Attorno ad ogni bambino che deve nascere gravita un universo di affetti, responsabilità e competenze. L’ospedale regionale, i consultori e gli ambulatori sono coinvolti dalle prime fasi della gravidanza, per accompagnare le madri nel loro difficile compito. Lo hanno ribadito i responsabili del “Percorso nascita”, progetto che coordina tutti i vari servizi dell’Asl valdostana con l’obiettivo di assicurare in modo integrato la presa in carico della gravidanza fisiologica.
Si tratta di sistematizzare, monitorare e garantire una buona prassi affermata nel tempo, seguendo i criteri di qualità, sicurezza e accessibilità. “Deve esserci un patto tra l’azienda ospedaliera e l’utente, in questo caso la madre” ha spiegato il dottor Corrado Allegri, direttore del distretto sanitario 1. Il Percorso nascita è composto da tre fasi, quella prima, quella durante e quella dopo il parto.
Per quanto riguarda i nove mesi di attesa, sono garantite ad ogni madre una batteria di analisi, ecografie e monitoraggi, la partecipazione al “corso nascita”, noto anche come corso pre-parto, o, perlomeno, l’incontro con un ostetrico. “Assicureremo un parto naturale, nei limiti del possibile” ha aggiunto il dottor Giuseppe Cannizzo, primario di ostetricia e ginecologia. “Le future mamme sono incoraggiate a visitare il reparto per farsi un’idea delle strutture esistenti. A questo proposito, voglio ricordare che la vasca, contenente acqua a 37 gradi, non è usata per la fase espulsiva del parto, ma per favorire la dilatazione. Non è possibile partorire in acqua, in mancanza di attrezzature supplementari e personale appositamente formato”.
Il reparto di ostetricia si impegna inoltre a fornire tutte le informazioni possibili sul parto indolore, garantendo la possibilità di ricorrere all’epidurale. Le mamme, infine, possono essere accompagnate per tutta la durata del parto e per la notte successiva da una persona di loro scelta. Dopo il parto, invece la palla passa di nuovo ai distretti territoriali, che si impegnano a contattare le neo-mamme per assicurare una continuità assistenziale.
Anche il reparto di pediatria è coinvolto nel Progetto nascita. Un pediatra formato alla rianimazione dei neonati è sempre presente durante il parto, anche per effettuare valutazioni e monitoraggi immediatamente dopo la nascita.
Un punto fondamentale su cui insistono i medici riguarda l’allattamento al seno. “Non vogliamo demonizzare le madri che scelgono l’allattamento artificiale per svariate ragioni, ma crediamo che sia necessario promuovere l’allattamento al seno, importante per la salute del bambino. A tale scopo – ha concluso il dottor Anioni, direttore del reparto Pediatria e Neonatologia – abbiamo adottato il protocollo dei 10 passi dell’Oms, ottenendo la relativa certificazione. In questo modo ci impegniamo a incoraggiare e sostenere l’allattamento al seno sensibilizzando il personale e le mamme, fornendo informazioni, consigli, dimostrazioni e incoraggiamenti”.