Se Giovanni Girardini e la sua coalizione hanno mal digerito la sconfitta di misura subita da Raffaele Rocco ad Aosta — appena 15 voti di scarto — a Champdepraz la delusione è ancora più bruciante. Qui, infatti, il candidato sindaco Michel Borettaz ha perso la fascia tricolore per un solo voto. E proprio sul filo di lana — nell’ultimo giorno utile — è arrivato il ricorso al Tar contro la proclamazione della sindaca uscente Monica Cretier.
Il risultato delle urne, lo scorso 28 settembre, è stato di quelli che non si dimenticano facilmente: su 609 elettori, hanno votato in 474 (affluenza al 77,83%). Cretier, con il vice Marco Daguin, ha raccolto 224 voti, mentre Borettaz, sostenuto da Alessandro Chivino, si è fermato a 223. In mezzo, 17 schede nulle e 10 bianche che potrebbero ora diventare decisive nel giudizio del tribunale amministrativo.
Il comune non è nuovo a esiti al fotofinish: già cinque anni fa la sfida tra i due schieramenti – guidati allora da Jury Corradin e dalla stessa Cretier – si concluse con un clamoroso pareggio, 223 voti ciascuno. Solo il ballottaggio risolse l’impasse, con la vittoria di Monica Cretier per 249 a 222.
Oggi la storia si ripete, ma questa volta sarà un verdetto esterno – quello dei giudici del Tar – a scrivere l’ultima parola.

Una risposta
Evidentemente qualcuno molto ineressato, ha del tempo e del denaro da
spendere, in considerazione che da quello che conosco, dallo scrutinio, le schede bianche o nullu, non vi è stata nessuna contestazione.