare i dati dello scorso anno: “Vorremmo che questa campagna avesse più ‘muscoli’ – spiega il dottor Mauro Occhi, direttore sanitario dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta –. Nel 2024/25 abbiamo avuto mille vaccinati in più rispetto agli anni precedenti, ma vorremmo che il numero migliorasse. Per questo, abbiamo messo un po’ di pressione al nostro sistema vaccinale, con un maggior coordinamento, ordinando un maggior numero di vaccini e aumentando i punti vaccinali. Abbiamo cercato un maggiore coinvolgimento della cittadinanza, anche attraverso i Sindaci, i residenti delle Unité e chi ha a cuore la salute della comunità”.

In tutto, prosegue Occhi, “23 farmacie hanno aderito all’invito di costituire una parte di questa rete, mentre l’armata che vogliamo muovere comprende 73 medici di Medicina generale, 11 pediatri, quattro medici dell’Uca che assistono i dottori che si offrono per raggiungere il domicilio delle persone, oltre ai punti vaccinali in decine di strutture per anziani. Quest’anno aggiungiamo la possibilità per gli operatori sanitari e dell’ospedale di vaccinarsi al Parini. Vogliamo fare di più e meglio, e raggiungere obiettivi ambiziosi. Questo è uno sforzo anche economico, ma è un investimento sulla salute, non un costo”.

A proposito di costi, per questa stagione epidemica l’Azienda Usl ha acquistato un lotto inziale di circa 22.550 vaccini antinfluenzale, anche nella versione spray nasale per i bambini, per una spesa di circa 150mila euro. A questo si aggiungono 6.000 dosi di vaccino anti Covid-19, mentre le forniture aggiuntive potranno sempre essere richieste nel corso della campagna.

Sul vaccino anti flu, il direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica Salvatore Bongiorno aggiunge: “Possiamo dire che primi casi si presenteranno a novembre, con un picco epidemico previsto per fine anno e nelle prime settimane di gennaio. I sintomi dell’influenza sono quelli classici: febbre, anche elevata, cefalea, tosse. È una malattia che può essere trasmessa già nel periodo di incubazione e per questo il virus si diffonde così massivamente. Ci aspettiamo, in Europa, che sarà interessato fino al 25 per cento della popolazione, una popolazione sempre più anziana e, purtroppo, per questo sempre più a rischio di complicanze dovute all’influenza”.

Non solo: “Il vaccino Covid ordinato è quello rinnovato, sempre a mRna prodotto da Pfizer, arrivato in quantità sufficiente per soddisfare i bisogni della nostra popolazione – dice sempre Bongiorno –. È aggiornato al ceppo LP.8.1, e dovrebbe proteggere dalle ultime varianti del Sars-CoV-2. Entrambi i vaccini sono raccomandati per gli over60, le persone fragili per patologie concomitanti, soprattutto quelle croniche, per donne in gravidanze, operatori sanitari e gli ospiti di strutture a lungodegenza e le persone anziane nelle microcomunità”.

“L’antinfluenzale – spiega ancora – è indicato anche per i bambini da sei mesi a sei anni e per i lavoratori particolarmente a rischio perché esposti alla circolazione del virus, come gli insegnanti, ma anche per chi fa parte dei servizi di primario interesse come le Forze dell’ordine, i vigili del fuoco, i volontari, la Protezione civile, i caregiver e chi è vicino ai soggetti fragili. Si tratta di vaccini sicuri, utilizzati da decenni e adattati ogni anno, con pochissime reazioni avverse”.

Occhi aggiunge: “Il vaccino consente ad persona di essere immune, ma permette soprattutto di interrompere quella catena di trasmissione virale che può portare i soggetti anziani ed i fragili ad ammalarsi, pregiudicandone gravemente lo stato di salute. Quindi, ha anche significato civico perché il cittadino partecipa attivamente alla costruzione di un bene comune. Le malattie da raffreddamento, l’influenza e le malattie stagionali possono portare conseguenze non desiderabili. Abbiamo spesso anziani che si presentano in Pronto soccorso con 40 di febbre e con la tosse che deve attendere però il suo turno perché c’è chi è in condizion più è grave. Questo può creare un grande afflusso, indesiderabile, di malati prevenibili. La nostra salute dipende da un diritto ad avere i servizi sanitari, ma anche da atti di responsabilità individuale. E le cose devono andare insieme”.

“La scelta di comunicare ogni anno la campagna, sia per il vaccino antinfluenzale sia per quello anti Covid, è fatta per portare messaggio di serenità, cerchiamo di dare un messaggio propositivo e non divisivo – dice, infine, l’assessore alla Sanità Carlo Marzi -. La campagna vaccinale, nel messaggio generale, rimane uguale. Crediamo però di aver portato una serie di piccole novità per riuscire a coinvolgere maggiormente la comunità su un tema così sensibile e importante. Ovvero, non su un atto individuale ma per una presa in carico e di cura verso le persone più fragili della comunità”.

Come prenotarsi

Le prenotazioni sono aperte dal 13 ottobre ai numeri 0165 546097 oppure 0165 774655 chiamando dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13. Gli utenti non autosufficienti o non deambulanti, privi di medico di famiglia, saranno contattati e vaccinati a domicilio dal personale dell’Area territoriale. Per gli aventi diritto alla vaccinazione, sarà valutata l’opportunità di organizzare giornate vaccinali “Open day”. Nelle microcomunità la vaccinazione sarà effettuata dai medici di Medicina generale. Gli ospiti temporaneamente privi di medico di famiglia saranno vaccinati dal personale dell’Area territoriale.

La vaccinazione antinfluenzale e anti Covid (i due vaccini possono essere somministrati contemporaneamente) è raccomandata e gratuita per le seguenti categorie:

  • persone di età pari o superiore a 60 anni
  • ospiti delle strutture per lungodegenti
  • donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum”, comprese le donne in allattamento
  • operatori sanitari e sociosanitari
  • soggetti di ogni età compresi nelle categorie a rischio per patologia concomitante
  • familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e gratuita anche per:

  • bambini nella fascia di età sei mesi – sei anni
  • soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo
  • lavoratori appartenenti a categorie a rischio, tra cui Forze dell’Ordine, Polizia locale, Vigili del Fuoco, soccorritori, insegnanti e personale scolastico
  • donatori di sangue

La vaccinazione anti Covid si avvarrà delle nuove formulazioni del vaccino Comirnaty (LP.8.1). Sia per le dosi di richiamo sia per i nuovi vaccinati è sufficiente una singola dose. L’aver contratto una infezione da Sars-CoV-2, anche recente – spiega l’Usl –, non rappresenta una controindicazione alla vaccinazione.

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