Attentato a Gerusalemme, forte esplosione alla stazione dei bus: morta una donna

Non è ancora chiaro se sia stata provocata da un kamikaze.
News Nazionali

Gerusalemme, 23 mar. (Adnkronos) – Una forte esplosione si è registrata oggi a Gerusalemme davanti alla stazione centrale dei bus. Una donna è morta per le ferite riportate nell’attentato. Lo riferisce il Jerusalem Post aggiungendo che i feriti sono 31, alcuni dei quali in gravi condizioni.

Secondo le prime ricostruzioni l’ordigno era contenuto in una borsa che era stata lasciata vicino alla pensilina della fermata dell’autobus. L’esplosione è avvenuta nelle prime ore del pomeriggio, quando la stazione – che si trova all’entrata della città di Gerusalemme – è particolarmente affollata.

Secondo il sito di Haaretz l’esplosione – non è ancora chiaro se sia stata provocata da un kamikaze – è avvenuta tra gli autobus numero 74 e 14 delle linee urbane.

Intanto, le falangi di al-Quds, braccio armato della Jihad islamica palestinese, hanno rivendicato il lancio del razzo caduto questa mattina nel centro della città israeliana di Beersheva, che ha provocato il ferimento di un uomo.

Secondo quanto si legge nel comunicato di rivendicazione, pubblicato dall’agenzia di stampa palestinese ‘Maan’, il gruppo armato palestinese minaccia lo Stato ebraico “di essere pronto a lanciare nuovi razzi con una gittata superiore per colpire città israeliane più lontane da Gaza”.

E si sono tenuti oggi nella Striscia palestinese i funerali delle otto vittime degli attacchi israeliani di ieri su Gaza, tra i quali ci sono anche quattro esponenti della Jihad islamica.

“Mi auguro sia solo un episodio e non un segnale di ripresa tragica degli attentati che devasterebbero ancora una volta il Medio Oriente”, ha affermato il ministro degli Esteri Franco Frattini riferendosi all’attentato a Gerusalemme.

“Purtroppo è il segno di un degradarsi della situazione in Medio Oriente, di cui bisognerà farsi carico – ha spiegato – sull’emozione dei fatti libici abbiamo per un attimo messo in secondo piano il tema fondamentale della situazione in Medio Oriente tra israeliani e palestinesi”. “Se il clima arriva al punto di riprendere la tragica stagione degli attentati – ha concluso – è una ragione in più per la comunità internazionale di rimettere in priorità alta il tema di portare palestinesi e israeliani alla ripresa dei negoziati diretti”.

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