Dopo l’inizio interlocutorio, studiandosi un po’, non mancano le scintille. Arrivate già nel primo Consiglio comunale di Aosta post elettorale.
Galeotta, la delibera di Giunta che con la quale l’Assemblea – si legge nel provvedimento – “intende avvalersi della facoltà di incrementare l’indennità mensile lorda di funzione del Sindaco (nel limite massimo del 20 per cento e, conseguentemente, di tutte le indennità degli amministratori comunali determinate dalla legge in misura percentuale rispetto all’indennità di funzione del Sindaco stesso”.
Ergo, in ossequio alla possibilità data dalla legge regionale 4 del 2015, aumentare gli emolumenti degli eletti del 20 per cento, partendo dal Primo cittadino e, progressivamente, a scalare per tutti.
In aula, il sindaco stesso Raffaele Rocco spiega: “È una scelta. Riteniamo che questo Consiglio e chi lo compone debba gestire il capoluogo della Regione e questo non è un passatempo part-time ma comporta responsabilità gravose 24 ore su 24. I consiglieri comunali non sono solo presenti in aula e nelle Commissioni, ma lo sono anche sul territorio, a raccogliere le istanze della cittadinanza. Crediamo che agli impegni debba corrispondere una giusta remunerazione che compensi responsabilità e impegno”.

Tutto bene? No, affatto. Dai banchi dell’opposizione è Giovanni Girardini ad aprire il fuco di fila delle critiche: “Al momento, il Sindaco ha compenso di 5.610 lordi più 1.200 di diaria. Con l’aumento andrebbe ad un totale di oltre 8mila euro. Credo che la gente ne abbia le scatole piene di sentire numeri proclamati e guadagnati da chi, in campagna elettorale, si guarda bene da fare questi discorsi”.
Non solo: “Nel 2021, questa Amministrazione ha ritoccato l’addizionale Irpef perché mancavano fondi per gestire la città. Ma chi vogliamo prendere in giro? Potremmo discutere questo aumento se tornassimo indietro sull’addizionale. Non si può tacere di fronte a questa cosa. Con 8.170 euro lordi non so quanta gente vive e quanta gente debba spaccarsi la schiena per pagare la bolletta. Mi vergogno, francamente, che nel primo giorno di Consiglio si prenda in giro la cittadinanza aumentandosi i compensi”.

Aria che non cambia spostandosi dai banchi dell’Alleanza Verdi Sinistra. Qui, la consigliera Katya Foletto si dice “Nettamente contraria a questa delibera”, dal momento che “ci troviamo in contesto economico molto difficile, dove la povertà continua ad aumentare e le difficoltà delle famiglie sono sotto gli occhi di tutti. È necessario considerare quanto sia realmente necessario l’aumento dei costi degli stipendi di amministratori e amministratrici”.
All’attacco anche Sylvie Spirli (Lega): “Questa mattina abbiamo parlato di riavvicinare le persone alla politica. Credo che un aumento del 20 per cento degli emolumenti non sia sicuramente bel segnale per riavvicinare i cittadini alle istituzioni. Capisco che si parli di ruoli che pretendono impegno, passione e tanta energia. E spesso abbiamo rinunciato ai nostri hobby e al tempo libero per occuparci del bene comune. Ma quando abbiamo deciso di candidarci sapevamo a cosa saremmo andati incontro. Voterò contro, sperando che su questa delibera, il prossimo anno, qualcuno si ricreda. Nella scorsa consiliatura ho spesso attaccato alcuni provvedimenti della maggioranza, ma ho apprezzato che siano sempre stati mantenuti gli emolumenti, nonostante la possibilità di alzarli”.
Cambiando partito, non cambiano le critiche: “In 18 pagine di indirizzi di governo non si è parlato di questo aumento – dice Giuseppe Manuel Cipollone, FdI –. Si parlava di vicinanza e ascolto mentre la prima cosa che fa questa Giunta è alzarsi lo stipendio. Fratelli d’Italia è contro perché è sbagliato farlo”.

