Gli insegnanti dell’Istituzione scolastica Grand Combin e della scuola media di Pont-Saint-Martin dicono “no” ai tagli alla scuola e per protesta non sottoporranno gli alunni alla prova Invalsi. A differenza di altre scuole, si è preferito non agire con un blocco delle gite scolastiche o con un blocco dell’adozione dei libri di testo. Gli insegnanti hanno preferito questa forma di protesta perché “ha come destinatario – si legge in un documento diffuso dagli insegnanti della Grand Combin – proprio il ministero e ha come oggetto un complesso sistema di rilevazione che, sul piano finanziario, comporta oneri non indifferenti e che, fra l’altro, non è stato sottoposto a tagli come il resto de “sistema-scuola”.
“Come docenti – si legge in un comunicato stampa sindacale degli insegnanti di Pont-Saint-Martin – abbiamo pertanto deciso di protestare e usare tutti gli strumenti e gli spazi possibili, compreso il rifiuto di “collaborare” con l’Invalsi per le prove del 12 maggio, che pertanto non saranno tabulate né corrette”.