Dallo spuma party di Ibiza all’AGM romano

Ecco la movida di chi balla.
News Nazionali

Roma, 15 lug. (Ign) – ‘’Prima delle 2 non si entra, ma se sei trendy anche le 3, e poi avanti fino a mattina’’. E’ la regola d’oro della movida a Ibiza, appuntamento inossidabile per chi vuole passare la notte tra locali di grido, musica mixata dai dj che contano e un bagno di folla. Ma dall’isola delle Baleari all’Italia, il discorso cambia di poco. ‘’Di sicuro dopo la mezzanotte, la serata non può iniziare prima’’, racconta il dj romano Giovannino a IGN, testata on line del gruppo ADNKRONOS.

Da Ibiza a Roma, il popolo della notte ha un solo faro. Tra locali, serate must e una musica che pompa, l’imperativo è divertirsi.

‘Pascià’, ‘Space’, ‘Amnesia’, ‘Privilege’. Sono i locali del tour notturno di Ibiza. Solo per entrare si va dai 40 ai 70 euro, ma nell’area vip i prezzi volano. La gente che i soldi ce l’ha, è disposta a pagare tra i 3000 e i 10 mila euro per un tavolo. E seduti non ci sono solo over 40 ma tanti ragazzi tra i 25 e i 30 anni. Gente ricca, in poche parole. Tra le serate di tendenza, lo spuma party sembra non conoscere crisi. Una volta a settimana, si balla con la schiuma fino al collo. Va forte anche al festa dell’acqua, con gli idranti che scattano al ritmo di ‘I’m singing in the rain’: una fontana gigantesca dotata di un geyser centrale spara 80.000 litri d’acqua, inondando la pista e trasformandola in una immensa piscina.

Ultimo nuovo locale di successo, l’Ushuaïa Beach Hotel. Una piscina centrale, attorniata da camere d’albergo, un palco sotto il cielo e davanti il mare. Le serate all’Ushuaia, che riescono a richiamare fino a 5000 persone, sembrano essere il nuovo must dell’isola. Allo ‘Space’, invece, la giornata clou è la domenica: dal pomeriggio fino alle 7 di mattina si balla su musica ellettronica. Poi fino a mezzogiorno blackout sonoro, imposto per legge.

Il lunedì si passa al DC 10, unico locale underground dell’isola, gestito dall’italiano Andrea Pelino. E anche tempio della ‘serata CIRCOLOCO’, salita sugli altari della cronaca come la serata più innovativa e musicalmente più completa. Tanto da essere lanciata, da qualche anno, in una tournée in tutto il mondo che, da Londra a Roma, tocca le grandi capitali europee e non solo. Una delle ultime tappe è stata quella nella capitale dell’11 luglio scorso al Palazzo dei Congressi con il dj di Brighton, Carl Cox, ribattezzato re della techno e dell’house, nonché ‘mago dei tre piatti’ per il suo essere riuscito alle 10 di mattina a far ricominciare a ballare una folla di ravers pronti per andare a nanna

Non saranno le 5000 persone dell’Ushuaïa di Ibiza ma anche a Roma alcune serate vanno per la maggiore. Dal venerdì elettronico del ‘Room 26’ (zona Eur – Obelisco) al giovedì con musica elettronica minimale del GOA, locale romano che con il dj Giancarlino ha fatto della ricerca su elettronica e dance il suo core business. Fino alle serate AGM, acronimo per Any Given Monday, feste che riescono a portare in pista circa 1000 persone ogni lunedì.

Ricca anche la stagione estiva, che contrariamente alle previsioni non si sposta sul litorale laziale. I nomi dei locali sono tutti a Roma: il Petra, il Magick Bar, le serate Rebel Rebel, spazio estivo del GOA. ‘Fregene? Saranno ormai 15 anni – afferma il dj Giovannino – che musicalmente non è più all’altezza di una volta. Anche se domenica l’evento con il dj Fatboy Slim allo Janga Beach è stato un successo. Ha fatto ballare 4mila persone con la sua miscela di big beat, hip hop, breakbeat, rock e R&B’.

Lanciata dal ‘Singita’ di Fregene e ora uno dei nomi più forti della scena romana è la dj Angelica Di Majo. ‘Al Singita ho iniziato per una sostituzione nel 2005 e da quel momento per tre stagioni consecutive sono stata la loro dj resident’, racconta la Di Majo. Trentasei anni, una passione per il vinile iniziata a 18, quando si comprava i dischi e organizzava feste in un casale a Sacrofano, la Di Majo è passata dalla musica lounge di Caffé del Mar e Buddha Bar, tra i cuscini e le fiaccole della spiaggia del Singita, all’elettronica e alla techno del ‘Magick Bar’ sul lungoTevere Oberdan di Roma. ‘Giancarlino mi ha voluto fin dalla prima stagione. Voleva una situazione familiare e ha chiamato a raccolta amici e dj per le sue serate. Andiamo avanti dalle 7 di sera alle 2 del mattino con un deciso cambio di generazione verso le 23.30 che dai 40 anni dell’aperitivo precipita sotto gli under 30’.

Non ha fatto fatica ad inserirsi in un ambiente fino a pochi anni fa dominato dai maschi. ‘Ora non è più così. Al momento sono in compagnia di altre donne di punta come dj: Rossella, Flavia Nazzarini, Dj Red solo per citarne alcune. Forse qualche differenza con gli uomini c’è. Anche nel genere techno le donne cercano un po’ più di melodia. Ma alla fine quel che conta è quel che riesci a trasmettere a chi sta in pista, insomma che la gente balli’.

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