Il documentario, anzi, il film naturalistico è un genere che non tramonta mai, complici le nuove tecnologie e la qualità delle immagini sempre più notevole. Il programma della 15esima edizione dello “Stambecco d’oro”, film festival internazionale dedicato al settore, è ricco di spunti interessanti provenienti da tutti i continenti.
Le pellicole saranno proiettate in sei località di montagna, Cogne, Rhèmes-Saint-Georges, Valsavarenche, Villeneuve, Vlatournenche e Locana dal 22 al 27 agosto.
I dieci filmati selezionati sono stati scelti in una rosa di 70, è ma è stata una decisione difficile, spiega il direttore artistico del festival, Gabriele Caccialanza, “per l’elevata qualità e le diverse tipologie di film che ben rappresentano le attuali tendenze della cinematografia naturalistica.
Da quest’anno l’organizzazione del Festival Stambecco d’Oro è coordinata dalla Fondation Grand Paradis, in collaborazione con l’Ente Progetto Natura, ideatore e curatore fino al 2009 della rassegna.
Due delle pellicole sono ambientate in Valle d’Aosta: “Voyage au bout de l’hiver”, di Anne ed Erik Lapied, una coppia francese di documentaristi che ha filmato la difficoltà e la passione che stanno alla base del loro lavoro, soprattutto se si impegnano a realizzare un film tra le alte montagne del Gran Paradiso, bloccati dalla neve. Il secondo progetto valdostano, dal titolo “Le divinità delle montagne”, di Paolo Volponi, è dedicato allo stambecco, animale simbolo del Festival, del parco del Gran Paradiso e della Valle d’Aosta intera.
Le altre pellicole sono “Aliens des fonds marins”, sulle piovre e i polipi del Pacifico, "Ash Runners", su una specie di uccelli antichissima che vive in “simbiosi” con un vulcano, usando le ceneri calde come incubatrici per le uova, "Amazon Alive", sulla foresta amazzonica, "Zebras on the move", che racconta le avventure reali di una mandria di zebre keniota, "Das Kornfeld", che esplora i segreti di un campo di grano, "Rift Valley, the great Rift", sulla vallata africana che ha visto nascere le prime forme di vita umane, "Green", su una femmina di Orango, e "Apuane, le montagne d’acqua", sulle risorse idriche di quel settore delle Alpi, e il microambiente che ne deriva.
Oltre alle proiezioni sono previsti un ciclo di conferenze dal titolo “De rerum natura” e un workshop di cinematografia naturalistica dal titolo “Espace Vidéo”, destinato alla formazione di 12 giovani professionisti, studenti e appassionati di cinema. Per maggiori informazioni, è sufficiente visitare il sito www.stambeccodoro.it