New York, 1 lug. (Adnkronos/Ign) – Clamorosa svolta nella vicenda di Dominique Strauss-Khan. La procura di Manhattan ha infatti accettato di concedere la liberta’ condizionata all’ex capo dell’Fmi.
Accompagnato dalla moglie, Dominique Strauss-Kahn ha lasciato il tribunale di Manhattan dove si e’ visto togliere la cauzione di sei milioni di dollari e revocare gli arresti domiciliari. Ma dovra’ tornare il 18 luglio in tribunale.
La decisione infatti non Questo tuttavia non fara’ cadere immediatamente, oggi stesso, tutte le accuse a carico dell’ex direttore generale del Fmi, spiegano gli analisti, ma e’ chiaro che le scelte che verranno prese oggi avranno un seguito perche’ sono frutto del fatto che il caso si e’ ormai indebolito e che la procura non e’ piu’ convinta che la testimone a carico sia sufficientemente solida. La donna, che ha mentito ripetutamente, non apparirebbe piu’ irreprensibile come in un primo momento.
A preannunciare la totale retromarcia degli inquirenti era stato oggi il New York Times, riportando i forti dubbi emersi sulla credibilità della cameriera che ha accusato DSK di aggressione sessuale. Ora si attende la decisione della Corte Suprema di Manhattan che potrebbe scegliere di mettere fine agli arresti domiciliari imposti all’economista francese.
Secondo due poliziotti coinvolti nell’indagine, citati dal quotidiano, la cameriera del Sofitel ha mentito nella sua richiesta di asilo e ha contatti con persone coinvolte in traffico di droga e riciclaggio di denaro sporco. All’indomani dell’accusa di stupro del 14 maggio, la donna ha infatti avuto una conversazione telefonica con un uomo arrestato per possesso di oltre 180 chili di marijuana, nella quale si è parlato dei possibili benefici che le sarebbero potuti derivare da questo caso.
L’uomo è fra le persone che negli ultimi due anni hanno effettuato diversi versamenti in contanti sul conto della cameriera, per un totale di 100mila dollari. I depositi sono stati effettuati in Arizona, Georgia, New York e Pennsylvania. La cameriera è inoltre intestataria di cinque contratti telefonici con altrettante compagnie per i quali paga centinaia di dollari al mese. Ma alla polizia continua a dire di avere un solo telefono e che i versamenti le sono stati fatti dal fidanzato e suoi amici.
Infine la cameriera, immigrata dalla Guinea nel 2002, ha raccontato agli inquirenti che nella richiesta di asilo negli Stati Uniti vi era il racconto di uno stupro, che invece non vi appare. Anche il suo racconto su presunte mutilazioni genitali non coincide con quanto appare sulla richiesta di asilo.
Esponenti della procura, racconta il New York Times, hanno già incontrato ieri i legali di Strauss-Kahn informandoli di quanto è stato scoperto. Originariamente, l’economista francese sarebbe dovuto comparire in tribunale il 18 luglio, ma di fronte alle novità emerse nell’indagine è stata fissata un’udienza per oggi alle 11.30 (le 17.30 in Italia) davanti alla Corte Suprema di Manhattan.
In una mail indirizzata al New York Times, l’avvocato della donna che ha accusato Strauss-Kahn ha di fatto confermato la sua versione: "Nulla cambia rispetto al fatto più importante, ossia che Dominique Strauss-Kahn ha aggredito sessualmente la vittima in quella stanza dell’hotel Sofitel". Fonti prossime all’inchiesta hanno peraltro confermato al New York Times che la querelante mantiene la versione secondo cui sarebbe stata aggredita.
Secondo uno dei legali di Dsk, William W. Taylor, l’udienza straordinaria convocata per questo pomeriggio dovrebbe riguardare esclusivamente la revisione dei termini dei suoi arresti domiciliari. Attualmente Strauss-Kahn vive confinato in una casa a Manhattan, a proprie spese, e può uscire solo per recarsi dal medico, dai suoi legali o andare alla sinagoga. Il suo legale dovrebbe chiedere un alleggerimento di queste condizioni.
Le rivelazioni del New York Times ribaltano completamente l’immagine dell’accusatrice, una cameriera di 32 anni descritta come una modesta e devota musulmana, onesta e gran lavoratrice. Ma rappresentano anche una rivincita per Strauss-Kahn, 62 anni, che si è sempre detto innocente. Arrestato sull’aereo che stava per riportarlo in Francia, è stato trascinato in carcere, mostrato in manette davanti ai media di tutto il mondo e costretto a costose e severe misure per beneficiare degli arresti domiciliari. Ha dovuto dimettersi dalla guida dell’Fmi ed è stato di fatto escluso dalla corsa come candidato socialista alle presidenziali francesi, dove era favorito.
"Stupore, speranza e prudenza" sono i sentimenti che agitano il partito socialista francese di fronte alla notizia che ora potrebbe rimescolare completamente le carte per la candidatura alle presidenziali francesi. Silenzio invece nel partito di centro destra Ump del presidente Nicolas Sarkozy.
Il leader socialista Francois Hollande, diventato il candidato favorito alle presidenziali dopo l’uscita di scena di Strauss-Kahn, ha espresso la speranza che cadano tutte accuse. "Sarebbe una liberazione per lui, la sua famiglia e le persone care", ha aggiunto, senza fare cenno a possibili conseguenze politiche in Francia.
Prudente anche la leader del partito Martine Aubry, che il 28 giugno ha presentato la sua candidatura alle primarie. Questa mattina ha espresso "l’immensa gioia" provata come "amica" di Dsk, aggiungendo di sperare che la giustizia americana "stabilisca oggi la verità". Prima dell’arresto aveva sempre detto che si sarebbe consultata con Strauss-Kahn per decidere chi dei due si sarebbe candidato.
Più espliciti i socialisti più vicini a Dsk. Francois Pupponi, successore di Strauss-Kahn come sindaco di Sarcelles, si chiede apertamente "perché ora non potrebbe essere candidato alle presidenziali?". Un’altra esponente del partito, la consigliera regionale Michele Sabban, ha chiesto la sospensione delle primarie in attesa che Dsk possa dire la sua. Al momento c’è tempo solo fino al 13 luglio per presentare le candidature. Da sempre sostenitrice della tesi del complotto, la Sabban si è anche chiesta polemicamente come mai le notizie escano all’indomani della nomina del ministro francese delle Finanze, Christine Lagarde, alla guida dell’Fmi al posto di Strauss-Kahn costretto alle dimissioni.
Il deputato Pierre Moscovici, nominato ieri coordinatore della campagna elettorale per le presidenziali, ha parlato di "notizia incredibile". "La mia prima reazione è di prudenza – ha aggiunto – aspetto la decisione della giustizia. La mia è una reazione di speranza che la sua innocenza sia dimostrata".