Via libera dal tribunale di Aosta alle misure protettive chieste da Edileco la cooperativa di Nus specializzata in edilizia ecosostenibile. Il giudice ha confermato la procedura di composizione negoziata della crisi, per la durata di 120 giorni dalla pubblicazione nel registro delle imprese, dopo aver verificato la correttezza formale del procedimento e aver sentito i creditori che si sono costituiti.
L’entità complessiva del debito accumulato dall’azienda è nell’ordine dei 16 milioni di euro.
Crisi Edileco, attesa la decisione del giudice sulle misure protettive
26 novembre
E’ attesa nei prossimi giorni, dopo l’udienza di oggi, mercoledì 26 novembre, la decisione del giudice sulla procedura di composizione negoziata della crisi intrapresa da Edileco, la cooperativa di Nus specializzata in edilizia ecosostenibile. Quest’oggi, il magistrato ha verificato la correttezza formale del procedimento e ha sentito i creditori che si sono costituiti (una decina, che non hanno avanzato istanze di opposizione), quindi si è riservato la decisione.
Da parte di Edileco si respira fiducia. “Tra qualche giorno, – dice Davide Trapani, presidente della società, lasciando il palazzo di giustizia aostano – potremo avere la conferma delle misure protettive, altro passo nel risanamento dell’azienda”. La crisi, manifestatasi come carenza di liquidità, è sorta dal ritorno, meno pronto del previsto, di alcuni investimenti effettuati nel campo delle rinnovabili, con cui la cooperativa aveva valutato di diversificare l’attività, con la fine del Superbonus edilizio.
All’udienza di oggi è anche emerso che l’esperto contabile nominato dalla Camera di commercio per la composizione negoziata, l’avvocato torinese Maurizio Irrera, ha espresso il suo parere favorevole al piano di risanamento presentato dall’azienda. Secondo l’advisor finanziario che affianca Edileco in questa fase, Giovanni Angelini, “non c’è presupposto per cui le misure di protezione non vengano concesse. L’azienda funziona, il portafoglio è importante. Non ci sono elementi che minacciano la continuità aziendale”.
Tra i creditori, anche delle banche, rappresentate tutte in questa fase da un unico interlocutore. Il piano elaborato da Edileco, aggiunge Trapani, “stiamo iniziando a negoziarlo” con i creditori. La composizione negoziata ha una durata massima di 360 giorni, vale a dire che la società ha un anno a disposizione per portare a termine le trattative chi avanza delle somme. Sulla natura del cammino scelto, Edileco tiene a sottolineare un aspetto.
“Non è una procedura fallimentare. – chiarisce Angelucci – La composizione negoziata è molto leggera” ed in essa “si cerca, attraverso l’esperto, di far trovare accordo tra creditore e debitore. Il Tribunale ha un ruolo nella conferma delle misure protettive, ma stiamo lavorando con fornitori e banche, che restano l’interlocutore di Edileco”.
L’entità complessiva del debito accumulato dall’azienda è nell’ordine dei 16 milioni di euro. Inferiore al fatturato atteso in prospettiva. Per questo, per la cooperativa, il punto chiave dell’operazione è nella rinegoziazione delle scadenze, al fine di rendere sostenibile farvi fronte. Nel frattempo, della ricapitalizzazione deliberata sin dal 2024, dell’ammontare di 2 milioni di euro, i soci hanno già versato oltre il 50%.
Edileco parla della crisi: “non siamo in vendita, né in affitto”
10 Novembre 2025 – Ore 16.43
![[EDILECO] Davide Trapani Presidente Edileco](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2024/04/EDILECO-Davide-Trapani-Presidente-Edileco-1024x756.jpg)
“Oggi però – aggiunge Edileco – il lavoro è ripartito con un volume di commesse pari a circa 1,5 milioni di euro al mese e con prospettive di ulteriore crescita entro la fine dell’anno e l’inizio del 2026”. Anche alla luce di questo orizzonte, “i dipendenti sono regolarmente retribuiti e la cassa integrazione ordinaria è attiva al 50%”. Tale misura, “è stata richiesta a tutela del reddito dei lavoratori in un periodo di temporanea flessione del lavoro amministrativo”.
Quanto allo strumento della composizione negoziata della crisi, “affiancata da un pool di professionisti, Edileco ha scelto volontariamente di” avvalersene, sicché “si tratta di un procedimento extra giudiziale, previsto dalla legge proprio per garantire la continuità aziendale”. A tal fine, “abbiamo predisposto un piano di risanamento che consente di intervenire sull’equilibrio finanziario, mentre l’attività continua regolarmente”.