Idem per Sonia Furci, che spiega: “Mi sembra assurdo votare un aumento dell’indennità di carica per ‘dignità di ruolo’. Siamo seduti qui perché scelti dal popolo”. Invece, Christian Chuc, dice che “anche noi di Forza Italia sembra inopportuno, già dal primo Consiglio, aumentare gli stipendi. Poi non ci si può lamentare di questo distacco dalla politica”.
In chiusura, Rocco ribatte: “L’aumento previsto dalla legge regionale è per tutti, in primis per i consiglieri. A nostro modesto parere oggi l’indennità non dà atto neanche del ruolo del consigliere. Ipocrisia e demagogia sono all’ordine del giorno e si può dire tutto, come se questo aumento non consentisse di combattere la povertà. Ma non è questo l’oggetto”.
“Anni fa, molti di voi sostenevano quanto sostengo io – dice riferendosi a due anni fa, quando la richiesta di un “ritocco” delle indennità era arrivata proprio dai banchi dell’opposizione –. Certo, si può cambiare. L’indennità è ferma da un pezzo e, visto che la legge lo consente, la dignità e il ruolo dei consiglieri meritano di essere riconosciuti. Poi, ognuno può pensarla come vuole”.
Con un finale duplice: l’approvazione a maggioranza della delibera con 18 voti a favore, otto contrari e un astenuto, da una parte. Dall’altra gli applausi scroscianti e sarcastici dell’opposizione.
 
				 
															
