Nel paesi anglofoni lo chiamano flying disc, disco volante. Da noi è noto come frisbee, e sui prati in estate fa concorrenza al pallone. Sarà lui il protagonista del progetto “Giovani in disco”, ideato e portato avanti da Alexandre Obino, Luca Viberti, Enrico Pronesti e Valentina Casarotto. I quattro giovani valdostani hanno deciso di promuovere, in particolare, l’Ultimate, disciplina sportiva nata negli anni ’60 nei campus americani.
Il loro progetto, finanziato dal piano di intervento “Giovani in M.O.T.O.”, ha l’obiettivo di coinvolgere quanti più ragazzi possibili e creare una squadra, sfruttando i parchi e le aree verdi per un po’ di sano divertimento. Il gruppo è composto da persone di età compresa tra i 17 e i 30 anni, e si riunisce due volte a settimana, a Chatillon e ad Aosta, per allenarsi.
Le regole dell’Ultimate sono molto semplici. La sua maggiore particolarità è il grande fairplay dimostrato dai praticanti, a livello amatoriale ma anche agonistico. Infatti non esiste la figura dell’arbitro, e ogni controversia viene risolta sul campo direttamente dai giocatori. Viene giocato sia all’aperto su un campo in erba che al chiuso, anche se è in crescita la versione da spiaggia. Le squadre da sette giocatori ciascuna giocano in un campo rettangolare con due aree di meta sui due lati, nei quali la squadra, nella fase di attacco, ha la possibilità di segnare il punto. Il giocatore può muoversi sul campo di gioco ma non può farlo con il disco in mano, al massimo può fare perno su un piede e passare il disco al proprio compagno di gioco entro 10 secondi.
Le iscrizioni sono aperte fino a fine giugno 2011 e si possono effettuare o presso la Cittadella o al sito www.alpidisc.it