Tragedia familiare a Rhemes Saint-Georges: una forte depressione e un investimento mancato le cause del tragico gesto

Una forte depressione in seguito alla separazione della moglie ma anche l'ossessione per un investimento mancato o forse negato. Sembrano essere queste per gli inquirenti le cause all'origine della tragedia familiare che...
Società

Una forte depressione in seguito alla separazione della moglie ma anche l’ossessione per un investimento mancato o forse negato.

Sembrano essere queste per gli inquirenti le cause all’origine della tragedia familiare che ha portato venerdì pomeriggio intorno alle 14, nella piccola frazione di Melignon a Rhemes Saint-Georges, Severino Pont, 60 anni, residente a Nus, ad uccidere il nipote, Felice Cachoz, agricoltore 31enne di Saint-Pierre e a ferire l’ex cognata, Anita Cachoz, 55 anni. Pont dopo l’insano gesto si è infine tolto la vita nel vicino agriturismo Edelweiss, di cui era titolare.

Proprio la possibilità di ampliare l’agriturismo, sfumata in seguito alla separazione dalla moglie, avrebbe portato l’uomo venerdì pomeriggio, a compiere l’estremo gesto. Raggiunta da tre proiettili, Anita Cachoz è stata operata venerdì pomeriggio e non sarebbe in pericolo di vita.
Sarà eseguita invece nei prossimi giorni, su ordine del pm Luca Ceccanti, l’autopsia sui cadaveri del giovane Felice Cachoz e dello zio Severino Pont.

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