E’ una Santa Barbara dal gusto speciale quella celebrata oggi, giovedì 4 dicembre, al comando regionale di Aosta. Il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco nasceva infatti il 1° gennaio 2000, a seguito del trasferimento alla Regione della competenza sui servizi antincendio. Nel festeggiare il traguardo dei 25 anni, tra l’altro con un video creato ad hoc, i pompieri valdostani hanno però lo sguardo rivolto al futuro, verso la legge regionale che disciplinerà il loro ruolo all’interno del neonato comparto “Sicurezza e soccorso”.
Il disegno di legge appena depositato
“Lo avevamo promesso in campagna elettorale e lo abbiamo messo nero su bianco. – ha detto il presidente della Regione, Renzo Testolin, intervenendo alla cerimonia – Il 21 novembre abbiamo scaricato al Consiglio Valle la legge sul Corpo, che non era ancora giunta a termine. Eravamo in carica dal 6 novembre, lo abbiamo fatto in 15 giorni, permettendo alla Commissione di prendere visione del testo”.
Il Presidente sa che sulla formulazione attuale la politica non è unanime, per prima nel suo gruppo, e non evita il punto. “Ci saranno valutazioni da fare, – aggiunge, rivolgendosi ai vigili e alle loro famiglie, riuniti nella palestra del comando di corso Ivrea – magari dei cambiamenti da apporre, ma questa è la serietà che vogliamo mettere nei vostri confronti, come voi la mettete nei confronti della comunità valdostana”.
Le aspettative sulla norma
La norma è comunque attesa dai vigili valdostani, come conferma il comandante del Corpo, Stefano Perri. “Sicuramente lo è, – dice – perché nel tempo le cose evolvono e anche l’organizzazione di un sistema come quello dei vigili del fuoco evolve”. L’aspettativa di chi indossa la divisa verde scuro riguarda, in particolare, aspetti legati a innovative posizioni professionali e al loro riverberarsi sul funzionamento del Corpo.
“Attualmente – sottolinea ancora Perri – è previsto solo il passaggio da vigile a caposquadra, invece magari ci saranno il vigile esperto, il vigile coordinatore, altre figure che daranno anche un incentivo ai vigili nell’impegnarsi, nello specializzarsi e nell’impegnarsi appunto nell’attività lavorativa”.
In media 8 interventi al giorno
L’altro tema storico della celebrazione odierna è quello dell’organico del Corpo. Il presidente Testolin parla di un altro impegno mantenuto: “è partito un corso per 16 operatori, per far arrivare a 200 i professionisti che sono a servizio della comunità valdostana”. Parole che il Comandante accoglie con favore, ricordando che queste nuove unità “partiranno adesso a fine mese e il prossimo anno la previsione è di altre 19 persone”.
“Sicuramente, più persone ci sono, più c’è la possibilità – osserva Perri – di fare formazione, di concedere anche le meritate ferie al personale e quindi è tutto più semplice”. Parole da mettere, necessariamente, accanto ai dati sugli interventi svolti finora dal Corpo nel 2025, in tutto 2886 (includendo anche la componente volontaria). Una media di 8 al giorno, tra i quali spiccano soccorsi e salvataggi (931).
Subito dopo quelli per incendi (358), per problemi causati dall’acqua (237) e per incidenti stradali (122). Quanto alla distribuzione sul territorio, Aosta ha visto il 30.9% di queste missioni, Courmayeur (sede dell’unico distaccamento di professionisti nella regione, oltre al comando) il 5,9%, Saint-Vincent il 3,6%, Saint-Christophe il 3,4% e Valtournenche il 3,3%. A seguire, tutte le altre località, con percentuali inferiori al 3%.
Formazioni e competenze giudiziarie
Oltre ai numeri, il comandante Perri, nel suo intervento, ha voluto ricordare, per il 2025, data la complessità della situazione, l’incendio che ha confrontato i vigili del fuoco alla fabbrica Gps di Arnad. La formazione ha poi visto 10247 ore di corsi (con 565 partecipanti) per i professionisti e 9016 ore (a 673 corsisti) per i volontari. Sono procedute anche le giornate di addestramento nella galleria Soreley-Meysattaz, in particolare per la guida con termocamera (448 ore).
In fatto di prevenzione incendi, nel 2025 sono state evase circa 1800 istanze e i funzionari del comando hanno partecipato a 60 tra commissioni tecniche e organi collegiali, per l’espressione di pareri o verifiche sul campo. Il Corpo ha poi avviato 35 procedimenti, nell’ambito delle sue attribuzioni di polizia giudiziaria: 30 per contravvenzioni nei luoghi di lavoro, 5 per reati in materia di prevenzione incendi. Come di consueto, la cerimonia si è chiusa con la consegna di attestati a chi, nel 2025, ha raggiunto la pensione: l’ex comandante Salvatore Coriale e Ottavio Bianquin, Danilo Bionaz e Alfio Torrisi.