 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								
25 risposte
A naso, guardando le delibere sugli albi pretori, almeno la metà dei Comuni valdostani ha applicato questa misura. Però se lo fanno ad Aosta fate tutti più casino?
Sarà perché ad Aosta i politici si sono riempiti la bocca della necessità di riavvicinare la gente alla politica?
Della serie predicare bene e razzolare male…
Invece negli altri comuni no 😂😂
ma dove vivi Bala?
La conferma o revisione delle indennità è un atto che si fa al primo consiglio, e la legge prevede la possibilità dell’aumento del 20%. Quindi tutti i consiglieri contrari devolveranno per una buona causa quel 20% che anche loro prenderanno?
Sì, la conferma o revisione delle indennità si effettua di norma nella prima seduta del nuovo Consiglio , esatto, come è esatto che la legge preveda la POSSIBILITA’ dell’effettivo aumento. Quindi non dimentichiamo che non è un diritto automatico, ma una facoltà discrezionale.. spero che abbiano almeno capito dove sedersi prima di alzarsi lo stipendio..
L’intervento di Layla è assolutamente capzioso. Il fatto nudo e crudo è che in un periodo economico di difficoltà per molte persone i cosiddetti progressisti del Comune di Aosta, coloro che si fanno un vanto della difesa delle classi più deboli, agiscono da casta e pensano al loro portafoglio più che al benessere dei cittadini che sono chiamati a rappresentare.
Lo slogan “Ascoltare, Agire, Crescere” che ha tappezzato la città è già monco: Rocco e i suoi fratelli non ascoltano; in compenso agiscono e fanno crescere i loro stipendi.
No. I consiglieri dell’opposizione, salvata la faccia votando contro il provvedimento, si sfregheranno le mani al pari di quelli che hanno votato a favore, a dimostrazione della dirittura morale di cui siamo capaci.
Se sei buono ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre…
Faceva parte del programma elettorale ? come esordio non è male ! è la citta che lo vuole giusto ? servirà aumentare Tarip e parcheggi x coprire questo ” ritocco “?
e siamo solo alla prima seduta , ne vedremo delle belle . Prepariamo adeguati dosi di farmaci anti emetici
Sono perplesso dall’impulsività dei commenti presenti sotto questo articolo che le affermazioni espresse dall’opposizione.
Sinceramente preferisco prima di giudicare guardare il loro operato che è appena iniziato.
Vedremo…
Magari dopo aver fatto sfoggio di incredibili capacità di gestione della cosa pubblica, Rocco e i suoi fratelli avrebbero potuto aumentarsi le indennità.
Aumentarsele come primo atto amministrativo, fa pensare a tutt’altro; a cose come l’assalto alla diligenza.
Quindi devo dedurre che Lei, al posto del sindaco, avrebbe agito allo stesso modo?
E poi si chiedono perché la gente non va a votare?
Mi sono dimenticato di aggiungere che, non avendo alcun argomento valido, addurre come motivazione lo stare sempre in contatto con i cittadini, cioè al bar, è veramente una presa in giro. La passione civile che dovrebbe essere il faro dei politici è davvero morta. Spero che il barista a 1300 euro al mese sappia preparare loro un buon caffè.
Che dire, ancora prima di fare vedere ai cittadini di essere amministratori capaci danno la certezza di essere rapaci. Che poi le persone normali si vedono rinnovi contrattuali di qualche punto percentuale mentre qui un 20% secco. Poi dicono che la politica è passione, a me sembra un affare.
Cominciamo bene!
Vergognatevi!!!!
Uno dei pochi che ancora e’ andato a votare!!!!
Questa rappresenta la prima parte del “patto con i cittadini” decantato dal nostro nuovo sindaco:
” Intanto io mi prendo i soldi, poi si vedrà quello che posso fare per voi”.
La comodità della politica, basta un provvedimento ed ecco che indennità e stipendi aumentano, solo del 20%, la casta si autotutela. a priori, mica se ottiene risultati, che non si realizzano mai. Questi come primo provvedimento si aumentano le indennità, poi qualcuno, sempre sui media collusi ovviamente, straparla contro l’antipolitica, come se questa fosse un fenomeno degenerativo, mentre son i partiti che degenerano, mica i cittadini che ne hanno abbastanza.
Nel mondo reale del lavoro stipendi e pensioni restano sempre al palo e neppure si recupera l’inflazione, quando vi son i rari aumenti, ottenuti quasi sempre con dure battaglie e scioperi che non son gratuiti per i lavoratori ovviamente. Molti politici nazionali oltretutto, come quelli della destra meloniana son pure contro il salario minimo, Per loro stessi quando governano optano per il salario massimo e spesso pure non gli basta e arrotondano con la corruzione e gli interessi privati, quando non si vendono a potentati e lobby. Poi assistere alla manfrina del politico che si sacrifica per la collettività è francamente nauseante, beota chi ci crede.
Hanno fatto proprio bene ad aumentarsi lo stipendio, ma i fondi dovrebbero prenderli dalle tasche di chi li ha votati, andando casa per casa dei loro elettori e spiegare loro perché devono tirare fuori altri soldi.
Un grandissimo ringraziamento alle pecore che hanno votato questa accozzaglia di maggioranza. Rocco e i suoi fratelli parlano di dignità, ma la dignità non sanno neanche lontanamente che cosa sia.
E questo è solo l’inizio…
Hanno sbagliato perché lo scarto di voti era di 15 quindi mi aspettavo un aumento di pari portata, non è giusto…io chiederei il riconteggio dell’indennità…
Davvero vergognoso. 8000 euro al mese! Sapete quanto guadagna, in Francia un sindaco di una città come Aosta ? Meno della metà! https://cdg14.fr/indemnites-de-fonction-des-maires-adjoints-et-conseillers-municipaux
Ogni tanto mi sembra di essere in unione sovietica con un apparato pubblico abnorme e autoreferenziale che si automantiene. Una nomenklatura di grandi burocrati di palazzo, il solito gruppetto di potere immobile e senza ricambio. Molteplicità di mandati, sempre le stesse persone, ecc. Da dirigente pubblico a sindaco con aumento di stipendio. Leggo che in giro per l’Italia che lo stipendio medio di un Sindaco di una città con la stessa fascia di popolazione nel 2024 è di € 4.830,00. Qui siamo quasi al doppio. A questo serve l’autonomia, a spartirsi soldi facili tra il gruppetto degli “eletti”. Che nausea e che delusione. Come sempre più spesso accadde riescono a fare molto peggio di quanto uno potrebbe immaginare.
Che schifo!!! Non si smentiscono 😡
Non ho mai commentato nulla, ma questo me lo avete proprio “strappato dalle mani”.In un momento in cui Aosta e la Valle d’Aosta affrontano problemi reali — dal caro vita che mette in difficoltà famiglie e imprese, ai servizi pubblici che arrancano e ai continui sprechi delle risorse pubbliche — la priorità del Consiglio è quella di aumentarsi le indennità del 20%. Una scelta che suona come una provocazione ai cittadini, più che un atto di buona amministrazione. Invece di dare l’esempio con sobrietà e responsabilità, si preferisce alimentare la distanza tra politica e realtà quotidiana. Complimenti!
È incredibile come per i cittadini non ci siano mai risorse, ma quando si tratta di alzarsi lo stipendio, la rapidità non manca mai.
E, guarda caso, queste ‘manovre’ non compaiono mai nei programmi elettorali o nelle promesse da campagna…
Questo aumento doveva essere l’ultimo dei problemi, non il primo pensiero di chi dovrebbe rappresentare i valdostani.
Sono scioccato da questi signori 😡