Secondo la cooperativa, “tale strumento consentirà” di “rinegoziare le scadenze del debito con Erario, fornitori, stakeholders e soprattutto istituti di credito”. A tal proposito, “Edileco ha voluto con forza impostare il piano di risanamento con lo scopo di restituire tutto il debito, senza stralci”. A sostegno dell’impresa, inoltre, viene annunciata un’altra iniziativa: “i soci si sono impegnati ad immettere in azienda nuovi capitali per più di 2 milioni di euro, di cui oltre la metà già versati”.
Edileco precisa ancora che “nell’udienza del 26 novembre prossimo”, relativa alla composizione negoziata della crisi, “il giudice sarà chiamato unicamente a confermare le misure protettive previste dal piano”. “Edileco – sottolinea la cooperativa – non è soggetta a procedura concorsuale, non ha un commissario giudiziale e non è in liquidazione”.
“Lo strumento della composizione negoziata della crisi – afferma il presidente della cooperativa, Davide Trapani – ci consente di lavorare per ripartire e per salvaguardare i posti di lavoro. Edileco non è né in vendita né in affitto: il nostro obiettivo è continuare a generare valore per il territorio e per tutte le persone che da vent’anni credono in noi e continuano a sostenerci”.
Edileco alle prese con la crisi: cassaintegrazione e composizione negoziata
3 novembre 2025, ore 15.31
![[EDILECO] Sede Edileco di Nus](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2024/04/EDILECO-Sede-Edileco-di-Nus-1024x819.jpg)
Fatturato quintuplicato in pochi anni, personale (tra dipendenti e collaboratori) cresciuto fino a superare il centinaio di unità, ferie extra concesse nel 2024 ai suoi dipendenti. E’ lo sviluppo registrato, nel tempo, da Edileco, cooperativa di Nus specializzata in edilizia ecosostenibile con vent’anni di storia alle spalle. Negli scorsi mesi, però, una crisi finanziaria ha colpito la società, che ha chiesto l’accesso a due misure nel tentativo di scongiurare conseguenze peggiori.
Da un canto, l’apertura di una procedura di cassaintegrazione di 13 settimane, in corso per 26 impiegati amministrativi. Dall’altro, la scelta della composizione negoziata della crisi, sotto l’egida del Tribunale. In sostanza, viene nominato un commissario (nel caso specifico, un avvocato di Torino), con il compito di realizzare un piano di rientro per soddisfare le pretese dei creditori.
Nel caso di Edileco (cui, di recente, si è aggiunta anche Edileco Progettazione), sono oltre 300 ed il 90% di questi è in attesa di somme inferiori ai 15mila euro. Per il prossimo 26 novembre, in Tribunale ad Aosta, è stata fissata l’udienza per la valutazione del piano sottoposto al giudice. L’obiettivo è di poter ottenere del respiro, per un risanamento dei conti ed estinguere lo spettro del fallimento.
La situazione è monitorata, tra gli altri, dalla Fillea-Cgil, sindacato dell’edilizia cui risulta che i cantieri dell’azienda “lavorino senza interruzioni – spiega il segretario Roberto Billotti – e anche gli stipendi siano pagati regolarmente”. Tra le iniziative che l’organizzazione ha messo in campo sinora, “un’Assemblea con gli impiegati amministrativi per spiegare loro il regime di cassaintegrazione”, destinato a terminare all’inizio di dicembre (ma l’azienda, spiegano dal Sindacato, confida che possa concludersi in anticipo).
L’origine della situazione sembra legata a scelte recenti della ditta, che – dopo la “spinta” arrivata dal superbonus 110% e una certa saturazione del mercato – ha scelto la strada di una diversificazione del “core business” verso le rinnovabili, con particolare riferimento al fotovoltaico e alle sempre più diffuse Comunità Energetiche Rinnovabili. Edileco (la cooperativa è presieduta da Davide Trapani) ha così sostenuto investimenti significativi, il cui ritorno atteso è però in ritardo.
Da qui, il tentativo di mettersi al riparo con le due misure. Negli scorsi mesi, alcuni avevano interpretato come un indizio delle difficoltà l’annullamento dell’edizione 2025 della Edileco Run, corsa podistica molto partecipata nel cuore della città, organizzata dalla cooperativa. Era stata annunciata la sua trasformazione in biennale, con il prossimo appuntamento per il 2026.
