Musicisti e danzatori, cavalli e cavalieri, satiri e guerrieri, uomini e donne, tutti stilizzati e ambasciatori della ricerca creativa di Giuseppe Schiavon sono in mostra nelle scuderie del Forte di Bard. Opere eleganti e sottili in larice, abete o noce, si presentano al pubblico nella mostra dal titolo “Il rumore del mondo”. La suggestione delle opere di Giulio Schiavon sta in una sorta di magia, sembra quasi infatti che le figure dell’artista si muovano nascostamente, bloccandosi poi nel momento in cui lo sguardo le incrocia. Lo stile inconfondibile dell’artista valdostano ce le rende così ironiche e dinamiche.
Leggerezza, armonia e movimento caratterizzano dunque queste ingegnose sculture, le cui membra sono composte da mille tasselli, che richiamano alla mente le opere di Calder o Baj. “Dell’arte mi hanno sempre interessato il gioco e l’invenzione – ha scritto Schiavon in passato – per questo il senso del mio percorso creativo si riflette in opere che potremmo definire ludico – meccaniche. In particolare, cerco di conferire alle figure una valenza circense, di trasformare i personaggi – uomini, donne o animali, non importa – in altrettanti abitanti di un circo immaginano. Perché la vita è circo, teatro, rappresentazione? Non lo dico io, ci sono state le Avanguardie storiche, sia in campo pittorico che in quello musicale, in Russia come in Francia, a svelare o rivelare la natura dell’esistenza umana, della realtà nel XX secolo. E ci sono state le sculture mobili di Calder a lasciare un’impronta indelebile nella storia dell’arte del ’900”.
Giulio Schiavon, insegnante di scultura per vari anni presso l’Istituto d’arte di Aosta, ha presentato le sue opere in numerose mostre, sia personali che collettive, in Valle d’Aosta ma anche all’estero. In mostra, nello spazio espositivo delle Scuderie del Forte di Bard, oltre alle sculture, troviamo i dipinti dove l’artista ritrae vari soggetti tra i quali l’arte circense, i giochi, i mestieri e anche i paesaggi. La mostra di Schiavon, inaugurata lo scorso 23 agosto e aperta fino al 9 ottobre prossimo è ad ingresso gratuito ed è visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 11 alle ore 18.