“Per mille letterati trovatemi un poeta! E non faccio nessuna differenza tra pittura e poesia”. Così Mirò in un’intervista con Georges Duthuit. A testimoniare tale pensiero sono da una parte i titoli delle sue opere, sempre in francese, veri e propri versi capaci di regalare emozione e con il tempo…osservando le sue opere, comprensione. D’altronde è questo che voleva Mirò, emozionare subito, per poi far comprendere. Joan Mirò, fino al 1° novembre 2011 lo si potrà conoscere meglio e apprezzare fino in fondo al Forte di Bard che martedì 17 maggio ha inaugurato la mostra “Joan Mirò – Poéme”, evento che vuol stupire il visitatore, per fargli apprezzare al meglio la poesia creatrice di Miró. “E’ una mostra che vuole far vedere l’universo di Mirò e come l’artista sia stato importante in ogni forma di arte” ha commentato all’inaugurazione Isabelle Maeght. “Nell’allestimento – ha evidenziato la curatrice Sylvie Forestier – ci ha guidato la passione di servire l’opera di questo grande artista e l’onore di farlo in un luogo così potente come il Forte”. L’allestimento della mostra è stato complesso, hanno evidenziato da più parte gli organizzatori, perché la grandezza dell’artista doveva superare la grandezza e la potenza di un luogo come il Forte di Bard. Curata da Sylvie Forestier con il contributo organizzativo di Isabelle Maeght e Gabriele Accornero, l’esposizione organizzata dall’Associazione Forte di Bard usufruisce di prestiti concessi dalla Fondazione Maeght di Saint-Paul-de-Vence (Provenza) con la quale il Forte di Bard ha firmato un importante accordo di collaborazione.
Le 192 opere in mostre sono realizzate fra il 1947 e il 1980, periodo nel quale l’artista lavorò presso Aimé Maeght, il suo gallerista, vero e proprio mecenate, tanto che Mirò disse di Aimé, come raccontato durante il vernissage dalla nipote Isabelle: “Quest’uomo è pazzo, mi fa realizzare tutto ciò che mi viene in mente”. I due uomini saranno legati da una profonda amicizia che si protrarrà con il comune progetto della Fondazione Maeght, inaugurata nel 1964 e per la quale l’artista immaginerà un giardino di sculture e di ceramiche monumentali, Il Labirinto.
Il percorso della mostra aiuta il visitatore a comprendere meglio, dopo un’iniziale sorpresa e meraviglia, l’opera di questo grande artista catalano. Le sale espositive non seguono un ordine cronologico, privilegiano l’opera, talvolta nella sua unicità, talvolta nei suoi rapporti di convergenza e di opposizione. Se i temi che lo ispirano – la donna, l’uccello, la stella, il cielo, le costellazioni, il sole o la luna – hanno l’anonimato dei grandi miti fondatori, trovano nell’immaginario dell’artista, espressioni sempre diverse.
La mostra presenta opere che documentano la diversità delle tecniche e degli stili di Joan Miró: dipinti, sculture, disegni, incisioni, litografie, ceramiche e un considerevole numero di libri illustrati.
Tra le tante opere possiamo ammirare l’unica “bozza” su carta de “La luna” la decorazione del monumentale muro di ceramica per il Palazzo dell’UNESCO a Parigi realizzata nel 1958 da Joan Mirò, esposta solo una volta nel 2009 su concessione della Fondation Maeght. Il percorso espositivo si sviluppa tra il Deambulatorio, il Corpo di Guardia, le Cannoniere e le Cantine del Forte. La prima opera in cui si imbatte il visitatore è “Bleu” l’olio su tela di grande impatto, primo pannello della serie Constellations. Tra le opere in mostra, gli straordinari oli su tela Naissance du Jour I, II, e III, in cui il blu intenso del punto centrale e il nero spesso del tratto creano la tensione dello spazio pittorico. Femme Oiseau I e II, e Vol d’Oiseau à la première étincelle de l’aube sono altre opere, così come le opere di grande impatto cromatico, Poème e Le Chant de la prairie. In mostra ancora Monument, bronzo monumentale affiancato alla ceramica L’Oeuf de Mammouth, opera simbolo di uno dei più vecchi miti dell’umanità, quello dell’origine del mondo. C’è molto da scoprire insomma.
Le Cantine, in particolare, ospitano la condivisione dell’avventura surrealista di Mirò con i suoi amici poeti, per i quali illustrò diverse pubblicazioni. Cinque sale sono dedicate a questo aspetto importante, ma talvolta sconosciuto, dell’opera di Miró. Una proiezione video sull’opera e la vita dell’artista e sulla Fondazione Maeght chiude il percorso lasciando nel visitatore la suggestione di una conoscenza più ampia dell’artista e della sua “irreale realtà”.
EVENTI ABBINATI ALLA MOSTRA
Miró Maeght
Sabato 28 maggio 2011
ore 21.00. Sala Archi Candidi. Forte di Bard
Isabelle Maeght racconta la straordinaria storia della Fondazione Marguerite et Aimé Maeght, di Saint-Paul-de-Vence e dell’incontro con Joan Miró, Marc Chagall, Georges Braque e altri grandi maestri del Novecento. Ingresso gratuito.
Joan Miró: il volto dell’amore
Venerdì 16 settembre 2011
ore 21.00. Salone manifestazioni Palazzo Regionale. Aosta
Una singolare lettura dell’arte di Miró e della sua dimensione poetica affidata alle parole di Flavio Caroli, eminente storico dell’arte moderna e contemporanea. Ingresso gratuito.
A cena con Miró
Venerdì 24 giugno 2011
Venerdì 7 ottobre 2011
ore 20.00 Ristorante La Polveriera. Forte di Bard
Arte e cucina si incontrano nel segno delle atmosfere catalane e provenzali che hanno ispirato le opere di Joan Miró. Due serate di cultura e alta gastronomia. 75,00 € (il prezzo include la visita in mostra con i curatori)