Chiude per lavori di adeguamento la micro di Gressoney-Saint-Jean: ospiti trasferiti a Gaby

Saranno necessari almeno quattro anni per portare a termine gli interventi necessari a Gressoney-Saint-Jean, per i quali l'Assessorato alla Sanità ha stanziato nell'ottobre scorso 1,2 milioni di euro. 
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Per lavori di adeguamento, necessari a rendere la struttura”conforme alle disposizioni regionali in vigore in materia di requisiti minimi strutturali e organizzativi dei servizi  socio-assistenziali residenziali”, chiude la microcomunità di Gressoney-Saint-Jean. A darne notizia è l’Unité Walser, che gestisce il servizio assieme a quello di Gaby, dove i nove utenti verranno da gennaio trasferiti. Saranno necessari almeno quattro anni per portare a termine gli interventi necessari a Gressoney-Saint-Jean, per i quali l’Assessorato alla Sanità ha stanziato nell’ottobre scorso 1,2 milioni di euro. 

“In questi mesi ho cercato in tutti i modi soluzioni alternative per evitare la chiusura temporanea di un presidio così importante per la Valle del Lys e per tutta la Valle d’Aosta – spiega Enrico Montanari, presidente dell’Unité Walser – Purtroppo, al momento, il trasferimento a Gaby è inevitabile. Mi impegnerò affinché si torni presto all’operatività completa di entrambe le microcomunità”.

La decisione non è stata però unanime: alcuni sindaci non hanno votato la delibera. “Non è un mistero che nel percorso amministrativo siano emerse divergenze – ammette il sindaco di Gressoney-La-Trinité, Alessandro Girod – In territori periferici, la condivisione delle scelte è una necessità, non un valore aggiunto”.

Mattia Alliod, sindaco di Gressoney-Saint-Jean, ribadisce la temporaneità del provvedimento: “La chiusura è legata alla necessità di adeguare la struttura per renderla nuovamente sicura, efficiente e conforme. È una microcomunità storica, la prima nata in Valle d’Aosta, e oggi è ancora più strategica visto che oltre 200 domande restano inevase per mancanza di posti letto”.

I due sindaci di Gressoney si dichiarano pronti a vigilare sui tempi di realizzazione, affinché la struttura possa riaprire quanto prima.

A sottolineare l’indispensabilità dell’intervento è anche il sindaco di Gaby, Francesco Valerio: “Quando si parla di persone fragili, la sicurezza deve essere prioritaria. Anche a costo di decisioni non condivise, il nostro compito è tutelare l’interesse pubblico nel rispetto delle norme”.

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